LE STORIE DEL FIGIO. ANGELINO MULTITASKING

STORIA | 13/11/2019 | 07:02
di Giuseppe Figini

Il nome di Angelo “Angelino” Gualdi e la sua variegata attività nel mondo delle corse, di vario tipo – e non solo -, come vedremo, non sono di quelli da richiamo di copertina, come si dice, ma Gualdi è noto – e pure apprezzato – per la sua multiforme operatività, in varie vesti e funzioni, nel ciclismo soprattutto.


Il cognome indica chiaramente le sue radici orobiche. E’ nato nel 1953 a Vertova e ora risiede nella vicina Albino quando non è in giro per il mondo. E’ il centro dove sono nati il corridore Mario Noris e l’imprenditore Franco Acerbis con varie attività anche nel settore delle due ruote con il marchio Scott, entrambi ottimi amici di Angelo Gualdi.


Da giovane ha gareggiato con passione nelle fila della squadra San Marco di Vertova, la società di casa sua, in valle Seriana, sempre prolifico vivaio giovanile con ragazzi che sono arrivati anche al professionismo. Ricordiamo, ad esempio, fra i tanti, dapprima Alessandro Paganessi, attesa promessa all’esordio fra i professionisti che poi ha svolto una discreta carriera su strada e, alla fine degli anni 1980, fu uno dei precursori della mountain bike in Italia con Mario Noris e Paolo Rosola. Anche l’iridato 1990 su strada per gli allora “dilettanti”, poi buon professionista, Mirco Gualdi, e quindi Paolo Lanfranchi, Giuseppe Guerini, Paolo Savoldelli e vari altri hanno rivestito i colori della San Marco Vertova agli esordi.

Il professionismo ciclistico pedalato è un traguardo che è stato, però, ben presto precluso al giovane Gualdi, animato di belle speranze, ma le gambe non corrispondevano e non supportavano le sue aspirazioni in argomento. E Angelino, con pratica, bonaria e sorridente sorta di filosofia propria, personale, un po’ il suo “marchio di fabbrica” e al quale si è sempre ispirato – come tuttora – nell’arco della vita, diventa un intraprendente imprenditore di se stesso, libero professionista, senza vincoli di dipendenza. Sempre contratti “a tempo determinato” e mai indeterminato che legano lui e il suo camper multiuso, come lui del resto, a varie manifestazioni sportive, soprattutto ciclistiche, quale mezzo d’appoggio a qualche squadra, sia in Italia, sia all’estero.

L’inizio di quest’attività è cominciato nei primi anni 1980 con l’Hoonved-Bottecchia, poi con la Malvor, squadre con direttore sportivo Dino Zandegù e, a seguire, Gis Gelati, MercatoneUno, Saeco, Lampre, Colombia, Garmin, Cannondale e ora, soprattutto, l’EF Education First. E’ una lunga esperienza accumulata negli anni, in molteplici corse internazionali, allestendo e attrezzando il suo camper per offrire il miglior tipo del servizio richiesto, con standard qualitativo elevato, da fornitore scrupoloso e preparato, per fare fronte alle specifiche richieste delle squadre che gli commissionano, di volta in volta, il lavoro. E il suo camper è stato variamente presente anche in altre manifestazioni sportive come, ad esempio, i rally automobilistici, fra i quali quelli importanti, notissimi, di Montecarlo e Sanremo, in appoggio a scuderie automobilistiche, occupandosi di preparare il cibo a piloti e addetti. E’ anche cuoco, apprezzato, a suo dire, l’Angelino. Altra esperienza che ricorda con piacere è quella a sostegno  di Yuri Giupponi, cognome con chiara indicazione d’origine orobica e pure richiamo ciclistico, che si è cimentato nella risalita in bicicletta dello Stivale, dall’Etna fino alla cima dello Stelvio, con passaggio dello stretto di Messina a nuoto, compiuta in sole novanta ore. Da qualche anno collabora con la segreteria del Giro Rosa di Beppe Rivolta. Quando non gli è possibile operare di persona con il suo camper, quasi un “van”, per il sovrapporsi d’impegni, può contare su amici validi cresciuti alla sua scuola.

E il lavoro non è mai “fisso” ma Angelino è, comunque, sempre ben inserito e benvoluto dai colleghi del ciclismo, con rapporto di lavoro fisso, che per l’intera stagione svolgono le medesime funzioni. E’ un “factotum” dotato di buona manualità in vari settori e, soprattutto, conoscenza dell’ambiente e delle incombenze specifiche legate al ruolo che sta interpretando. E l’inventiva nella soluzione rapida dei problemi imprevisti che si presenta lo qualifica quale “nato pronto” per tutte le evenienze, sia quando gestisce le modularità e le modalità d’uso del suo camper, sia alla guida della motocicletta.

Le due ruote a motori sono state, e sono tuttora, un capitolo primario, importante e ben presente nelle attività, ciclistiche e non, di Angelo Gualdi. Dalle sue parti, così come un po’ in tutte le valli bergamasche, l’uso della moto, anche nel fuoristrada, è pratica assai diffusa.

Guidando la moto ha avuto, in carriera, “passeggeri” quali i fotografi di Bettiniphoto, poi Claudio Di Benedetto nelle cronache dirette televisive ai tempi di Mediaset, e vari commissari di giuria nella sua lunga esperienza motociclistica, iniziata nel 1982 e, che per le corse RCS, assomma a trentotto stagioni per altrettanti Giri d’Italia, Sanremo, Lombardia e via discorrendo. Nel 2018 ha ricevuto il riconoscimento della “borraccia d’argento”, in ricordo del motociclista Fabio Saccani, vittima di un incidente stradale, al di fuori della gara, durante il Giro d’Italia 2009.

In tempo recente lo “zio Angelo”, altro dei vari soprannomi che sono a lui riferiti nell’ambiente, ha lasciato il sellino di guida e il manubrio della moto per passare su quello posteriore per gestire la lavagna. E’ un posto privilegiato, all’interno della corsa, in varie posizioni secondo l’evolversi della stessa, che fa vivere molte emozioni, in presa diretta, una sorta di “tribuna d’onore” mobile (e senza pagare il biglietto), che per un appassionato di ciclismo, come si professa ancora con sempre verde entusiasmo, è manna piovuta dal cielo.

Comunque collabora sempre con i colleghi motociclisti nel lavoro di disciplina dei mezzi ai ritrovi di partenza già tre ore circa prima del via. E’ l’addetto alla sistemazione dei bus delle squadre. E qualche esperienza in materia l’ha acquisita anche in proprio…….

Ricorda anche le esperienze nel servizio d’assistenza meccanica, il famoso cambio-ruote (guidando la moto ovviamente), gestito dall’amico – pure lui bergamasco – Giancarlo Rinaldi, con varie insegne, in molte gare in Italia e all’estero fra le quali quattro campionati del mondo.

Nel tempo che gli rimane libero fra camper e moto, Gualdi, da “imprenditore dentro” quale si professa, si occupa di qualche attività collaterale, in differenti settori, sempre a “tempo determinato” comunque. Angelo Gualdi si augura che la salute lo assista per continuare tutte le sue attività e afferma che “quota 100” e simili non è proprio il suo traguardo.

 

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