Renato Vallanzasca scrive alla mamma di Pantani

| 17/11/2007 | 00:00
Lo aveva scritto nel libro autobiografico Il fiore del male uscito nell'ottobre di otto anni fa, ed ora Renato Vallanzasca, lo ha ripetuto in una lettera inviata alla madre di Marco Pantani, Tonina, che pochi giorni fa dai microfoni della Rai aveva detto di volerlo incontrare. Il boss della Comasina aveva saputo in carcere, pochi giorni prima che il Pirata fosse fermato durante il Giro d'Italia del '99 al controllo antidoping di Madonna di Campiglio (Trento), che il Pirata non avrebbe chiuso la gara in maglia rosa, nonostante fosse più che favorito. "Premesso che non vorrei passare per colui che vuol svelare il mistero di Fatima - scrive Vallanzasca -, posso dirti quanto e' a mia conoscenza e che dissi senza togliere o aggiungere una virgola, al Pm di Trento che venne a interrogarmi, come persona informata sui fatti, subito dopo che la Gazzetta dello Sport aveva riportato uno stralcio del libro che sarebbe uscito da li' a poco. Non sapevo e neppure ora so cosa sia successo di preciso: quel che e' certo e' che 4/5 giorni prima che fermassero Marco a Madonna di Campiglio, mi avvicino' un amico, anche se forse lo dovrei definire solo un conoscente, che mi disse: "Renato, so che sei un bravo ragazo e che sei in galera da un sacco di tempo... per questo mi sento di farti un favore" ero in vero un po' sconcertato, ma lo lasciai parlare... "Hai qualche milione da buttare?... Se si', puntalo sul vincitore del Giro... Non so chi vincera'... ma sicuramente non sara' Pantani"... Da un lato ero certo che nessuno avrebbe mai pensato di potermi fare uno spiacevole scherzo... ma dall-altro vedevo Marco che viaggiava troppo forte..." "Nei due o tre giorni seguenti Marco aveva guadagnato ulteriormente sui due rivali (Gotti e Jalabert, ndr)... e io, dopo ogni arrivo, dicevo all'amico Si puo' solo sparargli... e Lui che era il solo che capiva anche se lo dicevo in presenza d'altri, mi rispondeva... Vedrai... e comunque, piu' lui vince e piu' ci si avvicina a Milano... piu' le quote degli altri salgono... Personalmente sono convinto - aggiunge Vallanzasca - che neppure lui sapesse dove stava il trucco, cioè se, per fare un esempio, lo avrebbero fatto cadere o se uno spettatore impazzito gli avrebbe dato una martellata, ma era certo che Marco non avrebbe vinto!". "L'apertura di un blog da parte di Vallanzasca ha anticipato la volontà di un incontro con lui - spiega la Fondazione Pantani - per conoscere meglio i particolari narrati nel libro, e la richiesta di maggior conoscenza fattagli pervenire attraverso il blog si è tradotta in una sua lettera di risposta da ritenersi importantissima per la gravità dei contenuti. Non siamo noi a poter stabilire la credibilità delle sue affermazioni, ma la lettera aggiunge particolari e presenta più di un motivo affinchè un magistrato si muova ad indagare. La famiglia Pantani e la Fondazione lo chiedono, ma dalla lettura del testo c'è da credere che siano in tantissimi, potremmo dire milioni, a volerlo". da Gazzetta.it del 17 nomvebre 2007
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