PROFESSIONISTI | 15/04/2018 | 19:33 Quando in una grande corsa c’è una fuga, è quasi una certezza vedere tra gli attaccanti Matteo Bono.
Così come già fatto nella Milano-Sanremo, anche nell’Amstel Gold Race
l’atleta bresciano dell’UAE Team Emirates è stato tra i corridori che
hanno dato vita alla principale fuga di giornata: 9 attacanti sono
fuoriusciti dal gruppo dopo circa 20 km di gara, toccando un vantaggio
massimo superiore ai 15′.
I big della corsa sono rientrati sui battistrada solamente sull’ultimo
passaggio sul Cauberg, a 20 km dal traguardo, e Bono (foto Bettini) ha
avuto ancora la forza di provare un nuovo allungo e di rimanere in scia
degli atleti che si sono giocati il successo, ottenendo il 17° posto
(successo di Valgren su Kreuziger).
Rui Costa ha chiuso la prova in 27^posizione.
Bono dopo il traguardo ha spiegato: “Non mi affido
a una qualità particolare per andare in fuga: quando, come accaduto
oggi, ricevo dai tecnici il compito di attaccare, riesco a farlo al
meglio. Il gruppo ci ha lasciato molto spazio e siamo arrivati quasi fino in fondo. Quando i migliori ci hanno raggiunto, si è formato un drappello di
meno di venti atleti, in quei frangenti ogni azione può essere
importante, così ho cercato di anticipare ancora per avvantaggiarmi, ma
le gambe erano un po’ in sofferenza“.
Cosa dire di un CILISTA come Bono, inesauribile-infaticabile-esemplare-gladiatore-elegante-una sicurezza-una certezza- un gentil’uomo- uno di quei ATLETI che ormai il nostro Ciclismo non ha piu’, un GREGARIO che ogni Squadra ed OGNI capitano vorrebbe!!!!! In PAROLE povere il MIGLIORE!!!!! Continua così MATTEO, e non smettere MAI di stupirci.
un grande combattente continua a seminare raccogliendo poco
15 aprile 2018 22:09stada
un elogio a Matteo Bono atleta di grande spessore, generosità sempre combattivo, meriterebbe una vittoria per la sua grande volontà dedichiamoci una bella pagina
con un bel primo piano
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