L'ORA DEL PASTO. POLO TRADITO

STORIA | 07/06/2017 | 07:15
I francesi lo chiamano Critérium du Dauphiné Libéré, un giornale, gli italiani Giro del Delfinato, una regione. Sta al Tour de France come il Giro del Trentino sta al Giro d’Italia: una prova generale, un’anteprima, un preludio, un prologo. Chi vince qui, probabilmente vincerà anche là. Chi fallisce qui, certamente fallirà anche là. Albo d’oro alla mano, nessun italiano, mai, nella storia, ha conquistato il Delfinato. Ma c’è chi lo ha sfiorato.

Era il 1958. Con la maglia della Margnat-Coupry correva Pietro Polo, secondo l’anagrafe italiana, o Pierre Polo, secondo la residenza francese. Nella quarta tappa, la Gap-Uriage, 157 chilometri, Polo scattò, attaccò, fuggì, arrivò, arrivò primo, con 1’34” sul francese Jean Dotto e 2’16” sull’altro francese Louis Rostollan. Tappa e maglia. Mancavano ancora tre giorni e quattro tappe. Non ce la fece, Polo, ad aggiudicarsi il Delfinato: nella classifica finale fu quarto dietro Rostollan, il francese Francis Pipelin e il lussemburghese Jean-Pierre Schmitz.

Cinquantanove anni dopo, Polo confessa i suoi rimpianti: “Fui abbandonato da tutti. Nemmeno i compagni di squadra mi davano i cambi. Piuttosto che aiutare un compagno di squadra italiano e marsigliese a vincere una corsa importante come il Giro del Delfinato, preferirono favorire gli avversari”. Destino di uno che agli italiani suonava come un francese, e ai francesi appariva come un italiano, e a tutti, italiani e francesi, forse peggio, come un traditore.

Pietro Polo. Il più forte gregario di Francia” (di Giacinto Bevilacqua, Alba Edizioni, 114 pagine, 10 euro) è una storia nata il 23 aprile 1928, in Borgo Perucchin a Giais di Aviano, in Friuli. Pietro respirò subito l’aria del gruppo (quinto e ultimo figlio), rischiando di finire fuori tempo massimo (sua madre aveva già 47 anni), si guadagnò la licenza elementare poi cominciò a faticare (nei campi e nei boschi) e a lavorare (lavapiatti in una trattoria di Udine, ma avrebbe fatto anche il boscaiolo, il contadino, il ferroviere), finché s’innamorò di una bicicletta (ma siccome la Lygie dei suoi desideri costava troppo, dirottò su una Del Zotto) e si dedicò al ciclismo (ma quando diceva di voler fare il corridore, gli altri scoppiavano a ridere).

Così fu tutta una rivincita, la sua vita: la prima maglia, metà bianca e metà rossa, confezionata dalla sorella Rosa; il primo rifornimento, polenta e zucchero, consumato nascondendosi nei campi; la prima corsa, cui gli organizzatori – constatato il suo abbigliamento - impedirono di partecipare; la prima vittoria, non nel ciclismo ma nell’atletica, in una prova sui 400 metri senza alcuna preparazione specifica; la prima soddisfazione, nella Spilimbergo-Clauzetto-Spilimbergo, con arrivo in salita, e se solo ci fossero stati cento metri in più…; la prima fuga, dall’Italia, per evitare il servizio militare, dopo che il suo tentativo di essere scartato alla visita (“Per simulare il batticuore, mi avevano consigliato di prendere due pastiglie di simpamina e di tenere due sigari acceso sotto le ascelle, ma il medico non credette alle mie palpitazioni e mi prese letteralmente a calci”).

Polo è una rivelazione: la vittoria nel Circuit du Mont Ventoux nel 1952 (“E dire che di quella montagna non conoscevo nulla”), la vendita del Giro dell’Alta Savoia nel 1953 (“L’accordo economico mi aveva ingolosito. Decisi così di lasciarlo passare ma, dopo il traguardo, Remy né dimostrò riconoscenza né tenne fede al nostro patto”), il Giro di Sicilia, poi vinto (“Per il viaggio in treno comprai una valigia di alluminio in modo da sedermici sopra”, “Negli alberghi mancava l’acqua calda”, “A Marsala si verificò una caduta generale provocata da uno spettatore al quale era sfuggito di mano il secchio”), la vita del corridore (“Sapevo stringere i denti in salita e davo il meglio in discesa”), la vita non proprio del corridore (“Mi sono sposato a 40 anni, ma prima non sono mai mancate le donne, soprattutto per la popolarità guadagnata tramite il ciclismo”). Il Polo delle libertà.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Pastonesi!!!
7 giugno 2017 10:41 geo
Altre cento di queste storie vorrei leggere!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il campione del mondo Mathieu van der Poel domenica sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi per la seconda volta nella sua carriera. L’olandese non si considera un favorito per la vittoria e, dopo aver passato qualche giorno in Spagna per recuperare,...


Ha tirato per buona parte della salita finale, ma ciò non gli ha impedito di sprintare per la vittoria sul traguardo di Levico Terme. Aurélien Paret-Peintre ha vinto la tappa finale del Tour of the Alps 2024, centrando la sua...


Il norvegese Kristoff Orn ha vinto oggi a Siena la seconda tappa di Eroica Juniores – Coppa delle Nazioni 2024, da Cinigiano (GR) a Siena di 108 chilometri. Il norvegese ha battuto sul traguardo di Piazza del Campo lo spagnolo...


Vittoria per Davide Toneatti in Serbia. Il friulano, della Astana Qazaqstan Development, ha conquistato la seconda tappa della Belgrade Banjaluka (Zvornik - Vlasenica) in svolgimento in Serbia. A tagliare per primo il traguardo è stato l'olandese Jerome Meijers, della Victoria Sport, poi squalificato...


Vittoria straniera anche nella quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024, la Levico Terme - Levico Terme di 118 km: a regolare nettamente in volata il gruppetto dei migliori è stato Aurelien Paret-Peintre della Decathlon AG2r la...


Una volata regale, in salita. Una dimostrazione di forza per vincere la prima tappa del Giro Mediterraneo in Rosa e conquistare la maglia amaranto, simbolo della leadership in classifica. Festa grande per Giada Borghesi, 22enne della Btc City Ljubljana Zhiraf,...


Giulio Ciccone finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Due mesi fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere una ciste perineale e, fortunatamente, il suo recupero procede senza intoppi e senza intoppi. Il Re delle Montagne...


Stilato il nuovo calendario della Coppa del Mondo di Ciclocross 2024-2025. La novità è rappresentata dalla prova in Italia che si svolgerà a Oristano, in Sardegna, in data 8 dicembre 2024 e andrà quindi a sostiture Val di Sole. Dodici...


Il messaggio che arriva dal Tour of the Alps, una volta di più, è diretto a chi la bici la pratica per diletto, per sport, per passione. Indossate il casco perché il casco può salvare la vita: come accaduto alla...


È una storia che viene scritta dal 1997 sulle strade della Francia e del mondo. Una storia di coesione, sudore, superamento di se stessi, aiuto reciproco ed emozioni forti. Da 27 anni, Cofidis è protagonista chiave nel ciclismo mondiale. Cofidis,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi