Fanini: Di Rocco escluda dalle nazionali chi ha storie di doping

| 17/08/2007 | 00:00
Ivano Fanini sollecita nuovamente il Presidente della F.C.I., Di Rocco a escludere gli azzurri pronti per il Mondiale su cui possono esserci concreti sospetti di doping. “Vorrei consigliare a Di Rocco - ha detto Fanini all'Ansa - di dare un deciso segno di svolta per il futuro della lotta al doping, mantenendo la stessa linea di comportamento degli organizzatori del mondiale. Visto che la F.C.I. è considerata una delle più autorevoli federazioni al mondo, sarebbe un esempio efficacissimo per le altre federazioni e per tutto il movimento affinché facciano proprio lo stesso comportamento. Fino ad oggi le federazioni portavano ai mondiali i corridori più in forma e quindi che presentavano i valori ematici più alti. Se vogliamo cambiare le cose la F.C.I., insieme alla procura antidoping dovrebbe fare dei controlli incrociati sangue-urine a tappeto su un nutrito gruppo di corridori con cadenza settimanale da oggi fino ai mondiali per valutare i cambiamenti dei valori ematici. In tal modo si potrebbe assegnare le maglie azzurre solo a quei corridori che presentano un calo naturale dei valori ematici in base ai carichi di allenamento e gare a cui si sottopongono per la preparazione mondiale. Ovviamente tali controlli devono essere affidati ad un ente super partes perché se effettuati dalle squadre stesse potrebbero essere facilmente manipolati prima dell’arrivo alla Federazione». E ancora: «E’ inutile vantarsi di aver già fatto quest’anno 800 controlli antidoping come ha detto il Presidente Di Rocco al sottoscritto il 15 agosto alla classicissima Firenze-Viareggio e poi nella stessa corsa non c’era alcun segno di controllo. Tra l’altro i dirigenti della mia squadra dilettanti mi riferiscono che in tutta la stagione hanno trovato il controllo solo in tre gare e comunque è dimostrato che quei controlli sono poco efficaci. Non bisogna pensare a vincere sempre più medaglie a qualsiasi costo come successo purtroppo al mondiale juniores della scorsa settimana dove il podio, tutto italiano, presentava ragazzi preparati da medici già coinvolti in casi di doping. Questo non è un caso di cui gioire perché i sospetti di vittoria con frode sono troppo forti. Anch’io nel mio piccolo ho preso provvedimenti in tal senso. Ho definitivamente allontanato il rumeno Marius Stoica (nella foto) da Amore & Vita McDonald’s. Da oggi non fa più parte della mia squadra. Oltre a contravvenire continuamente all’obbligo da me imposto per l’uso del casco in allenamento, oggi è venuto a chiedermi di poter essere seguito da un medico esterno alla squadra e nel suo programma di avvicinamento ai mondiali, oltre all’aiuto (per così dire) di un medico preparatore, mi ha riferito che sarà seguito negli allenamenti dal cosiddetto “Puntura”, molto conosciuto nell’ambiente in quanto ha seguito per anni Mario Cipollini sia negli allenamenti che come suo uomo di fiducia fino al termine della carriera. Da ora in avanti sarà esclusivo responsabile delle sue azioni e potrà correre solo sotto i colori della sua nazionale o di un’altra squadra».
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