Presentato a Milano il nuovo libro di Fabrizio Macchi
| 02/10/2007 | 00:00 Fabrizio Macchi continua a stupire. Non solo il mondo sportivo, a cui sono ormai ben note le sue capacità atletiche, ma anche l’ambiente letterario che ha imparato a conoscere il Macchi autore già dal suo debutto con Io non mi fermo. Dal mese di agosto è vendita in tutte le librerie Più forte del male, l’autobiografia in cui il varesino racconta al figlio Thomas, nato lo scorso anno, la sua esperienza di vita, dalla scoperta della malattia fino alla rinascita nei panni di atleta.
Il tono incalzante del racconto conduce il lettore a vivere le emozioni di Macchi ragazzino tredicenne che sente per la prima volta il “suono” del suo male. Un lamento che solo Fabrizio percepisce e che, anzichè spaventarlo, suscita quel moto di lotta e ribellione che lo porterà, a soli sedici anni, a decidere per l’amputazione della gamba sinistra. Pagina dopo pagina, si affievolisce il suono del male mentre la voce della voglia di vivere si fa assordante.
Da qui in avanti il racconto è quello della seconda vita di Macchi che ricomincia sotto il segno dello sport, dai primi tentativi con il canottaggio alla grande passione per il ciclismo, passando attraverso la maratona e lo sci. E poi gli incontri folgoranti che hanno lasciato un segno nella vita del campione. Uno su tutti, quello con il texano Lance Armstrong.
Un percorso difficile quello di Fabrizio Macchi, ma anche ricco di gioie ed emozioni che l’autore ha scelto di condividere con il figlio e con tutti coloro che del suo stesso male stanno soffrendo. Per questa ragione i ricavati della vendita del libro saranno devoluti all’AIRC l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Oggi, a trentasette anni il varesino si accinge a fare parte di una nuova compagine olimpica. Dopo Sydney 2000 e Atene 2004, l’anno prossimo Macchi prenderà parte ai Giochi Olimpici di Pechino. E, promette, non intende fermarsi.
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