LE STORIE DEL FIGIO. MASTRO VALENTINI

STORIA | 12/05/2017 | 07:41
E’ proprio di Montefalco, dove è nato nel 1942, Mario Valentini. Nel caratteristico centro umbro, martedì 16 maggio, si concluderà l’attesa cronometro individuale Foligno-Montefalco, la tappa del pregiato vino Sagrantino, di km. 39,800, uno dei momenti della verità della corsa rosa n. 100.
Mario Valentini è un personaggio che ha attraversato varie epoche del ciclismo, di quello su pista dapprima, poi spaziando un po’ ovunque, con vari incarichi e funzioni che ricopre, tuttora, con ruolo attivo e, perfino, entusiastico, a dispetto degli anni. Estroverso, disinvolto, diretto, loquace, anzi “linguacciuto” (e non ci inoltriamo in ulteriori specifiche in materia) ha vissuto il ciclismo dapprima come corridore, senza grandi risultati invero, quale chilometrista, velocista e pure stayer, gareggiando dietro motori. Era un atleta non di primissima fascia comunque, un atleta formato tascabile, ma tosto, determinato, sempre baffuto. Ha corso per il Corpo Forestale dello Stato.

In campo agonistico il palmarés di corridore riferisce di due titoli di campione italiano nel chilometro con partenza da fermo. Non molto, anzi… ma l’esperienza gli ha consentito d’acquisire conoscenze, in diretta, che si sarebbero poi rivelate utili, utilissime, nella sua veste di responsabile tecnico del G.S. Corpo Forestale dello Stato, sezione ciclismo. In quei tempi era una vera e propria scuola, soprattutto per la pista, all’epoca dei Rossi, Marino, Castello, Del Zio, Callari, De Candido e tanti altri ancora.

Sceso dal sellino della bici, sale, senza soluzione di continuità, sulla sella delle grosse moto da stayer dell’epoca, ancora con trasmissione a cinghia, apprendendo il mestiere e le astuzie dai consigli di Gastone Capacci, altro personaggio polivalente del ciclismo su pista, conducendo soprattutto Vincenzo Colamartino.
Diventa quindi anche tecnico per la pista del comitato regionale laziale della Federazione Ciclistica Italiana e poi, sempre per la pista, tecnico nazionale dal 1984 al 1997.

La base è Monterotondo, vicino a Roma, dove tuttora abita Mario Valentini, ma è sempre in giro e, fra l’altro, diventa pure un ascoltato e persuasivo “promoter” o “testimonial” che dir si voglia, dei pregiati prodotti della sua Montefalco: il noto vino Sagrantino e lo squisito olio di Montefalco. C’era sempre una scorta dei due prodotti sul furgone al seguito dei corridori e della squadra per proporre un assaggio, giusto un assaggio,  a coloro che non li conoscevano ma che, sovente, li apprezzavano con immediatezza. Erano assaggi propedeutici, convincenti per acquisire e fidelizzare un nuovo cliente.
In questo periodo entra pure a fare parte dello staff di collaboratori del Velo Club Forze Sportive Romane di patron Franco Mealli, in qualità di vice direttore di corsa, anche con Mauro Vegni, curando soprattutto la coda delle corse del sodalizio romano, soprattutto alla Tirreno-Adriatico. Lo si ricorda spuntare dal tettuccio di una Fiat 127 verde fotografato con la neve che gli ricopriva pure i baffi. Erano entrambi tipi sanguigni Mealli e Valentini, con battute pronte e caratteri forti che si confrontavano anche con vivacità.



Nel 1998, già in pensione, Mario Valentini ha un “colpo di fulmine”, un innamoramento immediato, quando viene a contatto con il mondo del ciclismo paralimpico. Ne diviene subito il commissario tecnico, carica che ricopre tuttora. Il medagliere azzurro di questo settore della gestione Valentini riferisce di 32 medaglie alle Olimpiadi, 246 medaglie ai mondiali fra coppe del mondo, mondiali e altro, tanto altro.
Ha ricevuto la Palma di bronzo nel 2007 seguita da quella d’oro nel 2010 quale tecnico più “titolato” dello sport azzurro.

La testimonianza della sua sensibilità e del suo animo, aldilà della maschera disincantata, quasi un po’ sfrontata, guascona esibita con cadenza di linguaggio umbro-romano, l’ha data nel ricordo e nel saluto di commiato che ha riservato al termine del recente funerale di Cipriano Chemello, il vicentino valoroso pistard e poi tecnico, che ha accompagnato la carriera e quindi la vita di Mario Valentini.
Con i suoi atleti, normodotati o paralimpici, non fa differenza, non ricorre a sofisticati criteri scientifici, a tabelle e simili ma mette in campo la sua capacità motivazionale, disincantata ma non disattenta, sempre pronta a comprendere e aiutare, magari in modo burbero, con una battuta o una smorfia del suo mobilissimo, espressivo viso di attore caratterista.

Ha coinvolto nel ciclismo anche il figlio Mauro
, cinquant’anni, anche lui conduttore dei ronzanti e scoppiettanti derny con i Dagnoni, Perego, Guidone Bontempi e altri della compagnia che ora, in omaggio all’anglicismo imperante nel ciclismo, si definiscono “pacer”.
Sarà d’accordo papà Mario? Possiamo immaginare, ma non scrivere certamente le sue esclamazioni e le sue risposte al riguardo.

Giuseppe Figini
Copyright © TBW
COMMENTI
Bene
12 maggio 2017 19:05 Introzzi
Persona eccezionale, con lui 4 anni indimenticabili.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Affermazione di Paolo Marangon nel Trofeo Comune di Invorio. L’Allievo del Team Madonna di Campagna, già vincitore nel Trevigiano a fine marzo, oggi ha terminato i 53 chilometri della competizione novarese lasciandosi alle spalle Marco Zoco e Luca Frontini, entrambi...


I giovani della Biesse Carrera esultano grazie al 13enne Mattia Dolfini che ottiene la sua prima affermazione nella quarta edizione del Criterium Liberazione per esordienti di primo anno che si è svolto a Crema.. Dolfini ha regolato Raisi e Bertacchini. ...


Il Gran Premio della Liberazione, organizzato per il quarto anno dal team di Claudio Terenzi, si è aperto stamattina con la corsa femminile, sponsorizzata da Salumi Coati e assurta quest'anno al rango di categoria 1.1: è stata una festa per l'atteso squadrone UAE, che ha...


In veste di ambassador del Giro d'Italia nella recente conferenza stampa di Livigno, Vincenzo Nibali ha passato cinque minuti in nostra compagnia nei quali ha effettuato una sintetica ma come sempre lucida analisi sulla corsa rosa al via la prossima settimana....


Un campione del ciclismo a Buckingham Palace. Tom Pidcock è stato ricevuto ieri al palazzo reale ed ha ricevuto il titolo di MBE (Membro dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico) per i suoi servizi allo sport. Ad accogliere l'elegantissimo portacolori della Ineos...


La convalescenza di Remco Evenepoel prosegue, il giovane campione belga si sta allenando ma anche lo spitrito vuole la sua parte e allora ecco che Remco si è concesso una serata speciale, accompagnato dalla moglie Oumi. Non una cenetta romantica,...


Jai Hindley e Florian Lipowitz sono due corridori che hanno molto in comune ma sono in fasi diverse della loro carriera, entrambi sono scalatori e corridori da classifica generale che attualmente stanno affrontando il Tour de Romandie. Mentre uno ha...


Si è svolta nel magnifico scenario di Ca’ del Poggio la presentazione dell'8a edizione del Cycling Stars Criterium, l’ormai tradizionale appuntamento che porta i grandi campioni del Giro d’Italia (e non solo) sulle strade delle città venete. Anche...


Una Bianchi da pista. Del 1946. Scatto fisso, misure 90x160, ruote a 32 raggi, gabbiette ai pedali. E quel colore, tra l’azzurro e il verde, acqua, seducente. Apparteneva a Fausto Coppi. Da Coppi in dono a un albergatore, dall’albergatore in...


Gli organizzatori del Tour de France Femmes avec Zwift hanno ufficializzato l’elenco delle formazioni che prenderanno parte all’edizione 2024 in programma dal 12 al 18 agosto prossimi. Quindici sono le formazioni di WolrdTour ammesse di diritto:    AG Insurance - Soudal...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi