Bordonali: ecco i miei gioielli, Di Luca e Savoldelli
| 23/11/2007 | 00:00 Grande entusiasmo questa mattina alla presentazione ufficiale di Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli. I due capitani del Team Lpr hanno svelato obiettivi e intenzioni per il 2008, confermando a gran voce quanto era già trapelato nei giorni scorsi. Sarà il Giro d'Italia l'appuntamento principale della stagione, sperando in un invito da parte di Rcs Sport, ma anche le classiche del nord, l'olimpiade e il mondiale. Insomma, quanto di meglio possa offrire il calendario internazionale. Senza alcune rivalità, perché entrambi hanno più volte precisato di non essere mai stati nemici in corsa, tanto meno in questo momento.
«Quando ho saputo che Danilo stava trattando con il Team Lpr ero molto contento - ricorda Paolo Savoldelli -, perché un uomo come lui può solamente migliorare la squadra e ti può aiutare a togliere tante castagne dal fuoco. Tra noi due c'è sempre stato un buonissimo rapporto, e sarà la strada a decidere chi dei due sarà il capitano». Parere condiviso anche da Danilo Di Luca: «Quando ho firmato avevo la fortuna di conoscere già l'assetto della squadra e dunque della presenza di Savoldelli - fa notare l'abruzzese -, per cui ho accettato ancora più volentieri. Tra noi c'è un buonissimo rapporto, siamo due persone intelligenti, quindi sapremo come gestire certe situazioni. Coppie come noi in circolazione ce ne sono poche».
E poi, gli obiettivi - Giro d'Italia a parte - sono molto differenti. «Io mi concentrerò sulle gare del nord ad inizio stagione - prosegue Di Luca -, con un occhio di riguardo al Giro e al mondiale di Varese. Credo che siano corsa alla nostra portata e da parte mia ho tanta voglia di riscatto. Anzi, diciamo che io parto con ancora più stimoli degli altri. Dire che ho il dente avvelenato è poco... Ma ora sono molto sereno e soprattutto molto motivato».
Sogni iridati fanno invece capolino in casa Savoldelli. «Se non saremo invitati al Tour de France mi dedicherò alla crono mondiale, quella olimpica sarà troppo condizionata dal Tour, è troppo vicina... In Italia sono uno dei migliori specialisti, ho voglia confrontare di confrontarmi su un palcoscenico internazionale. La Astana? Avevo un accordo verbale con Biver, poi sapete com'è andata. Bruyneel? Con lui c'è stato qualche problema, naturalmente di soldi, vedi il premio per la vittoria del Tour 2005 che non ho mai ricevuto...».
Soddisfazione è stata espressa da Fabio Bordonali, team manager della squadra: «Con la famiglia Arici abbiamo un rapporto che dura da anni, oggi si chiude un cerchio e comincia una bellissima avventura. Siamo di fronte ad un ottimo gruppo, composto da 20 corridori, di cui 2 campioni. Credo che abbiamo le carte in regola per ben figurare su tutti i fronti in cui saremo impegnati. Con questa squadra compio un personale salto di qualità. Il nostro slogan? Potrebbe essere "la rivincita degli emarginati". Con Paolo e Danilo ci siamo intesi al volo, così come ho fatto con la famiglia Arici. Per me avere allestito una squadra tanto competitiva è un vato: da anni dcevo di non credere nel progetto ProTour, ora i risultati sono evidenti e il ProTour è fuori mercato. Ora il nostro primo obiettivo è quello di essere bravi nel meritarci gli inviti dei grandi organzzatori. Sono orgoglioso di quel che ho fatto finora: vincere con una squadra piccola e formata da giovani è una soddisfazione incredibile, unica: per questo esibiremo con orgoglio sulla maglia - che resterà sostanzialmente quella nero verde del team, lo scudetto di vincitori della Coppa Italia. Il budget? Ricordo che nel 2001-2002 si allestiva una grande squadra con 10 miliardi, poi il ProTour ha portato al raddoppio degl investimenti, ora mi sembra che si sia tornati sui valori di un tempo. La convivenza Savoldelli-Di Luca? Non ci saranno problemi, ma se accadessero litgi come quello fra Cunego e Simoni, poi primo e terzo al Giro, ben vengano».
Tutti e tre i protagonisti dell'incontro hanno detto la loro sul momento del ciclismo: «Il nostro è un lavoro e non uno sport - sostiene Bordonali - per cui la prima cosa da fare è quella di salvare il calendario». «Personalmemte penso che sarebbe indispensabile sedersi attorno ad un tavolo il 31 dicembre, azzerare tutto con un indulto o quel che volete e ripartire con tolleranza zero: chi sbaglia, cambia mestiere». E Di Luca: «Sono d'accordo con Paolo, anche perché tutti i corridori ormai hanno capito che non si scherza più».,
Non si pone limiti nemmeno Alberto Arici, co titolare della Lpr. «Abbiamo due ottimi corridori che sono anche bravissimi ragazzi. Credo che assieme potranno fare grandi cose. Se prima il nostro sogno era correre il Giro d'Italia, adesso l'obiettivo potrebbe essere quello di vincerlo».
Papà Luciano Arici si trincera dietro un «spero che questa nuova avvenutura possa avere un impatto positivo sul nostro lavoro» mentre il figlio maggiore Stefano spiega: «Siamo molto contenti di tornare a lavorare con Fabio e speriamo di far bene come abbiamo fatto in passato con Piscina e Boifava. Questa squadra la dedichiamo a nonno Pietro che non è più con noi. Lui ha fondato la Lpr nel bresciano (oggi l'azienda ha sede a Rottofreno, in provincia di Piacenza), era un grande appassionato di ciclismo e si sarebbe emozionato nel vedere il suo marchio sul petto di due campioni come Di Luca e Savoldelli».
A lodare la crescita del Team Lpr è stato infine il presidente onorario Giulio Maserati: «Questa squadra è un valore aggiunto anche per il territorio, ci permette di esportare il nome della provincia di Piacenza e di Rottofreno in tutto il mondo. Sono convinto che Di Luca e Savoldelli sapranno darci parecchie soddisfazioni».
Team Lpr 2008
Paolo Bailetti, Gabriele Bosisio, Luca Celli, Riccardo Chiarini, Claudio Cucinotta, Danilo Di Luca, Giairo Ermeti, Raffaele Ferrara, Roberto Ferrari, Jure Golcer, Sergio Laganà, Sergio Marinangeli, Alessandro Maserati, Matteo Montaguti, Ruslan Pidgornyy, Daniele Pietropolli, Walter Proch, Cristiano Salerno, Paolo Savoldelli, Alessandro Spezialetti. Direttori sportivi: Mario Manzoni, Giovanni Fidanza, Marco Giuseppe Tabai.
Il primo raduno della squadra si svolgerà il 21-22 dicembre a Brescia e «a fine maggio - spiega Bordonali - tireremo le prime somme: obiettivo numero uno, essere invitati al Giro, poi decideremo come gestire il resto della stagione»,
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