L'ORA DEL PASTO. I PENSIERI DELLA "SETTIMANA PAT"

NEWS | 16/04/2019 | 07:38
di Marco Pastonesi

 


La bicicletta. Mario Mancini: “Siccome facevo il meccanico, la prima bici me la arrangiai da solo, un pezzo da qui, un pezzo da là, e non c’era la marca”.


L’esordio. Simone Stortoni: “Mio padre strinse i cinghietti fin quasi ad annodarli, poi mi disse che mi avrebbe aspettato al traguardo. Al traguardo lo cercai, non lo trovai, da solo non riuscivo a liberare i piedi da quella morsa, e così, alla fine, inevitabilmente, caddi a terra. La prima di una lunga serie di cadute”.

La vittoria. Enrico Paolini: “Tutte belle, dalla prima all’ultima. E dei tre campionati italiani, forse il secondo è quello più valoroso. Perché se la prima volta poteva essere stata una sorpresa, la seconda volta fu una conferma”.

La cotta. Giancarlo Polidori: “Attaccavo da lontano e spesso, quando ero ancora da solo al comando, finivo la benzina prima del traguardo. All’ultimo chilometro, ai 500 metri, ai 200 metri, una volta a 20 metri dall’arrivo”.

Il divano. Pierino Primavera: “Smesso di correre, aprii un negozio di biciclette. Funzionava. Fin troppo. I clienti avevano anche piacere di stare in piedi nel negozio a chiacchierare. Un giorno ebbi una pessima idea: mettere un divano nel negozio per farli stare più comodi. E stavano così comodi che, quando quelli del pomeriggio tornavano a casa per la cena, arrivavano quelli che avevano già cenato. E io non chiudevo mai”.

Il papà. Nazareno Gismondi, figlio di Michele: “Da Montegranaro a Novi Ligure per abitare e allenarsi nel vivaio di Biagio Cavanna. A turno i giovani venivano testati per passare nella squadra superiore. Un giorno Fausto Coppi disse al papà di mettersi a ruota, cominciò a tirare, dopo una novantina di chilometri si voltò e vide mio padre ancora lì. Promosso”.

Il nonno. Gioia Bartali, nipote di Gino: “Era sempre via di casa. Ma quando c’era, c’era. Si impossessava dell’attenzione generale: raccontava, spiegava, domandava, rispondeva, comandava. Non la finiva mai”.

Il fratello. Marco Scarponi, fratello di Michele: “All’inizio si allenava un giorno sì e uno no. Usciva di casa in bici, si fermava da un amico, giocava per ore alla playstation, poi si innaffiava con la pompa, tornava a casa fradicio, e al nonno diceva ‘visto che sudata?’”.

Parole rotonde a Filottrano, venerdì scorso, nel salone del municipio, per la settimana “Pat”, piedi a terra, organizzata dalla Fondazione Scarponi in occasione della granfondo dedicata a Michele.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Bella medaglia d'argento di Sara Fiorin ai campionati europei su pista di Anadia. L'azzurra-brianzola della Ceratizit WNT Pro Cycling conquista il secondo posto nello Scratch riservato alla categoria donne under 23 dove si è vista superare soltanto dalla tedesca Messane...


Quello dell’undicesima tappa del Tour de France con arrivo a Tolosa è stato un finale palpitante non solo per l’appassionante contesa tra i pretendenti alla vittoria parziale ma anche per quanto accaduto nel gruppo dei big della generale. Qui...


Dalle lacrime in ospedale un mese fa alla vittoria al Tour de France: Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) ha realizzato l’impresa più incredibile della sua carriera.  Oggi il norvegese, appena un mese dopo l'incidente e la frattura della clavicola al Giro...


Jonas ABRAHAMSEN. 10 e lode. Vittoria storica e meritata per il 29enne norvegese della Uno X Mobility. Corsa presa di petto, dove alla fine gli appuntano una medaglia. Corsa d’attacco, in una tappa breve ma spezzagambe, che alla vigilia dei...


È ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Umberto Parini di Aosta il ciclista imperiese Samuele Privitera, di 20 anni, della squadra Hagens Berman Jayco, caduto a Pontey, durante la prima tappa del 61° Giro Ciclistico della Valle d'Aosta - Mont Blanc,...


Prima di salire sul bus, gettarsi sotto la doccia e affidarsi alle cure del medico, Tadej Pogacar ha rilasciato qualche dichiarazione al termine di una tappa nervosa e alla fine anche complicata. «Un corridore della Uno-X Mobility (Tobias Johannessen, ndr)...


Un grande brivido a cinque chilometri dalla conclusione. Accelerazione sulla destra dei corridori della Visma Lease a Bike, scarto di Tobias Johannessen per cambiare traiettoria e arrotamento con Tadej Pogacar (solo loro, in realtà, sanno se uno dei due ha...


L'UCI annuncia che il Tribunale Antidoping dell'UCI ha emesso una decisione nei confronti del corridore olandese Antwan Tolhoek. Il Tribunale ha ritenuto il corridore colpevole di una violazione delle regole antidoping (presenza di steroidi androgeni anabolizzanti*) e ha imposto un...


Giornate noiose al Tour? Mai. E anche la tappa numero 11 - la Toulouse-Toulouse di 156, 8 km - non ha tradito le attese. Si diceva potesse essere una frazione da fughe e così effettivamente è stata con la vittoria...


Questa volta Filippo “Ago” Agostinacchio ce la fa e a meno di dieci chilometri dal traguardo di Aosta se ne va in stile “finisseur”. Una crono tutta casalinga per lui che vive nei pressi della via dello struscio aostano e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024