L'ORA DEL PASTO. QUEGLI EROI

STORIA | 02/10/2017 | 07:43
Quella ragazza – si chiama Serena Malabrocca, e il cognome rivela una nobile discendenza – che pedala con un berretto nero, una giacca nera, i pantaloni neri, i guanti neri e le scarpe nere. E’ all’Eroica, e sorride, felice, se non felice, contenta, ma probabilmente felice e contenta. Perché respira aria di casa e famiglia, anche se è qui per la prima volta.

Quell’uomo – si chiama Roberto Damiani, ed è proprio lui, il direttore sportivo di Mapei, Liquigas, Lampre, UnitedHealthCare e Tirol – che pedala sulla bicicletta di un albergo, lo si vede dalla scritta bianca sul tubo nero obliquo. E’ a Pesaro, gira per la città, dalla banchina del porto alla casa di Rossini, dalla Piazza del popolo alla sinagoga, e pedala così come ha pedalato da Auschwitz a Roma. Perché lui pedala per la pace.

Quei due – quello alto si chiama Marco Ballestracci, quello grosso (ho scritto grosso, non grasso) Guido Foddis – che a loro modo pedalano al Festival della montagna di Bolzano sul palcoscenico della sala battezzata Bomboniera, come lo stadio di calcio del Boca Juniors. Suonando (Marco l’armonica, Guido la chitarra e il kazoo), cantando, raccontando storie di ciclisti e cicloturisti, corse e corsari, maglie rosa e maglie nere. Perché la bicicletta è un’arte, ed è anche uno spettacolo.

Quel gruppetto – due femmine, due maschi e una guida, che detto così sembra che una guida sia superiore o indifferente alle distinzioni del sesso – che pedala sulle piste ciclabili, sulle strade silenziose, sui percorsi ispirati dell’Eurovelo 5, nel tratto che va da Fiorenzuola a Fidenza, dal velodromo Attilio Pavesi alla Cattedrale di San Donnino. Esplorando, scoprendo, godendo. Anche esplorandosi e scoprendosi. E sempre godendo. Perché la bicicletta è un incontro ravvicinato.

Quel bambino seguito dal papà, quel bambino inseguito dalla mamma, quei due bambini appaiati, quel bambino sul seggiolino alle spalle del papà che mi fa le boccacce (il bambino, non il papà, e quando gli sorrido, lui smette), quel bambino minimo ma che va senza le rotelline ed è concentratissimo per rimanere in equilibrio, quei bambini che circolano liberamente e tranquillamente per la piazza perché la piazza è stata chiusa al traffico delle macchine e delle moto. Tutti in bicicletta.
E quei settemila barba e baffi, code di cavallo e trecce indiane, maglie di lana e braghe con la pelle di daino, bici d’epoca e tatuaggi freschi, tubolari a tracolla e smartphone nelle tasche, borracce di alluminio e occhiali da motociclisti, che invadono le strade senesi del Chianti, o le strade del Chianti senese, invertendo i fattori il prodotto non cambia, il tutto un po’ per passione, un po’ per moda, un po’ per evasione, un po’ per vacanza. La vita è tutta un’altra cosa a due ruote date e datate.  
Un venerdì, sabato e domenica così. All’italiana.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
L'ora del Pasto
2 ottobre 2017 11:47 drinn
Grazie Marco. E' stato un piacere condividere con te questo weekend d'altri tempi.
Se è vero che il ciclismo può trasmettere messaggi importanti abbiamo il dovere di provarci. Parlare di Pace serve sempre.
Roberto Damiani

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Egan BERNAL. 10 e lode. È chiaro che c’è l’amaro in bocca, non perché abbia vinto Egan, anzi, personalmente ne sono felicissimo, ma perché avrebbe meritato di vincere in un clima diverso e non mi riferisco chiaramente alla pioggia. I...


Arriva oggi da oltreoceano la nuova Diverge 4,  la Specialized gravel definitiva per vivere libertà e avventura e correre nelle più autorevoli competizioni internazionali. Le novità sono tante, a partire dal Future Shock 3.0 fino alla sbalorditiva clearance da 50mm, ma c’è...


Il Giro del Veneto, in programma da venerdì 12 a domenica 14 settembre non si correrà: la decisione è stata presa dalla società Organizzazione Eventi Sportivi, dopo che il suo presidente Adriano Zambon è stato ricoverato in ospedale. Dopo il...


Prima vittoria per Marco Martini! Il veronese della Technipes#inEmiliaRomagna si è imposto nel 62simo Gran Premio San Luigi per dilettanti che stamane si è disputato a Sona in provincia di Verona. Martini ha preceduto Diego Nembrini della General Store Essegibi...


Sprint vincente di Francesco Carollo alla 71sima edizione della Coppa Comune di Livraga che oggi si è svolta nel Lodigiano. Il comasco della Swatt Club, alla seconda affermazione in stagione dopo la tappa del Tour de Banyuwangi Ijen in Indonesia,...


I 127 chilometri della prima tappa del Tour Cycliste Féminin International de l'Ardèche sorridono a Lotte Kopecky (SD Worx Protime). La campionessa del mondo, al rientro alle gare dopo il Tour de France, ha conquistato il successo anticipando sul traguardo...


I manifestanti pro Pal sono i vincitori di giornata alla Vuelta a España, come mercoledì scorso a Bilbao. Rispetto ad allora, tuttavia, un vincitore ciclistico c'è stato... Quella che doveva essere la Poio - Castro de Herville da 168 chilometri...


Per Letizia Borghesi è tempo di cambiamenti. Dopo quattro stagioni passate difendendo i colori della EF Education, la trentina, seconda classificata della Paris-Roubaix 2025 alle spalle di Pauline Ferrand-Prévot, è pronta ad una nuova avventura con la AG Insurance -...


"Abbiamo perso la Vuelta per pochi centesimi di secondo ma siamo fiduciosi per la prossima sfida". Queste le parole di Beppe Damilano, diesse della Ciclistica Rostese, al termine della Vuelta a Valencia che il suo corridore danese Jaspar Lonsdale ha...


Virus e fatiche, come spesso avviene nei grandi giri, continuano a mettere a dura prova l'organismo e a mietere ritiri alla Vuelta a España. Dal giorno di riposo, infatti, sono emersi due abbandoni forzati: uno italiano, quello di Gianmarco Garofoli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024