GIROTONDO. NON È CAMBIATO NIENTE

STORIA | 11/05/2018 | 07:11
Questa di Marinella è la storia vera. Era il principio di dicembre, una mattina di tempo incerto, una di quelle giornate che al sud invitano comunque alla gita al mare, al picnic sull’erba, tutto pur di prolungare la dolce carezza dell’autunno. Erano già d’accordo dal giorno prima, bastò un giro di sms per confermare l’appuntamento: usciamo in bici, vediamoci sulla piazzetta, il primo che arriva aspetta gli altri. Di solito il primo ad arrivare era Fortunato Bernardi, il titolare dell’Atlas, la palestra dove andavano tutti: parlava sempre di suo nipote, Felice Natalino, che aveva esordito in Serie A con l’Inter, raccontava che due giorni prima Benitez lo aveva fatto giocare contro la Lazio, però avevano perso, va beh, non si può vincere sempre. A Fortunato piacevano tutti gli sport, aveva anche un figlio che giocava a pallone, nel Cosenza.

Presero la statale 18 Tirrena inferiore, come avevano fatto tante altre volte, il rumore della strada si confondeva con quello delle risate, non c’è niente di più bello di fare sport con gli amici la domenica mattina, senza altro pensiero di stancarsi, di fare fatica, di sfidarsi a chi ne ha di più e di guadagnarsi uno sfizio in più dopo pranzo, e magari un indimenticabile tartufo se la sera si decide di allungarsi fino a Pizzo a vedere quel panorama sul mare che non è mai abbastanza. Avevano deciso di andare verso Amantea, ma a Campora San Giovanni cominciò a piovere e quattro di loro decisero di tornare a casa, salvandosi la vita.

Gli altri proseguirono verso Marinella. Non si accorsero neanche di quella Mercedes antiquata che ne stava sorpassando un’altra. Andava troppo forte per quella strada incerta, e infatti di colpo si imbizzarrì, li prese in pieno e li fece volare via, con le loro biciclette. «Sembrava che fosse scoppiata una bomba», raccontò uno dei soccorritori. Fortunato Bernardi, Pasqualino De Luca, Giovanni Cannizzaro, Rosario Perri, Vinicio Pottin, Domenico Palazzo, Francesco Stranges, Domenico Strangis. Il più giovane aveva trentotto anni, il più vecchio venti di più. Soltanto uno non morì sul colpo. Lo portarono in ospedale, lottò per due mesi contro il destino poi si arrese e raggiunse i suoi sette compagni.
  
Alla guida dell’auto c’era un altro ragazzo, aveva ventun anni e si chiamava Chafik. Veniva dal Marocco ma abitava poco lontano, a Gizzeria. Faceva il commerciante all’ingrosso. Sette mesi prima gli avevano ritirato la patente per un sorpasso azzardato, un altro. Poi gliel’avevano restituita. In ospedale, dagli esami venne fuori che quella domenica mattina Chafik era sotto l’effetto di stupefacenti. Condannato per omicidio colposo plurimo, è uscito dal carcere dopo cinque anni. La pena per chi aspettava a casa Fortunato, Pasquale, Giovanni, Rosario, Vinicio, Domenico, Francesco e Domenico invece non finirà mai.
  
Sulle strade italiane muore un ciclista ogni trentacinque ore. Oggi, poco dopo le 14, il Giro d’Italia passerà sul punto della strage di otto anni fa. E tutti saremo liberi di pensare che non è cambiato niente.

Alessandra Giardini
Copyright © TBW
COMMENTI
RISCHIO
11 maggio 2018 09:52 ERIO
il nostro sport e' meraviglioso, sudi, fatichi, e pero' c'e' sempre quella sensazione di pericolo per la maggior parte dovuto a comportamento altrui. Parlo con cognizione di causa, con qualche giorno di coma alle spalle a causa di un furgone spericolato...sono quasi vent anni e tuttora risento di qualche dolore. e tutti i giorni che esco rischio la pelle per vari incivili che mi considerano un intruso, un intoppo, un ostacolo per la loro scriteriata premura....per mia fortuna pedalo 4 mesi all anno in Svezia, dove i Tir e i bus si fermano e mi lasciano passare. Poi torno in Italia....

TRAGEDIA INDIMENTICABILE
11 maggio 2018 10:25 stargate
Il fatto che qui si ricorda pare non aver insegnato niente a nessuno: inciviltà e maleducazione continuano a farla da padrone. Ha ragione ERIO: per q

TRAGEDIA INDIMENTICABILE
11 maggio 2018 10:32 stargate
Ops... il messaggio precedente è partito incompleto... Intendevo dire che ha ragione ERIO: siamo considerati degli intrusi da quei disgraziati che, aggrappati al volante delle auito dei loro sogni di frustrati, credono di essere i padroni della strada, inventandosi ad ogni curva po incrocio un gran premio personale. Ma quel che è ancora più grave, è che tanti autisti professionisti (mi riferisco agli autisti degli autobus) ignorano, e sottolineo ignorano, il codice della strada. Molte volte, ormai, sono stato apostrofato da tali individui mentre percorrevo in sella gli attraversamenti ciclabili, quelli delimitati da riquadri bianchi, in tutto e per tutto equiparati agli attraversamenti pedonali. A loro dire, in quelli spazi dovrei condurre la bicicletta a mano...
(Alberto Pionca - Cagliari)

Moderatore
14 maggio 2018 08:09 geom54
Altra cosa: I miei ossequio.

Spiacente
14 maggio 2018 12:13 geom54
la VS funzione di moderatori non mi garba proprio;
sono nel MIO STUDIO e gradirei leggere anche le due precedenti ché di mezzi termini sul genere per tali accadimenti soprattutto quando la causa è determinata da SCIMMIE non ne ho com

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Va a Mattias Skjelmose la tappa regina dell’85° Tour de Luxembourg. Sfoderando un’ottima progressione nelle ultime centinaia di metri dell’impervia salita in lastricato verso il castello di Vianden, sede d’arrivo di una frazione da 311° metri di dislivello partita...


Il 12 settembre 2025, SRAM ha presentato un reclamo formale all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (BCA) belga contro l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), contestando il Protocollo UCI sul Rapporto Massimo. Il 17 settembre 2025, dopo aver esaminato il reclamo...


I nostri inviati sono arrivati in Ruanda e ci stanno mandando le prime immagini da Kigali, sede del campionato del mondo di ciclismo che scatta domenica. Questa mattina il nostro Aldo Peinetti ha visto gli azzurri partire dal Kigali Delight...


Era rassicurante, con quella sua presenza che non passava inosservata. Un uomo di livello assoluto, compiuto e per questo ascoltato. Un vero professore che amava profondamente il nostro sport e la nostra “piccola parrocchia”, come ebbe modo di definire il...


Non c’è due senza tre per Paul Magnier all’Okolo Slovenska. Grazie all’ennesimo sprint senza storia, lo sprinter francese della Soudal Quick-Step ha conquistato infatti anche la terza tappa della corsa a tappe slovacca, la Kežmarok-Banská Bystrica di 191.7 chilometri,...


Lorenzo Cataldo si è imposto nella quinta tappa del Tour of Poyang Lake. Il 25enne atleta della Gragnano Sporting Club ha concluso i 120 chilometri della frazione disputata con partenza e arrivo a Lianhua regolando l’estone Norman Vahtra, 28enne della...


Nuovo arrivo per la Q36.5 Pro Cycling Team: si tratta del britannico Thomas Gloag. Il 24enne ciclista britannico corre già tra i professionisti da tre anni con la Visma-Lease-a-Bike, ha disputato un Grande Giro e alcune Classiche. Nelle prossime due...


È un giorno triste per il mondo del ciclismo: se n'è andato il professore Giovanni Tredici, il "dottore del Giro". Era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, aveva 81 anni e negli ultimi tempi aveva accusato qualche problema di salute. Giovanni...


Si sta componendo sempre di più il puzzle della Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, che il prossimo 5 ottobre ospiterà alcuni dei prezzi pregiati del ciclismo mondiale. A Lissone arriveranno infatti 22 squadre, 8 appartenenti al circuito WorldTour,...


È stata la prestigiosa cornice della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola a ospitare questa mattina la presentazione ufficiale del Giro dell’Emilia Granarolo e del Giro dell’Emilia BCC Felsinea – Donne Elite, in programma sabato 4 ottobre 2025, due eventi...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024