VITTORIA BUSSI, LA CAMPIONESSA INVISIBILE

DONNE | 04/11/2017 | 07:43
C’è di mezzo la matematica, ma anche la fisica e il fisico. Lo scorso 3 ottobre Vittoria Bussi ha fatto registrare il record dell'ora femminile italiano ma in pochi se ne sono accorti. Per quanto ci riguarda, corriamo ai ripari a un mesetto di distanza per raccontarvi la storia di questa campionessa "invisibile" con la passione per la matematica che nel mirino ha traguardi ancor più grandi.

«Ho iniziato a pedalare tardi, a 26 anni  - racconta a tuttobiciweb.it -. Vengo dall'atletica, per una vita mi sono dilettata nel mezzo fondo, poi ho intrapreso Matematica all'università, una facoltà impegnativa per la quale ho abbandonato lo sport. Dopo la laurea mi sono trasferita per un dottorato di ricerca ad Oxford e all'ultimo anno, nel 2013, mi sono avvicinata al triathlon, in Inghilterra molto praticato. Mi sono allenata qualche mese e a gennaio ho disputato una gara di duathlon, giusto per provare. In quell'occasione ho conosciuto Flavio Zappi, ex professionista trasferitosi in Gran Bretagna per amore, che gestisce la squadra amatoriale Zappi's Team, che mi ha consigliato di concentrarmi sulla bici. Così ho fatto e a luglio ho vinto una gara nazionale. Sono quindi stata contattata da Giuseppe Lanzoni, ds della Michela Fanini e dopo 6 mesi mi sono ritrovata in un team UCI, a disputare Coppe del Mondo e Classiche. Un disastro per chi come me non è capace di stare in gruppo».

La 30enne piemontese non sarà a suo agio nelle gare su strada, ma è una specialista delle prove individuali (nel 2014 fu terza al Campionato Italiano a cronometro, ndr). Vittoria è arrivata a soli 404 metri dall’attuale primato mondiale detenuto da Evelyn Stevens con 47.980 km. Al velodromo messicano di Aguascalientes si è resa protagonista di un’ottima prestazione, si è fermata a 47.576 km, nuovo record italiano sulla distanza dei 60 minuti.

«In gruppo non rendo, mi manca la tecnica e non sono abile nel guidare la bici. Lanzoni prima e Luisiana Pegoraro l'anno successivo, quando ho militato nella Servetto, mi hanno suggerito di cimentarmi in questo ambito, la strada non era proprio il mio mondo. Il 2015 l'ho così dedicato a imparare a stare in pista, a seguire la linea nera, a curvare nel migliore del modi. Per questo sono stati fondamentali gli insegnamenti di Daniele Fiorin. Dopodiché mi sono messa al lavoro per trovare fondi visto che tentare un record del mondo ha un costo enorme. Il passaporto biologico costa 7.500 euro e alla Federazione a cui appartiene la pista dove vai a tentare il record devi pagare una tassa, in Messico si parla di 4.000 euro. Tra spese e viaggi, un record dell'ora costa sui 15.000 euro. Per poterne fare un altro devo trovare sostenitori».

Ricercatrice di Matematica a Oxford per 4 anni, ha colto la prima occasione utile per tornare in Italia. Dopo aver fatto tappa a Trieste, oggi vive a Torino, dà qualche ripetizione giusto per tenere in allenamento la mente, ma questa volta allo studio ha preferito lo sport, così da febbraio 2016 ha lasciato il lavoro di ricercatrice all'università. «Non riuscivo più a far bene entrambe le cose, ho deciso di investire su me stessa e rischiare. Il primo tentativo di assalto al record è stato finanziato dai miei risparmi. In più ho potuto contare su preziosi sponsor tecnici: Vittoria, Giant Liv, Endura, Drag2Zero, Walker Brothers, Fisio Dynamic, Peek Rings e Molten Chains. Fondamentale è stato il mio allenatore, Tom Kirk. Parlando con la gente mi sono accorta che tanti non sanno neanche cosa sia un record, devo sempre dire che quello che provo a fare è l'equivalente al femminile di quello che ha fatto Wiggins tra gli uomini. A me affascina molto l'aspetto scientifico che c'è dietro a un tentativo del genere, lo studio dell'aerodinamica, della meccanica dei fluidi e tutti i calcoli correlati sono davvero interessanti. Per questo ho deciso di raccontare la mia storia: sono una persona normale che si è imbarcata in una super avventura. Lo farò anche giovedì 30 novembre alla “CicloCucina” di Torino in via Cumiana 41. Se siete in zona, vi aspetto».

Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
passione
5 novembre 2017 10:48 siluro1946
Passaporto biologico a 7.500 € una rapina legalizzata, rilasciato da chi? probabilmente da qualche apprendista stregone amico della federazione o dell'UCI. L'agonia del ciclismo è anche causata da questa esasperazione dei costi, nonostante il deficit della federazione, sarebbe anche utile che venisse pubblicato il bilancio della FCI con poste e partite ben dettagliate, scopriremmo presto dove si trova il marcio.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Filippo GANNA. 10 e lode. Parte forte, per concludere fortissimo. Gli ultimi quattro chilometri a oltre 63 chilometri orari (62, 970, per la precisione gli ultimi 4.200 metri), per una media finale che è di gran lunga superiore ai 56...


La città e il traguardo di Valladolid portano bene a Filippo Ganna. Esattamente come due anni fa, infatti, il campione italiano contro il tempo della Ineos-Grenadiers si è imposto nella cronometro con partenza e arrivo nella località castigliana...


Ci aveva detto che non era al massimo della condizione e che c'era il rischio saltasse il GP de Québec, ma a Michael Woods le cose sono andate ancora peggio. L'atleta canadese, infatti, a causa di un'ernia saltata fuori nelle...


L'Union Cycliste Internationale annuncia che il corridore italiano Giovanni Carboni è stato provvisoriamente sospeso in conformità con le regole antidoping dell'UCI, a causa di anomalie inspiegabili nel suo passaporto biologico dell'atleta nel 2024. L'UCI non commenterà ulteriormente mentre il procedimento...


Il Tour de l’Ardèche ha ripreso la sua marcia e, dopo l’annullamento della tappa di ieri deciso dal Prefetto, oggi ha proposto una frazione di 119 chilometri scattata da Avignone e terminata a Pernes-les-Fontaines con la vittoria di Mischa Bredewold....


Uno, due e tre. È un Isaac del Toro scatenato, quasi impossibile da domare. Il messicano cala il tris nel giro di quattro giorni stravincendo il Gp di Peccioli - Coppa Sabatini, un successo che si aggiungere al GP Industria...


Cesare Chesini brinda al successo nella seconda tappa del Turul Romaniei (Giro di Romania), la Pitești-Pasul Dichiu di 172 chilometri. Il veronese della MBHBank Ballan CSB Colpack si è imposto in volata sull'austriaco Hofbauer con il quale è stato autore...


Il magnifico scenario offerto da La Spensierata Cantina Vinicola in Franciacorta a Monterotondo di Passirano ha accolto ospiti, autorità, media e amici che hanno presenziato alla conferenza stampa di presentazione ufficiale di La Dario Acquaroli, la gara MTB internazionale che...


Con il Grand Prix Cycliste de Québec 2025 comincia il grande weekend di ciclismo in terra canadese. Corridori e squadre sono arrivati in città martedì sera e in questi giorni, oltre a smaltire il jet lag, ne hanno approfittato per...


Christian Scaroni (XDS Astana), sesto nell’appuntamento toscano, consolida la sua leadership in vetta alla classifica della Coppa Italia delle Regioni: grazie ai 18 punti conquistati sale a quota 118 nella graduatoria individuale, allungando ulteriormente su Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Continua la crescita di Davide Piganzoli (Polti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024