
L'improvvisa scomparsa di Felice Gimondi trova posto sulle prime pagine dei principali quotidiani stranieri, non solo sportivi, con un omaggio al campione e all'uomo. Il titolo dell'Equipe, «Addio a Gimondi, rappresentava la classe all'italiana», sintetizza il tono di rispetto e insieme affetto con cui viene ricordato l'ex ciclista bergamasco, «un'esteta in bicicletta, un uomo di grande cortesia - prosegue il giornale francese - che probabilmente ha sofferto come persona del regno di Eddy Merckx».
Le Parisien riporta le parole dell'italiano, che sottolineava di aver raggiunto i suoi grandi traguardi «non grazie a doti innate, ma attraverso il lavoro e la tenacia». «Un mito del ciclismo italiano», titola invece in prima pagina lo spagnolo Marca, che dedica un ampio spazio alla figura di Gimondi, mentre "El Pais" insiste sulla grande rivalità con il 'Cannibale' belga e sottolinea che proprio in Spagna questi dovette arrendersi all'italiano nella volata del Mondiale 1973 a Barcellona.
Anche i giornali del Belgio, patria di Merckx e di milioni di appassionati del pedale, dedicano spazio alla notizia, col quotidiano francofono Le Soir che fa parlare proprio il suo campione. Tutti i siti stranieri riportano quanto avvenuto ieri sera, mentre quello del Tour de France dedica a Gimondi un ricordo commosso, ripercorrendo il lungo rapporto tra il campione e la Grande Boucle, dalla vittoria all'esordio del 1965 fino al 1998, quando come suo direttore sportivo premiò Marco Pantani, primo vincitore italiano dopo di lui.
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