ABC di COSTA. LE BICI DEL JOVA, I TIFOSI DI MORI

L'ABC DI COSTA | 17/05/2018 | 16:32
di Angelo Costa   -


J come Jovanotti. Nel senso di Lorenzo Cherubini, cantante popolarissimo. E’ anche ciclista: non di quelli che dicono di esserlo, ma lo sono davvero, sia quando ‘Piove’, che quando spunta ‘Un raggio di sole’. Non è uno che frequenta rotte ordinarie, visto che ha risalito il Sud America dalla Terra del Fuoco e, di recente, ha girato da solo la Nuova Zelanda: a casa, quando dice di andare a fare un giro, temono di sentirgli dire ‘ti porto via con me’. Amante del ciclismo, amico di ciclisti, prima del Giro ha scritto un post sui social salutando la corsa rosa: nei suoi gusti sportivi, il ciclismo è ‘l’ombelico del mondo’ e questo evento ‘il più grande spettacolo dopo il big bang’. E’ una passione vecchia, che ha fin da bambino: ancora oggi, nel primo pomeriggio, davanti alla tv ripete ‘ciao mamma, guarda come mi diverto’. Non è un atleta come gli altri: è l’unico che riesce a seguire il Giro effettuando un tour, fin qui di 47 tappe. E’ anche un intenditore: tifoso di Nibali (‘Mi fido di te’), è curioso di scoprire chi vincerà questa edizione (‘Io ti cercherò’), per quanto abbia già capito che, oltre alle tappe, sarà importante digerire i lunghi trasferimenti (‘Gente della notte’).  Per questa sua passione, la sera scorsa a Verona ha ricevuto dalla Castelli la maglia di Zagor, il suo fumetto preferito, che ha già promesso di utilizzare, magari su una salita: fra i vari Uomo Ragno, Hulk e Diavoli che inseguono i ciclisti, è il posto giusto.
 
M come Mori. Nel senso di Manuele, ciclista della Uae. Figlio d’arte, perché papà Primo è stato professionista, fratello d’arte, perché il fratello maggiore Massimiliano è stato professionista: al momento non risultano madri, sorelli, nipoti, cugini o altri parenti d’arte. A 37 anni, con un’onorevole carriera da aiutante alle spalle, vanta una vittoria soltanto, a Utsonomija, in Giappone, nel 2007: se la ricorda ancora non perché è l’unica, ma perché da quel giorno gli è caduto un mondo intero addosso. A lui, infatti, il popolo del Sol Levante ha dedicato un club, con tantissimi iscritti che lo raggiungono ovunque: ovunque corra è come entrare in una chiesa italiana, perché almeno un paio di giapponesi li trovi sempre. Lo seguono anche quando non corre: un infortunio lo ha fermato alla vigilia della Tirreno-Adriatico, ma i suoi tifosi sono arrivati lo stesso perché non c’è stato il tempo di  avvertirli. Ormai il suo è un rapporto consolidato, figlio della storia: i Mori sono un’antica stirpe di samurai, a differenza dei Morimoto che, pur essendo il Giappone la sede della Yamaha, hanno preferito il calcio. Nessuna parentela nemmeno con i Kanemori, considerati una dinastia domestica. Al suo ennesimo Giro d’Italia, Mori è scortato da un paio di signore giapponesi che tutti i giorni lo salutano al pullman in partenza, lo salutano al pullman all’arrivo e naturalmente lo fotografano, sia alla partenza che all’arrivo. Tanto che al via da Osimo, un tifoso ha urlato ‘Manuele, hai un Paese che ti segue’: sentendolo, un corridore di un altro team ha replicato ‘Sai la novità, anche il mio paese mi segue'.
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...


Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...


Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...


A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...


Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...


Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...


Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà,  sabato 28...


Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...


Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...


Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024