ProTour, 18 squadre nel 2008. C'è anche la Astana

| 04/12/2007 | 00:00
Il Consiglio del ProTour (CUPT) si è pronunciato sulle 19 richieste di licenza per il 2008. Ogni anno, lo ricordiamo, tutti i titolari di licenza UCI ProTour devono sottoporsi ad una verifica che ne sancisca il corretto operato, in particolare nei settori giuridico e finanziario. Al termine dell’esame, 18 le squadre iscritte al ProTour e precisamente • Ag2r-La Mondiale (FRA) • Astana (LUX) • Bouygues Télécom (FRA) • Caisse d’Epargne (FRA) • Cofidis, le Crédit par Téléphone (FRA) • Crédit Agricole (FRA) • CSC (DEN) • Euskaltel-Euskadi (ESP) • Française des Jeux (FRA) • Gerolsteiner (GER) • High Road (GER, ex-T-Mobile) * • Lampre (ITA) • Liquigas (ITA) • Milram (ITA) • Quick Step (BEL) • Rabobank (NED) • Saunier Duval (ESP) • Silence-Lotto (BEL) La formazione Unibet.com non ha depositato il dossier nei tempi richiesti e quindi non è stata ammessa: è stata autorizzata la procedurra per il ritiro della licenza concessa un anno fa. La formazione Astana è stata registrata grazie alle garanzie finanziarie offerte dalla Federciclismo kazaka e per l’impegno concreto nella lotta al doping annunciato dalla nuova dirigenza. * Il Team High Road è stato ammesso con riserva: il dossier presentato prevedeva ancora l’impegno economico da parte della T-Mobile. L’Uci è in attesa delle nuove informazioni e garanzie da parte della dirigenza del team e quindi del pronunciamento degli ufficiali finanziari della Ernst &Young). L’Uci si dice ottimista sulle possibilità della dirigenza del team tedesco di assicurare un futuro importante alla squadra stessa. NOTE: tre brevi osservazioni rilevate leggendo il comunicato stampa dell'Uci. - la Astana ha curiosamente sede e licenza in Lussemburgo pur essendo a tutti gli effetti una formazione kazaka, come conferma il comunicato stesso. - sempre riguardo alla Astana, nessuna parola sul mancato pagamento degli stipendi a corridori e staff, questione che vede coinvolte in prima persona la federazione kazaka stessa e l'Uci, chiamata in causa dai corridori che chiedono la distribuzione del fondo di garanzia versato dal team, per permettere di pagare gli stipendi. - la Milram è indicata come formazione italiana, come Gianluigi Stanga aveva chiaramente detto giorni fa a tuttobiciweb.it. Ma non dovrebbe essere interesse dell'Uci controllare che il passaggio di consegne tra il team manager italiano e la società tedesca avvenga presto e bene?
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