| 01/11/2004 | 00:00 Nella volata finale per la Casa Bianca John Kerry è un passo avanti. Il segreto del senatore democratico, che martedì cercherà di conquistare la Casa Bianca sfidando il presidente uscente, Gorge W. Bush, è riposto in un paio di scarpe, anzi, in un paio di scarpini da ciclista. In campagna elettorale il senatore del Massachussets è stato spesso fotografato e ripreso in sella a una bicicletta da corsa con scarpe da ciclismo rigorosamente made in Italy. Le scarpe arrivano da Maser, nel Trevigiano, e sono frutto della bravura artigianale di Dino Signori.
"Subito dopo la guerra, ad appena dieci anni, ho incominciato ad apprendere l'arte del taglio del cuoio e dell'orlatura - racconta il 69enne Dino Signori -. Nel '60 mi sono licenziato e mi sono messo in proprio fondando la Sidi. Ora - continua - assieme ai miei figli Rosella e Daniele ho 400 dipendenti di cui 300 nello stabilimento in Romania".
Portano la firma di Signori le più importanti innovazioni nel campo della tecnologia dei materiali e lo sviluppo di nuove idee applicate alla scarpa sportiva.
"Fin da ragazzo ho corso in bici, anche con discreti risultati - sottolinea Signori - ma poi mi sono dedicato totalmente al lavoro. Ancora adesso a 70 anni passo le mie 12 ore in fabbrica. Un giorno, però, nel 1974, rispolverai la mia vecchia bici. I piedi mi facevano talmente male che pensai a un nuovo materiale per rendere più comode le calzature. Decisi di farne di nuove e le chiamai Titanium".
Da quella scarpa, nata 30 anni fa, un mix di ricerca e passione, è nata la calzatura di ciclismo moderna. Con le scarpe dal vortice rosso (il logo riportato sulle calzature del signor Dino, che ben identifica il suo carattere eclettico) hanno gareggiato i grandi campioni come Francesco Moser, che con un paio di Sidi vinse il mondiale nel 1977. "Anche il Mondiale del 2004 a Verona, vinto dallo spagnolo Oscar Freire, è targato Sidi. Pure il toscano Bettini le ha indossate il 14 agosto, quando ha vinto l'oro olimpico ad Atene - racconta orgoglioso Signori -. Tra Moser e Freire ci sono 30 anni di successi, dai Mondiali su strada a quelli a cronometro, dalla Coppa del Mondo alle Classiche e ai campionati nazionali, il Tour, il Giro e la Vuelta. Dove c'è un campione c'è una Signori scarpa. Chi non usa le Sidi vorrebbe calzare le scarpe del signor Dino, come il sei volte vincitore del Tour, l'americano Lance Armstrong. Il responsabile marketing di un'azienda americana, che fornisce le scarpe al ciclista texano, una volta visitò lo stabilimento di Maser per carpire i segreti della scarpa. In quell'occasione confessò di usare le Sidi nelle sue uscite in bicicletta.
"Se John Kerry diventasse il nuovo presidente degli Stati Uniti potrà pedalare a fianco dei migliori interpreti delle due ruote - sorride Signori accarezzando l'ultima creatura, una scarpa fatta in tiratura limitata per i 30 anni di scarpe da ciclismo -. Se non dovesse farcela, potrà sempre venire a Maser in visita alla Sidi per imparare l'arte di fare le scarpe, così in futuro le potrà fare al suo avversario".
Alessandro Tomaselli
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