I VOTI DI STAGI.TOH, CONTADOR C'È! TOH, LUTSENKO VINCE! E VINCE?

I VOTI DEL DIRETTORE | 23/08/2017 | 19:42
di Pier Augusto Stagi     -

Alexey LUTSENKO. 10. Un vero numero di alta scuola, su un traguardo piuttosto alto. Anche al Tour ci aveva provato (Izoard), tirandosi dietro gli accidenti di molti osservatori: ma dove va questo qui? Oggi si ripete, mettendoli a tacere.

Merhawi KUDUS. 9. Bel corridore questo ragazzo eritreo di 23 anni. Corre per tutto il giorno all’attacco, e resta fino alla fine nel vivo della corsa. Solo un grande Lutsenko gli toglie la gioia di una vittoria che non tarderà ad arrivare.

Julian ALAPHILIPPE. 5,5. Ha classe da vendere, talento purissimo, e nel gruppo di oggi era forse il più talentuoso. Nel finale gioca a nascondersi, ingaggiando un duello con Marco Soler: per la serie chiudo io o chiudi tu? Chiudono gli altri. Ciao ciao.

Marc SOLER. 5,5. Vale un po’ il discorso fatto per Alaphilippe: ha una ghiotta occasione e si perde ingaggiando un duello nervoso con il corridore transalpino.

Matej MOHORIC. 6,5. Al momento è un ragazzo inespresso, che nelle categorie giovanili ha fatto vedere cose eccezionali, ma fino a questo momento non le ha messe in mostra. La tappa di oggi è solo una prima presa di coscienza.

Chris FROOME. 6,5. Moscon (voto 8) gli apparecchia la tavola, lui non frulla, ma scatta, in piedi, sui pedali. Fa male, ma non malissimo. Anche se per lui la giornata è più che positiva. Meno convincente di altre volte.

Alberto CONTADOR. 8. I suoi problemi intestinali non erano le solite scuse di maniera. Alberto c’è, e oggi si fa vedere benissimo.

Michael WOODS. 7,5. È bravo a tenere la ruota di Froome e Contador.

Esteban CHAVES. 7. Il colombiano è chiaramente in palla e, almeno in salita, Froome dovrà fare i conti con lui. Fino alla fine.

Tejay VAN GARDEREN. 6. Un inizio di Vuelta positivo. L’americano della Bmc non spreca energie, si limita a francobollare il britannico e cerca di tenergli la ruota. Oggi gli scappa proprio nel finale, ma per il momento va bene così.

Fabio ARU. 6. Si difende, limita al massimo il gap, anche se oggi pensavo che su un traguardo del genere Fabio potesse perlomeno arrivare con Froome.

Vincenzo NIBALI. 5,5. È dall’inizio di questa Vuelta che vado dicendo che è vero che c’è tanta salita in questo Giro di Spagna, ma sono tanti tantissimi gli arrivi brevi e aspri, non propriamente adatti al corridore siciliano che predilige salite più lunghe e logoranti: di fatica. Oggi perde qualcosa di troppo. Peccato.

Davide VILLELLA. 8. Entra immediatamente come un falchetto nella fuga di giornata. Nella prima, quella più scarna, visto che dopo si rimpolperà. Lui, nel frattempo, rimpolpa anche la classifica degli scalatori: meglio di così...

Valerio AGNOLI. 7. Entra nella fuga e resta nel vivo della corsa fino alla fine. Poi si rende più che utile alla causa di Vincenzo, nel finale esplosivo dove fa da appoggio al siciliano.
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