L'ORA DEL PASTO. RESISTENZA CASALINGA? PERLE D'ARCHIVIO - 3

STORIA | 15/03/2020 | 07:53
di Marco Pastonesi

Vita domestica, resistenza casalinga. Tempo per leggere, ora di scrivere. Lavoro di memoria, ordine di archivio. Spulciando, ritrovo. Spolverando, riscopro. Diari, foglietti. Appunti, note. Perle, gemme. (Terza puntata)


“Tour de France 1965. Salvarani: Adorni capitano, io – terzo al Giro d’Italia e secondo al Gran premio di Castrocaro Terme dietro ad Anquetil: tutti mi dicevano ‘vai, vai’ - convocato all’ultimo al posto di Fantinato, poi Mazzacurati, Minieri, Pambianco, Partesotti, Ronchini e gli svizzeri Blanc e Zoeffel. Adorni si ritirò alla nona tappa, sui Pirenei, per la dissenteria, Zoeffel alla quindicesima, ma a mandarlo a casa ci pensammo noi, perché era un menefreghista” (Felice Gimondi).


“Tour de France 1965. Bici Magni della Chiorda. Il meccanico era Piero Piazzalunga, il massaggiatore Iriano Campagnoli. Campagnoli lavorava come infermiere all’ospedale di Imola e per venire al Tour prendeva le ferie. Io ero un pivellino, ascoltavo tutti perché da tutti potevo imparare qualcosa, e anche Campagnoli me le raccontava” (Felice Gimondi).

“Tour de France 1965. Era un’avventour... Il libro della corsa non aveva le cartine plastificate, così ritagliavo la pagina della tappa e dietro mi segnavo l’albergo, e la infilavo in una busta di plastica. I villaggi di partenza non esistevano, si partiva la mattina alle 10, ricordo che l’ammiraglia della Peugeot – la squadra di Pingeon, Simpson e Soler – al posto della portiera aveva una catenina, così il meccanico poteva scendere più velocemente per aiutare i corridori” (Felice Gimondi).

“Tour de France 1965. Ritirato Adorni, Luciano Pezzi ordinò a Pambianco e Ronchini di starmi vicino e a tutti gli altri gregari di aiutarmi fino alla morte. Ero giovane e sprovveduto, ma garibaldino, non mi risparmiavo mai, tanto che alla fine vinsi anche il premio della combattività. In camera stavo con Adorni, poi con Ronchini. Ricordo la notte a Barcellona: eravamo in un bell’albergo, ma faceva così caldo che era impossibile dormire, aprimmo finestre e porta per avere un po’ di corrente, poi ordinammo due secchielli del ghiaccio, ci sdraiammo sui letti a pancia in giù con le mani immerse nei secchielli” (Felice Gimondi).

“Tour de France 1965. La tappa da Ax-les-Thermes a Barcellona. Andò in fuga lo spagnolo José Pérez Francés, nel finale bisognava fare tre giri del circuito basso della Formula 1, il gruppo arrivò a quattro-cinque minuti in volata. Quel giorno l’asfalto, morbido, si scioglieva. Le ruote, passando, friggevano e lasciavano le tracce. Poi ci pulivamo dal catrame con la benzina” (Felice Gimondi).

“Julio Jimenez mi disse: ‘Pepe, è molto lontano e fa molto caldo’. Attaccai comunque. E quando capii che cosa avrei dovuto sopportare, la situazione si era già complicata. Le radio cominciarono a raccontare che ero in fuga e tutti uscivano di casa e venivamo a vedermi passare. Fu come se tutti i tifosi fossero saliti sulla mia bicicletta. Mi dicevo: ‘Fa’ uno sforzo, questa gente se lo merita’” (José Pérez Francés).

2 - continua

GIA' PUBBLICATI

Puntata 1

Puntata 2

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Wout van Aert è appena rientrato dagli  Stati Uniti, dove  è stato impegnato per un tour promozionale che lo ha visto impegnato sia per Red Bull che per il produttore di bici Cervélo. Il belga negli USA si è rilassato...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Due coppie separate da un solo punto e altre tre coppie pronte a far saltare il banco: la Sei Giorni di Gand continua a regalare grandi emozioni. Il belga Jules Hesters e l’olandese Yoeri Havik continuano la loro corsa di testa,...


Protagonista, soggetto e voce narrante di questa pubblicazione è un sempre giovane GIOVANNI “NINO” CERONI, nato a Imola l’8 aprile 1927, 99 anni la prossima primavera. E questo sito ha, varie volte, avuto motivo di ricordare “l’highlander Ceroni”, tuttora e...


Era lecito aspettarsi questa mossa e dopo aver creato una delle migliori selle in circolazione, ovvero la Nomad FC, arriva per Repente il momento di proporre la Nomad 3D, la versione con imbottitura stampata in 3D. Il marchio ha la sua strategia...


Torello Palmer, che tutti chiamano Brugola perché ha una chiave a brugola sempre in mano, è meccanico e vende biciclette, “di tutti i colori e di tutte le misure. Biciclette messe in fila sul pavimento, biciclette attaccate alle pareti, biciclette...


Il Tour de Pologne è ufficialmente - per il ventesimo anno consecutivo - parte del circuito WorldTour. La conferma è arrivata dopo la pubblicazione da parte di Union Cycliste Internationale (UCI) del calendario definitivo per il 2026. La storica corsa...


Fra le varie voci volte ad anticipare le tappe relative al percorso del Giro d’Italia 2026 che sarà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 1° dicembre con il confratello (o consorella) Giro Women - sovente molto di più di semplici...


Tutto pronto in Sardegna, per la precisione a Terralba Marceddì (Oristano), per l’evento più importante dedicato al ciclocross che l’Italia ospiterà nella stagione 2025-2026: domenica 7 dicembre, infatti, si correrà la terza tappa della UCI Cyclo-Cross World Cup, il...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024