MONDIALE. TRENTIN: «SAGAN FAVORITO, MA BATTIBILE»

PROFESSIONISTI | 13/09/2017 | 07:00
Dopo una Vuelta da protagonista, con 4 successi di tappa e la vittoria sfiorata nella classifica a punti, Matteo Trentin è tornato alla vita normale. Ci risponde al telefono mentre sta andando a prendere all'uscita dall'asilo Giovanni, felice come non mai per il ritorno a casa del papà.

Tra poco però ti vedrà rifare le valigie... «Eh sì, il Campionato del Mondo ormai è alle porte. La Vuelta è stata davvero dispendiosa per le altimetrie e il ritmo a cui abbiamo viaggiato ogni giorno. Cosa desideravo dopo tre settimane "a tutta"? Dormire! Mi sono concesso due giorni di relax completo».

Ti sei mai sentito così forte?


«Mi aspettavo di andare bene, ma non di vincere tutte le tappe che mi ero messo in testa. Ero in condizione già al Tour ma per me è finito prima che iniziasse a causa di una caduta, sia a Londra che a Burgos ho dimostrato di avere una buona gamba, in Spagna dopo la prima vittoria ho capito che sarei andato forte anche in salita».


Hai cambiato qualcosa nella preparazione?

«No, mi sono allenato come sempre e anche i valori che ho sprigionato non si discostano dai miei soliti. La differenza sostanziale è che ho avuto la possibilità di "fare la corsa" e questo ha cambiato il mio approccio al risultato. Avere sulle spalle la responsabilità e la fiducia della squadra invece di darmi pressione mi fa essere più sereno e tranquillo. Non ho fatto errori, sono contento per me e il team».

Con il passaggio alla Orica Scott, nel 2018 avrai più occasioni per cercare il risultato in prima persona.

«Sì, sarà un po' come a questa Vuelta. Alla Quick Step Floors devo molto, ho imparato tantissimo e non mi riferisco solo all'ambito sportivo. È la miglior squadra per imparare a disputare al meglio le classiche, ha una mentalità vincente che funziona, tanto che tutti quelli che sono passati di qui hanno fatto un salto di qualità, ed è attenta anche al lato umano. Oltre alle tante esperienze vissute insieme, mi resta l'amicizia di tutti, da Lefevere ai membri dello staff. Persone meravigliose».

Com'è entrare a far parte del club dei vincitori di tappe in tutti e tre i grandi giri?

«Boh, non ho avuto tempo di pensarci. Il giorno che ho vinto la prima, ne avevamo tante altre davanti... (sorride, ndr). Non sono appagato, è una bella soddisfazione ma sono convinto che si possa sempre migliorare. Di gare ancora da conquistare ce ne sono finché ne voglio. L'obiettivo è continuare a vincere il più possibile».

Prima di Bergen, dove correrai? «

Sabato sarò alla Primus Classic in Belgio come già da programma della squadra, poi partirò con gli altri azzurri per la Norvegia. Una gara da qui al mondiale è più che sufficiente, dopo una Vuelta così dura il segreto per mantenere la condizione è solo recuperare le forze e gestirsi bene».

Ti piace il percorso?

«È il tipico percorso da mondiale, che non presenta nulla di speciale in termini di tecnicità e altimetria, ma che sarà duro per la lunghezza e il clima da nord con cui dovremo vedercela. Guardando alle statistiche pioverà quasi sicuramente. Io non faccio la danza della pioggia, ma il brutto tempo in bici non mi ha mai dato fastidio».

Gli italiani stanno andando forte...

«Basta considerare i risultati dell'ultimo mese, se qualcuno ancora si permette di dire che non abbiamo qualità vive davvero fuori dal mondo. Nelle ultime quattro settimane Viviani ha vinto 7 corse, io 5, Ulissi ha vinto a Montreal, Moscon alla Vuelta si è fatto vedere come non mai. L'ossatura della squadra che schiererà il CT Cassani è forte, basta farla funzionare».

Domandone: come si batte Sagan?

«Peter per me resta il favorito numero 1, ma ha fatto vedere che non è imbattibile. A Quebec ha vinto molto bene, ma a Montreal è stato evidente che non può correre dietro a tutti. La tripletta per lui è tutt'altro che impossibile, sarà affar nostro impedirgli di realizzarla. Dovremo correre uniti, come d'altronde dovranno fare anche i nostri avversari. A partire dal Belgio che con Van Averamet schiera delle seconde linee che quando si muoveranno saranno molto pericolose. Come noi».

Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


La Unibet Rose Rockets non vuole lasciare nulla al caso e per far sì che la prossima stagione sia ancora più ricca di vittorie e inviti a corse di primissimo piano ha deciso di affidarsi per il 2026 a...


C’è tanta storia nella Bologna-Raticosa una delle corse più anziane del calendario italiano dei dilettanti. Nasce nel 1931 e muore nel 2013. A promuoverla fu il Velo Sport Reno 1908 presieduto da Zoni che in un secondo tempo passò nelle...


È un appuntamento che racconta il ciclismo veronese da ben trentuno anni: quella che vedete è la copertina dell’almanacco 2025 del ciclismo veronese edizione numero 31. Racconta l'autore Luciano Purgato: «Quest’anno abbiamo voluto premiare la tenacia di Debora Silvestri (Laboral Kutxa...


“I coperchini. Anche qui il nome è locale. Sono i tappi a corona delle bibite, detti anche tappini o tollini a Milano, grette a Genova, fino a un misterioso sinàlcol a Parma, ma chissà in quanti altri modi li avranno...


Dopo la drammatica caduta al Giro di Polonia dalla quale per fortuna si è ristabilito dopo le non poche apprensioni tornando a salire nuovamente in bicicletta, non poteva che essere assegnato a Filippo Baroncini il 21° Premio Coraggio e Avanti,...


L’aggiornamento dei direttori di corsa dell’Emilia-Romagna, tenutosi a Bologna presso la sede della “BCC Emilbanca”, è certamente uno di quegli appuntamenti che lasciano soddisfatti per organizzazione, concretezza, serietà dei temi e qualità dei relatori, senza segni di polemica tranne...


Tanto sole ma anche tanto freddo hanno accompagnato la 4a edizione di Turin International Cyclocross. Al Velodromo Francone di San Francesco al Campo si è corsa la 2a  prova del Selle Smp Master Cross a cui hanno partecipato quasi 450...


Le maglie iridate degli junior Alessio Magagnotti e di Agata Campana, quelle tricolori di Giorgia Nervo, Maya Ferrante, Nicole Azzetti e Chiara Mattei. Il ciclismo trentino ha vissuto un 2025 esaltante, dando seguito a una tradizione radicata sul territorio: i...


«Un secolo di Forti e Veloci». È questo il titolo del libro celebrativo dei cento anni del Club Ciclistico Forti e Veloci, che ha chiamato a raccolta all’auditorium Sant’Orsola di Cirè di Pergine Valsugana tutti i propri atleti ed ex...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024