ANDREA TAFI, EMOZIONI ROUBAIX

INTERVISTA | 12/04/2019 | 07:41

Andrea Tafi è già in Francia, ci è arrivato ieri, e sarà uno dei tanti ospiti della Parigi-Roubaix.


Sei stato l'ultimo italiano a vincere la classica del pavé nel 1999, avresti voluto correrla di nuovo a 52 anni ma la sfortuna ha cancellato definitivamente un progetto già ardito. Come sta adesso?
«Bene, anche se la clavicola mi fa ancora un po’ male. Non mi sono rotto mai niente in tutta la carriera, nonostante le tante cadute... E adesso una caduta ha vanificato questo progetto, questo sogno di essere al via della Parigi-Roubaix. Però io non mollo...».


Intanto qualche giorno fa Alberto Bettiol, toscano come te, ha riportato l’Italia sul tetto del Fiandre.
«Lo conosco bene, ci siamo anche allenati insieme. Abbiamo una chat su WhatsApp in cui ci sono anche altri pro della nostra zona, la usiamo per sentirci e organizzare gli allenamenti insieme, soprattutto in inverno. Lo seguivo già da juniores, l’anno scorso ha avuto un po’ di sfortuna, adesso sta dimostrando quanto vale veramente. Al Fiandre ha saputo cogliere il momento giusto, ha fatto una grande azione. Pensare che nel 2002 la mia ultima vittoria da pro è stata al Giro delle Fiandre, mentre per lui, la prima da professionista. Ma le coincidenze non si fermano qui: Alberto ha vinto con il dorsale numero 77, proprio il mio numero in gara al Fiandre 2002. Aggiungo anche che mio padre è nato a Castelfiorentino, proprio come Alberto». 

Credevi veramente al ritorno alla Roubaix?
«Sì, ne avevo parlato anche con Johan Museeuw, non volevo tornare per vincere la gara ma per festeggiare i 20 dalla vittoria del 1999 e per far capire agli appassionati di questo sport che si può fare ciclismo ad alti livelli anche dopo i 40, stando bene in salute. Mi dispiace che qualcuno abbia interpretato il messaggio nella maniera sbagliata. Mi sono allenato con tanta dedizione e grinta, mi sarebbe piaciuto tanto. Avrei voluto vedere fino a che punto il mio fisico mi avrebbe consentito di arrivare».

Come era nata l’idea?
«Parlando con un amico che mi vedeva ancora molto attivo nell'andare in bicicletta e allora mi ha chiesto perché non provare a tornare alla Parigi-Roubaix 20 anni dopo il mio successo del 1999. Prima della caduta mi sentivo veramente bene. Pedalare sulle pietre dell’Appia Antica - parte del percorso della Granfondo Campagnolo Roma - è un qualcosa che mi emoziona sempre e che mi ha fatto pensare ad un ritorno su quelle della Roubaix».

Cosa avresti voluto dimostrare?
«Sarei ipocrita a dire che sarei voluto tornare per vincere, ho 52 anni e ci sono tanti giovani forti - per fortuna! Mi sarebbe piaciuto tornare per poter ripercorrere, dopo 20 anni, la vittoria del 1999 e capire quanto è cambiato il ciclismo in 20 anni e raccontarlo alle persone che amano questo sport. Documentare questa idea eroica-romantica, come le tante persone appassionate del ciclismo storico che si schierano al via de L’Imperiale, insieme a tutti i partecipanti della Granfondo Campagnolo Roma, per far rivivere il ciclismo di altri tempi».

1999-2019, in venti anni il ciclismo è cambiato tantissimo. Il percorso della Roubaix è rimasto uguale ma sono cambiati materiali e tecnologie.
«Materiali e tecnologie ma anche metodo di preparazione con tecniche e allenamenti totalmente nuovi per arrivare a competere al 100%. È cambiato moltissimo, basti pensare che nel 1999 il casco non era obbligatorio. Io da giovane inizialmente non ne vedevo la necessità ma adesso non faccio un metro senza».

Nel frattempo continui a mantenerti attivo in bici anche grazie alle granfondo come la Granfondo Campagnolo Roma. Cosa rende questo evento così speciale per te?
«La Granfondo Campagnolo Roma ha un fascino particolare, oltre ad essere un’opportunità unica di pedalare a Roma e ai Castelli Romani su strade chiuse al traffico. L’Appia Antica e i suoi sampietrini sono gli stessi che si affrontavano nel Giro del Lazio, una corsa che ho vinto tre volte: quanti tanti ricordi! Vi aspetto a Roma il 13 ottobre per un grande weekend di ciclismo».

Iscrizioni a Granfondo Campagnolo Roma
Tutti gli appassionati di ciclismo che vogliono partecipare alla Granfondo Campagnolo Roma 2019 possono registrarsi online sul sito www.granfondoroma.com.

Copyright © TBW
COMMENTI
Credere..........
12 aprile 2019 10:26 9colli
Ma perchè qualcuno ci credeva? A Lamporecchio quasi nessuno........

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si scrive 4 Stagioni ma vuol dire all-conditios. Ecco a voi l’ultimo prodotto di altissima gamma di Challenge Tires, il nuovo pneumatico stradale 4 Stagioni, un tubeless ready realizzato a mano e progettato per portarvi ad un livello di guida superiore.  per...


Mentre si prepara all'ultimo giro di giostra - appuntamento da martedì 18 alla Sei Giorni di Gand, che disputerà in coppia con Jasper De Buyst - Elia Viviani è impegnato a disegnare in queste ore il proprio futuro. E sono...


Il Team Picnic PostNL ingaggia due giovani olandesi: Frits Biesterbos ha firmato un accordo biennale, Timo De Jong invece per il 2026. Frits Biesterbos. Nativo di Apeldoorn, Biesterbos è arrivato tardi nel ciclismo su strada, dopo essersi concentrato principalmente sulla...


Cantalupo, l’aquila di Filottrano, il pappagallo Frankie: sembra di parlare di uno zoo, invece Alessandra Giardini non ha fatto altro che parlare del mondo di Michele Scarponi, che si è trovato nella sua breve vita ad essere un autentico circense,...


Ricordate l’iconico telaio KG86? Fantastico, pura innovazione che è diventata icona! Sono passati ben quattro decenni e lo spirito in casa LOOK Cycle è sempre lo stesso, motivo per cui arriva una preziosa 795 Blade RS KG Edition, una speciale versione che ripropone...


Viene inaugurato oggi a Tucson, in Arizona, un nuovo velodromo, il primo con pista in alluminio. Pista lunga 250 metri, inclinazione delle curve di 42 gradi, tunnel di accesso, illuminazione Musco, servizi igienici, edifici accessori e tribune: l'impianto è stato...


Raggi laser verdi fendono l'oscurità, rivelando il vero flusso dell'aria. Red Bull – BORA – hansgrohe, insieme a Specialized e LaVision, stanno portando i test aerodinamici a un nuovo livello. Sembra fantascienza, ma è ricerca all'avanguardia: nel Catesby Aero Research...


La Colnago Steelnovo è un autentico capolavoro di manifattura italiana: un telaio in acciaio lavorato a mano, tubi modellati con precisione, saldature perfettamente integrate e componenti stampati in 3D — interamente Made in Italy. Questa moderna reinterpretazione dell’acciaio fonde oltre 70...


Ursus S.p.A. ha acquisito la quota di maggioranza di Saccon S.r.l., storica azienda italiana specializzata nella produzione di componenti per biciclette, riconosciuta per l’eccellenza nei sistemi frenanti. L’operazione include anche Sacconplast, la divisione interna dedicata allo stampaggio a iniezione di componenti...


Roger De Vlaeminck è considerato uno dei migliori ciclisti di sempre per quanto riguarda le corse di un giorno. Corridore potente e acuto, è stato capace di vincere sia su strada che nel ciclocross ed è stato il pioniere del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024