PROFESSIONISTI | 14/07/2017 | 18:38 Ha il volto sorridente e disteso Fabio Aru e sembra stupirsi nel dopo corsa solo quando un produttore di "jambon" francese gli si avvicina con una cesta di prosciutti e paragona scherzosamente coscia di maiale a coscia di campione e poi gliene appoggia uno sulla spalla. Foto di rito, regalo gradito (quattro prosciutti per la maglia gialla...) risata e via per le interviste: anche da questi particolari si intuisce come la maglia gialla sia serena: «Sapevamo che sarebbe stata una tappa scoppiettante e credo che di spettacolo oggi se ne sia visto... Mi hanno attaccato più volte, ho sempre cercato di reagire gestendo le energie e sono soddisfatto di essere ancora qui in magia gialla. Un'altra tappa alle spalle e va bene così. Abbiamo avuto la conferma che a volte anche tappe corte possono regalare emozioni. La tattica degli avversari? Io guardo solo alla mia e a quella della mia squadra. Mi spiace molto per il ritiro di Jakob, non poteva davvero continuare la corsa in quelle condizioni, mi auguro che riesca a recuperare presto, magari già per la Vuelta».
Soddisfatto anche Beppe Martinelli: «Temevo la variabile Landa - ha detto il diesse bresciano al microfono di Andrea De Luca di Raisport - e puntualmente ce lo siamo ritrovati all'attacco e più vicino in classifica. Fabio è stato bravo a gestire la corsa e ora guardiamo al futuro, prima a domani e poi soprattutto alla tappa di domenica nella quale mi aspetto di essere attaccato».
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