RECCO INCONTRA IL CAMPIONISSIMO

NEWS | 26/07/2019 | 07:35
di Massimo Lagomarsino

 


In occasione del centenario della nascita di Fausto Coppi anche la Città di Recco ha deciso di ricordare il “Campionissimo”. L’occasione arriva grazie alla disponibilità di Biagio Palombo del ristorante “ La Baracchetta” che ancora una volta ha accolto l’invito ad ospitare un evento sportivo e letterario.


Il centenario che tanto risalto ha riscosso nel Basso Piemonte è rimasto invece in sordina a Genova, dove Coppi ha vissuto per diversi anni dopo essersi spostato a Sestri Ponente il 22 novembre 1945 con Bruna Ciampolini.  L’Aurelia diventava così sede naturale per i suoi allenamenti con i gregari, alcuni dei quali genovesi.

Da Sestri Ponente per le sue quotidiane galoppate preferiva dirigersi a ponente verso Savona, ma non mancavano incursioni anche a levante in direzione di Chiavari dove sono presenti maggiori salite.

Coppi transita e dorme a Recco persino nel viaggio di ritorno dopo la prigionia in Africa. Finita la guerra in bicicletta risale la penisola da Caserta sino a Castellania. Poi dopo il matrimonio con la ripresa dell’attività agonistica sarà spesso presente sulle nostre strade.

Martedì 30 luglio alle 20.30 sul Belvedere  Luigi Tenco a ricordare il “Campionissimo” ci saranno due brave giornaliste scrittrici. Mimma Caligaris con il suo libro “Eterno Fausto” e Luciana Rota con “I portacolori della SIOF”, due storie che inevitabilmente si integrano tra loro. Comune denominatore Coppi e Biagio Cavanna “l’orbo di Novi”.

A fare gli onori di casa il sindaco Carlo Gandolfo, uno che di ciclismo se ne intente, appena può, infatti, lascia la fascia tricolore per salire in sella alla sua bici e affrontare le salite del Golfo Paradiso.

Saranno della partita due grandi ciclisti Mino De Rossi ,campione del mondo dilettanti nell’inseguimento individuale e olimpionico nell’inseguimento a squadre su pista.

Manco a dirlo esordisce tra i professionisti a fianco di Coppi con la maglia della Bianchi, poi il cambio di squadra, nel 1955 passa alla Chlorodont, nello stesso anno la frattura al bacino alla Parigi – Roubaix che mette fine alle sue ambizioni di stradista.

Presente anche Elio Di Maria, ”Maia” per i mandrogni, “U Liun” per i genovesi. Poi tante altre sorprese perché il mondo del ciclismo è fatto così, arrivi sul belvedere Tenco e trovi chi non ti aspetti, chi, come tutti noi ha sentito il  magico richiamo del frusciare delle biciclette ed ha voluto esserci.

 

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