IL LIBERAZIONE E I FIGLI DI UN DIO MINORE

LETTERA APERTA | 22/03/2019 | 10:58
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore,
ci sono notizie che, se rispondenti al vero, oltre a lasciarti l'amaro in bocca ti fanno girare gli zebedei di prima mattina. E questo, ad una certa età, non è un gran bene. Dunque, apprendere nella sbirciatina del primo mattino al tuo sito che quest'anno NON si corre(rebbe) il GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE ha avuto l'effetto, tanto per rendere l'idea, di un... amichevole morso del mio dobermann mentre stai schiacciando un pisolino. Dolore, sorpresa e rabbia. Un mix che sconsiglierei per iniziare la giornata e che mi induce a queste note, frettolose ma credo ponderate e spero condivise.


Per chi ha un minimo di CULTURA (sì, proprio così!) ciclistica, dire Gran Premio della Liberazione equivale a dire, già che ormai ci siamo, Milano-Sanremo. Una Classica "monumento" della categoria dilettantistica, come lo è per i Professionisti, inequivocabilmente ed incomparabilmente, la Classica di Primavera. Con tutto il rispetto per le competizioni che già si sono svolte, a parer mio è con questa Gara (la G maiuscola non è casuale) che si comincia... a fare sul serio. Altrettanto è (era?) a dire il 25 d'Aprile con il Gran Premio della Liberazione nella città eterna, e su di un circuito che sintetizza, oltre alla grandezza della Roma imperiale, le doti agonistiche e tattiche del corridore che riesce ad affermarsi. Com'è risaputo, una sorta di Mondiale di Primavera per quei giovani atleti che abbiano l'aspirazione di fare del Ciclismo la propria vita, dedicandovi gli anni migliori. Se non fossero parole ormai desuete (ma, francamente, me ne frego delle mode...), una vera e propria "fucina di talenti" .


Si apprende ora, non so dire se più sconsolatamente o rabbiosamente, dallo stesso Presidente della benemerita Società Organizzatrice che "...dispiace moltissimo ma non ci sono le condizioni per allestire la corsa..." . Dispiacere a parte, vorrei capire se "condizioni" sta, più prosaicamente, per "quattrini", o per quale altra diavoleria burocratica o, peggio, menefreghismo istituzionale che, soprattutto di questi tempi e con questi chiari di luna, sfiancano inesorabilmente la BUONA VOLONTA' di quegli uomini-appassionati (non "pochissimi", ma di certo "ignorati") che ancora costituiscono la spina dorsale delle società ciclistiche ed organizzatrici nelle cd. categorie minori. Insomma, si dica chiaramente SE e CHI non solo intende abbandonare ad una amara sorte una competizione che fa parte della Storia del Ciclismo, ma, ed è peggio, ha l'idea balzana e malsana di privare di linfa vitale lo stesso movimento ciclistico del nostro Paese. Non occorre essere dei geni: se vengono meno "prove severe" e di livello internazionale per i giovani aspiranti professionisti, il destino è segnato .

Mi pongo una domanda, maliziosa ed insinuante: ma se si fosse trattato, tanto per dire, del noto Torneo CALCISTICO di Viareggio, gli apprezzamenti, incontri e promesse sarebbero ugualmente rimasti... inconcludenti e vane parole? Non è spirito polemico, ma semplice constatazione di un dato di fatto: rispetto al DIVINO PALLONE il CICLISMO rimane un dio minore. A questo punto c'è solo da sperare che il buon DIO, quello vero, ce la mandi buona. E che il 25 Aprile sia ancora il giorno del GRAN PREMIO LIBERAZIONE.

Copyright © TBW
COMMENTI
FINALMENTE!
22 marzo 2019 22:03 angelog
Che chi scrive sia un nostalgico nulla da dire, ma da quando il liberazione non era più il prologo del giro delle regioni è diventata una semplicissima chermesse punto e basta! E dirò di più, esistono delle regole che chi ha organizzato la gara in questi ultimi anni non ha seguito per niente, non si possono OBBLIGARE team a partecipare la sciando in braghe di tela dove questi erano già iscritti.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Colpaccio di Timo De Jong (VolkerWessels) nella quarta tappa del Tour of Holland, da 158.3 chilometri con partenza da Emmen e arrivo in cima al Col du Vam, alla dodicesima scalata dello stesso strappo degli Europei due anni fa. All'epoca...


Sabato 18 ottobre è il giorno di un nuovo prestigioso traguardo nella storia del Team Technipes #inEmiliaRomagna, che conquista il titolo nazionale cronosquadre Under 23, coronando una stagione già importante dal punto di vista della crescita collettiva. A firmare l'impresa...


“Don’t race, have fun”: non una semplice frase, ma la filosofia che contraddistingue la VENEtoGO, la social ride ideata da Filippo Pozzato e inserito all’interno della “Settimana Veneta” di Ride the Dreamland. Una manifestazione che si distingue per la sua...


Primo podio internazionale per Sara Casasola. La friulana della Crelan Corendon oggi si è classificata al secondo posto nella gara di Essen (Belgio) prova valida per la Challenge Exact Cross per donne elite. La venticinquenne udinese di Maiano seconda anche...


La Top Girls Fassa Bortolo si è laureata campione d'Italia cronosquadre della categoria donne elite a San Biagio di Callalta nel Trevigiano. La regazze Chiara Reghini, Marta Pavesi, Irma Siri e Sara Luccon guidate da Rigato, hanno chiuso il math...


Sono i friulani del Team Tiepolo Udine i nuovi campioni d'Italia della cronosquadra juniores maschile. Il quartetto composto da Simone Granzotto, Tomaz Lover Medeot, Christian Pighin e Davide Frigo ha impiegato 34'35".86 per coprire i 29, 4 chilometri del percorso...


La Biesse Carrera Zambelli bissa il successo dello scorso anno e si laurea per la seconda volta campione d'Italia cronosquadre della categoria donne juniores. La formazione bresciana, composta da Erja Giulia Bianchi, Giulia Zambelli, Alessia Locatelli e Maria Acuti ha conquistato il...


Non ci sono più dubbi circa il fatto che per Paul Double il 2025 rappresenti la stagione della svolta. A 29 anni compiuti e alla prima stagione in una squadra World Tour, il corridore britannico infatti non solo ha...


Si è spento nella notte Nunzio Pellicciari, ex professionista reggiano, classe 1935. Aveva corso nella massima categoria dal 1959 al 1963 vestendo le maglie della San Pellegrino, della Molteni, della Torpado e della San Pellegrino - Firte. Chiusa la carriera...


Paul Seixas è il nuovo simbolo del ciclismo francese. A 19 anni è arrivato settimo al Giro di Lombardia, un evento straordinario perché è il più giovane corridore nella storia, ad essere entrato nei primi 10 alla sua prima Classica...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024