L'ORA DEL PASTO. LA PISTA DELL'UOMO DI STRADA

EVENTI | 07/06/2019 | 07:50
di Marco Pastonesi

 


Era un uomo di strada. A piedi, da bambino, la strada era teatro e circo, poemi epici e romanzi di avventura. In bici, da uomo e da corridore, la strada era sogno e sudore, sacrificio e sacralità, Giro dell’Appennino e Giro di Toscana, Giro di Reggio Calabria e Giro di Lombardia, Giro d’Italia e Tour de France. In macchina, da direttore sportivo e commissario tecnico, la strada erano tutte le corse, e soprattutto i Mondiali, cioè inno, maglia, patria. Lui le strade le conosceva, le riconosceva, le descriveva, le raccontava, le immaginava, le ricordava, le registrava, le viveva attraverso facce e polpacci, sportivi e corridori, trattorie e fontane, tornanti e vialoni, mappe e segnali.


Alfredo Martini era un uomo di strada. E siccome la strada è di tutti, anche lui apparteneva a quel mondo fatto di asfalto e sterrato, di gregari e capitani, di aria e vento, di traiettorie e scie, di incontri e appuntamenti, di esplorazioni e scoperte, di amici e conoscenti, di parole e sguardi. Lui andava e veniva, appariva e spariva, presidiava e comunque arrivava, e infine, strada facendo, tornava. Un mondo democratico e popolare, un mondo comune e sociale, un mondo dove c’è una partenza (anzi, come non succede nella vita, dove la partenza è uguale per tutti) e anche un traguardo, dove ci sono regole e anche usanze, dove si va a memoria e anche a istinto.

E adesso, finalmente, anche la strada si ricorda di lui. Il Comune di Sesto Fiorentino, dove Alfredo abitava, gli dedica la rete ciclabile costruita nel perimetro comunale. Succede domattina, sabato 8 giugno, il ritrovo alle 10 nei Giardini della Resistenza, la partenza di una pedalata aperta a tutti alle 10.30, la conclusione verso mezzogiorno nel Giardino Bardo Corsi-Salviati. Parteciperanno il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, l’assessore regionale alla Mobilità, Vincenzo Ceccarelli, e il presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco. Fra i corridori, Daniele Bennati. E poi parenti, familiari, amici e i due angeli custodi di Martini, Franco Vita e Marco Mordini. Quindi l’attore Tommaso Parenti rappresenterà il proprio testo teatrale “A ruota della passione. Storia di Alfredo Martini”. Infine un rinfresco a cura di Qualità & Servizi.

Martini avrebbe commentato che non era il caso: tutta questa dedica e tutta questa inaugurazione, tutte queste autorità e perfino tutto questo articoletto. Ma sotto sotto, in fondo in fondo, ne sarebbe stato orgoglioso. Al potere e alla magia della strada – potendo - non avrebbe mai rinunciato.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Patriarca del pedale
7 giugno 2019 22:21 canepari
Quando se n’è andato siamo rimasti frastornati; tutti eravamo ormai convinti che sarebbe rimasto per sempre con noi. A costo di essere blasfemi avremmo giurato che fosse eterno, divino, santo. Lui c’era già quando nei primi anni trenta sul Passo della Futa, estasiato, vedeva Binda e Guerra darsele di santa ragione in un epico Giro di Toscana; e c’era già prima del conflitto quando lottava con i pedali dei ragazzi del Führer e del Drittes Reich alla Monaco Milano, corsa a tappe voluta dalla propaganda. C’era, e studiava le mosse di Binda che il regime avrebbe voluto Commissario Tecnico in vista dei Mondiali di Varese mai disputati. C’era negli anni bui della guerra, al soldo della Bianchi che con Cavedini ringhiava perché da oltre un ventennio non riusciva a portare a Milano una maglia rosa. C’era quando nel “Giro della Rinascita” si nascose sotto una camionetta per evitare i proiettili dei “titini”. C’è sempre stato…e ha segnato di se un buon tre quarti di secolo. Ha assaggiato tutto: la Corsa Rosa, il Tour, la Bocchetta, il Giro della Svizzera e della Spagna, perfino la Parigi Tours. Capite bene che uno col suo carisma aveva l’obbligo morale (nonché debito di riconoscenza) di insegnare il “bel ciclismo” a centinaia di giovani… Direttore Sportivo, Tecnico di Federazione, e a seguire supervisore, presidente Onorario. Soprattutto “vecchio saggio” che quando parlava incantava gli astanti con chili di buon senso e pennellate di fiducia. Aveva una memoria di ferro Alfredo, ma senza accorgersene parlava anche di politica non riuscendo a darsi una spiegazione di come fossimo risorti da un dopoguerra poverissimo mentre adesso si stenta. Una volta un sacerdote gli domandò a bruciapelo cosa fosse l’inferno e cosa fosse il paradiso per Alfredo Martini. “L’inferno è quando uno pensa male, pensa male del suo prossimo, non ama la vita…Il paradiso invece è quando ti svegli e pensi che sarà una bella giornata pensi di incontrare persone con le quali stare assieme e stare bene con il prossimo…”. Caro Alfredo, tu in paradiso hai sempre vissuto. Anche per questo noi ti abbiamo sempre amato . E, dato che non si può clonare l'uomo Martini, cerchiamo almeno di clonare la sua intelligenza e freschezza.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima grande rivelazioniedi questo Giro d’Italia è l’olandese Casper van Uden che oggi ha conquistato la quarta tappa della corsa rosa. Per lui questa è la vittoria più importante in carriera e il suo intento è quello di continuare...


Casper VAN UDEN. 10 e lode. Volata di testa, per restare in testa. Dalla centrifuga di Lecce il 23enne della Picnic esce bello come pochi dopo aver strizzato tutti per benino, con sicurezza e apparente semplicità. Vince bene il Picnic,...


Ci sono argomenti sommersi e striscianti, per loro natura noiosi e contorti, che vengono regolarmente ignorati. Errore madornale. Perchè più di tante chiacchiere spiegano come stia cambiando, o come sia già inesorabilmente cambiato, il ciclismo moderno. Non c'è come la...


«Cambia la direzione del percorso, cambia anche la direzione del vento». (Giada Borgato, motocronaca Rai, rivela di non avere le qualità per lavorare nell’ufficio meteo).  La direzione del Giro E precisa che Mattera è il nome...


La prima tappa italiana,  la Alberobello-Lecce di 189 km, del Giro d’Italia 2025 sorride a Casper van Uden. L'olandese della Picnic PostNL si è imposto allo sprint sul traguardo di Lecce battendo, grazie a una volata lunghissima, i...


La Classique Dunkerque, disputata tra Dunkerque e Lens sulla distanza complessiva di 193 km, si è conclusa con una volata serratissima tra Pascal Ackermann, Biniam Girmay e Alberto Dainese. A spuntarla è stato il tedesco della Israel - Premier Tech che ha anticipato l'eritreo...


Se n’è andato in silenzio, con la stessa discrezione con cui ha spesso affrontato la vita. Adriano Mei non ce l’ha fatta: la malattia, subdola e impietosa, ce l’ha portato via. E con lui - che era nato a Carbonia...


Ieri sera, nella suggestiva cornice dell’Hotel Stella Maris a Marina di Ginosa, si è tenuto l’evento “Storie a pedali – Il ciclismo come scuola di vita”, un incontro pubblico dedicato al valore formativo, sociale e culturale dello sport, con particolare...


Giulio Ciccone si è goduto l'abbraccio dei tifosi prima della partenza da Alberobello e ci ha regalato qualche battuta: «Avere la maglia rosa in squadra è davvero molto bello, continuiamo a lavorare in attesa che arrivi qualche tappa adatta a...


Domani, mercoledì 14 maggio, partirà da Ceglie Messapica (Brindisi) per arrivare a Matera, la seconda tappa italiana del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024