Beloki: ci hanno ucciso senza avere le prove...

| 23/05/2007 | 00:00
Vi proponiamo l’intervista a Joseba Beloki che il collega Josu Garai ha realizzato ieri e che è stata pubblicata stamane su Marca. Tre volte sul podio del Tour (terzo nel 2000 e 2001, secondo nel 2002) Joseba Beloki è senza squadra a causa dell’Operación Puerto che proprio oggi “compie” un anno. - Cosa pensa quando sente parlare dell’Operación Puerto? «Che sono fermo al palo, senza poter correre. E che da un anno molta gente è nelle mie condizioni. E non solo ciclisti, ma anche meccanici e massaggiatori, molte famiglie in difficoltà». - Il suo nome è in quella lista. «Sì, c’è anche se non so perché. Nessuna accusa diretta nei nostri confronti, niente da cui possiamo cercare di difenderci. Siamo fermi e basta». - Si sente indifeso, quindi. «Sì, totalmente. Scontiamo noi la pena di tutto quello che succede all’UCI, alle squadre, alla nostra federazione, al Consiglio dello Sport ma la verità è che nessun documento ci accusa, nessuno ci ha detto “siete dopati”. I nostri nomi continuano ad essere fatti, ma tutto si ferma lì». - Di cosa vi accusano? «Hanno trovato le iniziali J.B. in una lista e mi hanno coinvolto. Ma nessuno mi ha chiamato per chiedermi se sono io quel J.B. Era una lista del 2005, ma io sono fermo oggi. E ci stanno uccidendo senza darci la possibilità di difenderci». - Quelle iniziali non sono ssue? «No. Ma quelle iniziali bastano per fermarmi, per impedirmi di correre le grandi corse a tappe, per interrompere la mia carriera. Dimostrino che sono io... Per questo chiedo un processo, per potermi almeno difendere». - Lei è innocente? «Sì. E l’ho detto al giudice quando mi ha convocato». - Ci sono molti altri innocenti nella lista dell’Operación Puerto? «Moltissimi e per alcuni di loro potrei mettere una mano sul fuoco. Quando tutto sarà chiarito, magari fra dieci anni, allora vedrete che è stata commessa un’ingiustizia. Ma allora, chi ci ripagherà? Io voglio solo correre. So di non essere più quello del 2003, ma volevo ritirarmi con dignità, non in questo modo...». - Ma nell’Operación Puerto ci sono prove, sacche di sangue... «Se le cose sono così chiaree, perché nessuno è ancora stato giudicato? Perché ci sono continui rinvii? Io so che non c’entro, ma come posso dimostrarlo?». - C’era doping organizzato nella sua squadra? «No, per quel che io conosco, si sono dette e scritte solo menzogne. Oggi molte squadre annunciano di utilizzare controlli esterni per i loro corridori, Manolo (Saiz, ndr) lo ha sempre fatto senza mai vantarsene». - Crede che la sua carriera sia stata sporcata da questa storia? «Più che la carriera, il mio nome. Prima ero una persona apprezzata e invidiata, ora la gente dubita di me. Siamo trattati come appestati e lo dobbiamo all’Operación Puerto‚. - Continua ad allenarsi? «Sì, continuo a fare vita da ciclista perché sogno di correre ancora nel 2008. Il mio cuore mi dice che avrò una squadra, non posso finire così». E ancora: «Sto molto peggio che dopo la caduta al Tour de 2003: allora mi consolavo dicendomi che era colpa mia per quella scivolata, stavolta non so con chi prendermela, anche perché non vedo nessuna volontà di risolvere il problema: un esempio, ci sono due corridori coinvolti con le stesse iniziali, ma nessuno si è preoccupato di capire di chi si tratti effettivamente». Beloki si conferma poi contrario all’esame del Dna: «Non voglio perdere la mia dignità lasciando che il mio DNA venga trasmesso da un computer all’altro. Non sono d’accordo su questo esame anche se non è detto che alla fine non lo accetti. Ma posso darlo solo a chi mi offra delle garanzie, non alla Federciclismo spagnola o all’UCI: se hanno dubitato di me senza alcuna prova, come posso fidarmi di loro?».
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il britannico Oscar Onley si è imposto nella quinta tappa del Tour de Suisse che oggi ha impegnato il gruppo da La Punt a Santa Maria in Calanca. Il 22enne atleta della  Picnic PostNL ha battuto João Almeida, vincitore ieri mentre al...


Dopo il successo di Seth Dunwoody oggi a conquistare la vittoria di tappa al Giro Next Gen sul traguardo di Gavi è stato un altro irlandese,  Adam Rafferty. Il 19enne della Hagens Berman Jayco, intervistato dopo l'arrivo ha spiegato deve un po'...


Jasper Philipsen ha vinto la seconda tappa del Baloise Belgium Tour. L'atleta della Alpecin - Deceuninck ha ottenuto il 53esimo successo della sua carriera sul traguardo di Putte regolando il colombiano della UAE Team Emirates Juan Sebastián Molano e Jenno Berckmoes, 24enne della Lotto...


La Lega del Ciclismo Professionistico ha accolto con grande favore la richiesta degli organizzatori del Campionato Italiano Donne Élite dell’AS Boario di Ezio Maffi, che ringraziamo per aver scelto di far parte della Coppa Italia delle Regioni 2025, che la...


Seconda vittoria stagionale per Marijn van den Berg che, rispettando i pronostici per la frazione odierna, si è aggiudicato allo sprint la seconda tappa della Route d’Occitanie, la Gignac Vallée de L'Herault-Carmaux Ségala di 195 chilometri. Lo sprinter olandese non...


Quest'oggi a Milano, al belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, si è alzato ufficialmente il sipario sui Campionati Italiani di ciclismo Donne e Under 23 che si svolgeranno sabato 28 e domenica 29 giugno a Darfo Boario Terme (BS)....


Adam Rafferty ha vinto la quinta tappa del Giro d'Italia Next Gen. L'azione decisiva nel finale, dopo essersi inserito nella fuga giusta: l'irlandese della HBG trionfa nella Fiorenzuola D'Arda - Gavi di 153 km, ma la vera notizia riguarda Lucke...


Gino Mader non è mai stato dimenticato, ma continua a vivere nei cuori dei tifosi e di chi fa parte del mondo del ciclismo. Sono passati due anni da quel tragico 16 giugno quando il giovane ciclista svizzero uscì fuori...


Piuro e la Valchiavenna hanno accolto l’arrivo della 4ª tappa del Tour de Suisse con il successo del portoghese João Almeida, fidato scudiero di Tadej Pogačar, che sarà con lo sloveno nella squadra che prenderà parte al Tour de France....


È stato professionista dal 1989 al 2006 e  ha partecipato a 11 edizioni del Giro d’Italia, ora Dmitry Konyshev al Giro Next Gen con la S.C. Padovani Polo Cherry Bank formazione che guida dall’ammiraglia. Questa mattina alla partenza da Fiorenzuola...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024