
Vincenzo Nibali ci ha provato in tutti i modi a riaprie il Giro d'Italia nell'ultima tappa in linea, ma nulla ha potuto contro lo strapotere del Team Movistar. «La tappa di oggi è stata veramente difficile, dura. Nella prima parte ho forato, in una fase non bella, ma per fortuna avevo vicino mio fratello che era nella prima parte del gruppo con Damiano (Caruso, ndr) perchè stavano provando ad andare in fuga. Il Manghen lo abbiamo scalato a una velocità folle, era difficile tentare qualcosa. La Movistar si è dimostrata molto forte e ha tenuto la corsa chiusa. Io ho provato a spingere sull'ultima salita ma non c'è stato nulla da fare» commenta dopo aver tagliato il traguardo e aver abbracciato Carapaz e Landa.
«Richard sta bene, finora è stato il più forte, si è meritato la maglia rosa. Landa avete visto tutti quanto è in palla, da capitano si è trasformato in un gregario molto fedele. Per quanto mi riguarda ho interpretato il Giro al meglio, ma non è mai semplice vincere. Io ci ho provato ogni giorno quindi sono contento. Ho sempre dato battaglia, in 21 giorni ci sta anche quache sbaglio, siamo umani, può succedere».
Infine un pensiero alla cronometro di domani. «Ci aspettano 17 km non facili anche perchè la fatica messa nelle gambe oggi si farà sentire. Sono pronto all'ultima giornata di lotta. Carapaz ci arriva con un vantaggio solido, per come si è comportato fino ad adesso se l'è meritato. Io in questo Giro volevo giocarmi la vittoria, non il podio, ma la Movistar è stata fortissima. All'attacco dell'ultima salita erano in 4, c'era proprio poco spazio per provare anche da lontano... Vediamo come andrà domani».