La Predictor e Robbie Mc Ewen per il giovane Riccardo Artioli
| 27/03/2007 | 00:00 Il ciclismo dell’Emilia Romagna sabato è stato colpito da un grave lutto ed anche il mondo del professionismo si è reso partecipe al cordoglio con toccanti iniziative che, nel loro piccolo, hanno però significato tanto.
Si chiamava Riccardo Artioli, aveva soltanto 17 anni, era uno juniores della centenaria Stella Alpina di Renazzo (Fe) ed alle spalle aveva già un brutto incidente in allenamento che gli era costato 10 giorni di coma con la prospettiva di non rimettere più piede sulla bici, pronostico ampliamente smentito grazie alla grande forza di volontà che l’ha sempre contraddistinto anche nelle difficoltà. Ma un furgone che gli ha tagliato la strada mentre era bordo del suo scooter sabato sera a San Felice (Mo) gli è stato fatale. Poco lontano da casa e a pochi metri da dove nel 2005 era uscito trionfante da una corsa per allievi. Riccardo sognava la Roubaix, sognava di poter affrontare l’Arembeg e sognava il suo mito McEwen, sogni infranti che hanno però saputo toccare il cuore dei professionisti, in particolare la Predictor – Lotto che Riccardo tifava, team del suo mito. Contattato Roberto Damiani dalla Stella Alpina, si è subito unito al cordoglio ed in tempi strettissimi ha fatto arrivare al team l’autografo ed un pensiero proprio da McEwen, direttamente dal Belgio. Un piccolo grande gesto che però ha voluto significare la loro solidarietà. «Oggi la Lotto ha iniziato la Settimana Internazionale Coppi e Bartali e abbiamo pensato a Riccardo», ha detto Damiani «abbiamo vinto la cronosquadre e la sua storia ci ha talmente toccati che abbiamo deciso di dedicargli la nostra vittoria. Era un tifoso speciale».
Nel tardo pomeriggio, infatti, in Stella Alpina è arrivata via fax la dedica contornata dalle firme di tutto il team, dedica che domani sarà sulla bara del ragazzo durante i funerali e che ha davvero toccato tanto sia i genitori che la Stella Alpina.
Laura Guerra
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