Ballan: se mi squalificano perché sono andato a cena...

| 31/01/2008 | 00:00
«Abbiamo parlato con i compagni e non è per il controllo, perchè noi ci siamo messi a disposizione, ma è stato l'orario». A parlare, intervistato dall'agenzia Dire, è Alessandro Ballan. Sottoposto ieri ad un controllo a sorpresa da parte della Procura del Coni, il corridore di Castelfranco Veneto ha spiegato come non si possa parlare di mancata comunicazione della reperibilità nei confronti della Lampre, la sua squadra. «Eravamo a cena fuori- ha dichiarato il vincitore del Giro delle Fiandre- Abbiamo finito verso le 23 e per le 23.30-23.35 eravamo in hotel (a San Vincenzo, Livorno, ndr). Lì ci hanno fermati e ci hanno fatto il controllo. C'è stata una discussione per come si sono presentati, senza mostrare documenti di riconoscimento e c'è stato un pò di contrasto. Noi, comunque, ci siamo messi subito a disposizione». Si parla di irreperibilità. «Secondo l'Uci, gli spostamenti che non superano l'ora non vanno comunicati e noi eravamo al massimo a venticinque minuti dall'albergo - ha proseguito il ventottenne, che inizierà la stagione l'8 febbraio a Donoratico -. Se dovessi star lì a comunicare ogni giorno che vado a fare la spesa o vado da mia madre, starei sempre lì con il pc a inserire dati. Fra l'altro, avevamo lavorato molto nel pomeriggio ed eravamo abbastanza stanchi: alcuni di noi sono rimasti svegli fino a notte inoltrata». Qualcuno parla di un deferimento per i componenti. «Se venissi squalificato perchè sono andato al ristorante - ha concluso ironicamente - vuol dire che non andrò più a cena fuori».

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