SOFFI AL CUORE. SAGAN E MIA MADRE

TUTTOBICI | 28/10/2017 | 07:44
Il Mondiale di Sagan è stato anche per me un mondiale speciale. Il trionfo di Peter Sagan, questo mondiale storico dell’ultima domenica di settembre, l’ho visto infatti straordinariamente, ad età matura, a ca­sa di mia madre, come fossi tornato ad essere quel ragazzino perennemente in fuga, alla caccia di una TV favorevole...

E già, una domenica rituale, non più da mare, i talkshow televisivi che invadono l’attenzione e corroborano in fon­do anche il diritto delle donne (moglie e figlie) di ca­sa, e tu ospite per una occasione ancora sgradito: “ma mica vorrai vedere ’sto strazio di ciclismo?”.

E la bella, brutta, sorpresa che il televisore di scorta, quello del prezioso badante srilankese, non funziona affatto. Valli a capire, ’sti televisori ultra tecnologici, con il doppio te­lecomando, satellitare, digitale, miriade di canali, ostili a noi che abbiamo ancora cocciutamente le ruote, specie quelle della bici, per terra.

Ed allora il Mondiale di Sa­gan, miracolosamente, l’ho seguito in trasferta da figlio pure ad età da nonno, a casa di mia madre, 92 anni e rotti, “ma sei venuto qui a trovarmi, o per che cosa?”. Il so­spetto, ancora una volta, sco­perto in flagranza di rea­to, come quando rimuovevo in fretta e furia Cucciolo o Ciclismo Illustrato dal tavolo da pranzo, e riaprivo ad una pagina sbagliata il libro delle versioni di latino, per simulare l’abito di scolaro diligente...

Il Mondiale di Sagan, così, per un’ora buona, l’ho visto rispondendo alle domande sul passato e sul presente di mia madre, cu­riosa anche di sapere “come vanno gli italiani, so­no quelli con le maglie az­zurre, ma quante maglie co­lorate ci sono oggi?”, lei che pure i corridori ultimi non li conosce certo, ma un nome, quello di Nibali, lo cita senza difficoltà.

“Ti piace sempre il ciclismo, Paolo, eh?”, già, quella sua do­manda ogni volta ed an­cor più quella domenica.
Ti piace sempre il ciclismo, Paolo, eh?”, quella sua do­manda che riaccendeva la me­moria e la suggestione dei Mondiali di agosto, fine anni ’60 primi anni ’70, visti in campagna, le estati lunghe di Carano, quando la TV non funzionava bene giù da noi, per un problema di antenna, e per vederli dovevo salire - in bicicletta - sopra alla fattoria dei contadini. Quei 50 metri di dislivello, non di più, che miracolosamente consentivano un giusto se­gnale ed una degna visione.

Quei mondiali di fine estate, dove all’attacco di buon mattino non andavano ancora come oggi albanesi e marocchini, ma al massino un uruguaiano cocciuto di nome Timon ed un inglese temerario che si chiamava Addy. Quel Mon­dia­le al batticuore devastante, sconcertato, vinto da Bas­so vs Bitossi, nel ’72, o quello in una tremenda giornata, ultimo di Merckx, nel 1974, davanti a Poulidor.... E pri­ma quelle vittorie da non cre­derci, di Adorni nel ’68, e di Ottenbros, nel ’69. L’Ador­­ni raggiante che il video lo invadeva, l’Otten­bros timido, che quasi lo rifuggiva.

E così, Sagan, e la sua storia e il suo record di tre Mondiali consecutivi che cancella o in fondo sorvola 90 anni di Campionati del Mondo, applaudito nel salotto di mia madre - “vuoi un caffè?” -, che aveva due anni quando vinse nel ’27 Binda, e che si sarebbe invece innamorata di Guerra. “Sapessi che litigi fra tuo zio Amedeo, che tifava per Binda, ed io che ero per Guerra...".

E prima di andare via, le persone di una certa età si sa ri­petono sempre le stesse cose, come in fondo già cominciamo a fare noi, la sua nuova, stessa domanda “ma ti piace sempre il ciclismo, Paolo, eh?”. E la mia confessione sincera, “sì, mamma”. Ed il suo sorriso di risposta, rasserenata, in pace col tempo, fermo ancora, come sicura che quel suo figlio non fosse diventato mica troppo grande, ma tornato bensì bambino. Un sorriso più felice an­cora di quello di Peter Sa­gan.

Gian Paolo Porreca, da tuttoBICI di ottobre
Copyright © TBW
COMMENTI
Tuttocosaweb?
28 ottobre 2017 17:22 spaccabici
Giuro di non voler essere provocatorio, ma sono solo dubbioso.
Non mi permetto di giudicare la competenza in materia di ciclismo, ne l'esperienza, i ricordi e l'immensa capacità retorica di Porreca.
Ma questo articolo di cosa parla? Di chi parla? Racconta la storia di Porreca, bellissima e convolgente come sempre. Ma che c'azzecca?
Facciamo allora un bel concorso, in cui chiunque possa inviare una propria storia con ricordi di ciclismo. Ma tuttobiciweb non è un concorso letterario.
Le storie di Porreca sarranno raccontate molto bene, ma non valgono affatto di più di quelle di chi non ha voglia, mezzi o desiderio di raccontarle.
Che scriva un bel romanzo (magari lo ha già fatto) ma che non "intasi" le pagine di una rivista che si occupa di ciclismo. Oppure cambiamo il nome della rivista in BiciAmarcord, o Tuttostorie web.

io voto
28 ottobre 2017 17:46 excalibur
io voto per tuttocosaweb, per BiciAmarcord, per Tuttostorie web e per naturalmente per porreca. tutta la vita.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...


Remco Evenepoel ha concluso il Delfinato con il quinto posto nell’ultima tappa e il quarto nella classifica finale. Nel suo carniere c’è anche una vittoria nella cronometro individuale, ma questi risultati non possono bastare per salire sul podio finale del...


Appena prima del Tour de France, come di consueto, ci saranno delle maglie Tricolori da assegnare. Quelle maschili (e non solo) saranno messe in palio in Friuli Venezia Giulia, prima con la cronometro del 26 giugno (che vedrà impegnate tutte...


Altimetria alla mano, l’unica tappa che sembra adattarsi ai velocisti è quella odierna, la seconda, da Rho Fiera Milano a Cantù per 146 km, visto che non ci sono vere e proprie difficoltà altimetriche. Per seguire il racconto in diretta...


Il Giro Next Gen 2025, la massima competizione italiana a tappe del ciclismo giovane, ha preso quest’anno l’avvio da Rho, importante comune della prima cintura milanese, sede di rilevanti industrie e poli espositivi di rinomanza internazionale, depositario di molteplici valori...


Sono stati assegnati a Vignate, nel Milanese, i titoli lombardi della categoria esordienti per il 2025. In palio, oltre alla maglia regionale, la settima edizione del Trofeo Effebi. Tra i ragazzi del primo anno (classe 2012) l’ha spuntata il bresciano...


Quarto titolo nazionale finlandese consecutivo su strada per la 21enne Anniina Ahtosalo. Sul traguardo di  Jurva, cittadina a Sud/Ovest del Paese, l’atleta della Uno - X Mobility  ha ottenuto il successo regolando Heidi Antikainen (WV Schijndel) e Maija Pentsinen dopo...


Dopo la pioggia di piazzamenti ottenuti le scorse settimane, continua il momento magico della Scuola Ciclismo Verso L’Iride che dice un immenso Grazie alle proprie atlete perché il loro atteggiamento – serietà e divertimento, miscelati con giusto mix – sta...


Dopo la gara vinta venerdì scorso dallo statunitense Neilson Powless, professionista nel team EF Education – EasyPost, il programma del GP Gippingen è proseguito nel weekend con le gare riservate alle categorie giovanili e ieri, nella categoria Juniores, a conquistare...


Tadej Pogacar ha vinto il Criterium del Delfinato al termine di una settimana nella quale da subito ha fatto vedere la sua superiorità. Sono state otto le giornate di corsa e 3 i successi di tappa conquistati dallo sloveno. Solo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024