
Oggi racconto una storia da Libro Cuore. Una storia che ci porta lontano in Ecuador. Juna Andres Morla è un ragazzo che nasce alla periferia di Guayaquil e scopre presto una grande passione per la pittura: il suo talento è sorprendente, le tracce sulla tele lasciate dal pennello ricamano le opere che realizza ed espone in numerose mostre. E’ lui che per primo crede allo sviluppo del progetto I Colori per la Pace in Ecuador rendendone partecipe il Professor Edgar Erazo. Insieme daranno vita a una delle nostre Filiali più attive.
Nello stesso Paese ma migliaia di km a nord nasce Richard Carapaz. E’ figlio di una Regione difficile al confine con la Colombia, zona di traffici illeciti. La passione di Richard sono le due ruote. Corre, corre in quelle lunghe distese ecuadoriane. Riuscirà a trasformare la sua passione in professione per la vita diventando un campione di ciclismo nel suo Paese.
Migliaia di km a sud, nella metropoli di Guayaquil, Juna Andres si accorge di lui ritraendolo su una tela che espone con orgoglio patriotico. Gli piace immaginarselo mentre taglia vittorioso il traguardo indossando la maglia nazionale.
Nel frattempo Richard viene notato da squadre europee e si trasferisce nel vecchio Continente. Entrato nel circuito professionistico, nel 2018 si aggiudica una tappa del Giro d’Italia. E’ un successo sorprendente che inorgoglisce il suo Paese come scrive Juna Andres in un post.
Richard e Juna Andres non si conoscono, le loro vite sono parallele con un unico comune denominatore, l’Equador.
Il quadro di Juna Andres realizzato per Richard finisce a Sant’Anna di Stazzema, località teatro di uno dei più efferati crimini di guerra. A prenderlo in carico l’Associazione I Colori per la Pace a cui Juna Andres appartiene.
Il caso vuole che Richard corra per la Tirreno Adriatico la classica che parte dalla Versilia a due passi dal Sacrario di Sant’Anna. Ed è qui che il sottoscritto avvicina Carapaz facendo idealmente incontrare Juna Andres e Richard, l’artista e lo sportivo. E mentre consegno a Richard il lavoro di Juna Andres penso che forse il campione ecuadoriano non si chiama così per caso: Carapaz, cara Paz, cara Pace.
Antonio Giannelli, presidente Associazione I Colori per la Pace Onlus
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