GATTI&MISFATTI. È IL GIRO D'ITALIA: E GLI ITALIANI?

GIRO D'ITALIA | 09/05/2017 | 17:52
di Cristiano Gatti       -

Mani nei capelli e ricapitoliamo. Tappa a uno sloveno. Di una squadra araba. Primo dei nostri, Cataldo: quinto. Maglia rosa a un lussemburghese. Primi tre posti della classifica generale tutti stranieri. Quattro tappe del Giro, tutte straniere.
Italia, dove sei? Italia, cosa fai? Italia, quando mai? Per anni ci siamo cullati nella consolazione – a zero di specialisti nelle classiche – d’essere fortissimi nelle corse a tappe. Comincio a tremare: se non tiene Nibali, dovremo aggiornare anche quel luogo comune, che ci ha tenuti in piedi nelle ultime stagioni.

In questa colata lavica di brutte notizie, cerchiamo almeno di non cadere subito nel catastrofismo spinto e definitivo. Non certo dopo la tappa dell’Etna, che si porta dietro solo le colpe di chi l’ha presentata come un Mortirolo o uno Zoncolan: da che mondo e mondo, la prima salitella del Giro, in questo caso addirittura dopo un giorno di riposo, addirittura sbattuta dal vento, non produce mai niente di storico.

Sento sul palco Rai – dove dal vergognoso Processo extra-extra-small siamo passati alla mattonata del Processo extra-extra-large – sento dire dai cervelli dell’opinionismo di Stato che tanto equilibrio è avvincente, che lo scatto (ino-ino, ndr) di Nibali è incoraggiante, che di qui e che di là, ma la sostanza non cambia: l’Etna ha dato quello che doveva, una scrollatina agli imbucati della classifica, distribuendo tante illusioni, in equa misura, a tutti quanti, ciascuno convinto di essere da podio. Altro non poteva dare, altro non ha dato. Se non la conferma che il pupillo di Saronni e Maini, lo sloveno Polanc, ha fisico e carattere da vendere su qualunque bancarella, in senso buono.

Purtroppo, andando a caccia di verità, io trovo quassù al rifugio Sapienza la sapienza minima per dire che il Giro d’Italia non è più un Giro d’italiani. Nelle ultime stagioni, quando cominciavamo con vittorie e maglie rosa, ci buttavamo giù dicendo che era solo merito della scarsa partecipazione straniera. Stavolta non sappiamo cosa dire, se non avvertire sensi di colpa per quando facevamo gli schizzinosi. Dobbiamo davvero allarmarci. Sto talmente malmesso, come patriota, che mi sono fatto la convinzione più nichilista: anche al campionato italiano vincerà uno straniero. Sicuro.
Copyright © TBW
COMMENTI
E dov'è la sorpresa?
9 maggio 2017 18:51 Bastiano
Iniziamo con il dire che la RCS ha voluto escludere i team italiani che avrebbero comunque mettere sale alla gara, entrando nelle fughe che poi portano all'arrivo i Polanc della situazione. Aggiungiamo che nessun corridore di Professional è arrivato nei 30 a conferma che la porcata di escludere i Savio Boys ed i ragazzi di Pelosi non è stata fatta in nome di una qualità alternativa, che non esiste. Mettiamoci poi che a parte Quintana e Nibali, questo è un Giro di seconde linee che, più che ad attaccare, sono abituate a tirare per altri. Il risultato, è quello che abbiamo visto oggi e che forse vedremo nella prossima settimana, limitando gli attacchi veri all'ultima settimana. Forse il Giro ha bisogno di essere più appettibile ai ciclisti importanti e solo dopo, potremo sperare di avere tutti i migliori che si misurano con "tutti" i team italiani, nessuno escluso.

9 maggio 2017 19:41 tempesta
Dove vivete sulla Luna,questo e tutto quello che abbiamo in italia.Sono tutte comparse.

Hehe
9 maggio 2017 21:00 DarkSide
Avete voluto accomodare i Talebani della Salute e Legaita' (!!!), pieni della Vostra ignoranza, mascherata da Moralita'. Questo e' il risultato.

italiani
9 maggio 2017 21:41 max73
Abbiano un solo uomo di classifica (Nibali). Negli sprint siamo indietro, anche per le assenze di Viviani Colbrelli e x le condizioni approssimative di Nizzolo. Purtroppo sino ad oggi ci sono mancati anche gli attaccanti di giornata. .. con Androni e Nippo avremmo visto qualcosa di più. Speriamo bene

Domanda scontata
9 maggio 2017 23:33 pickett
Ma nessuno aveva avvisato Gatti che non esistono + squadre italiane pro tour?La starting list Gatti l'aveva letta?Cosa si aspettava?

Povero Nibali...che squadra!!!
10 maggio 2017 11:07 Vale46
io dico che siamo anche senza uomini da classifica...
Ma sono l'unico a essersi accorto che il povero Nibali a 8km dal traguardo ieri, era già senza squadra? prima salati "seria" di 20 tappe e a 8km dall'arrivo era già completamente solo, senza nemmeno un compagno! per questo dico che siamo senza uomini da classifica, lui è forte e ce la potrebbe fare,ma è senza squadra... voglio vedere le prossime settimane come farà... poi le prime 3 tappe mette tutta la squadra davanti a tirare come matti per l'arrivo in volata? ma è fuori di testa... piuttosto di risparmiarli per le tappe che contano... chissà se ne sia reso conto di che corridori si è portato al giro, l'unico che si salva è Boaro! me ne ero già accorto al tappone della tirreno che ha vinto Quintana, ha messo tutta la squadra davanti a tirare in salita e a 6km dall'arrivo tutti per aria hahaha... la vedo male, molto male!!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il  Giro d’Italia ha proposto nella settima tappa la prima vera sfida degli uomini di classifica, con Primoz Roglic che si è vestito nuovamente di rosa. Lo sloveno non ha risposto in modo pronto ad Ayuso, che alla fine ha...


Juan AYUSO. 10 e lode. Questa mattina si chiedevano in molti come stesse, cosa passasse nella mente di questo ragazzo spagnolo di soli 22 anni. Avrà la gamba giusta? Sarà capace di prendere in mano la corsa? La sua UAE...


Sceneggiatura classica, stesso film: per una settimana tutti fermi e guardinghi in vista della prima tappa di montagna, poi arriva la prima tappa di montagna, tutti fermi e guardinghi perchè c'è vento, perchè bisogna prima valutare le proprie forze, perchè...


Juan Ayuso batte un colpo, Primoz Roglic risponde presente. Lo spagnolo della UAE Emirates XRG ha messo il sigillo sulla settima tappa, la Castel di Sangro-Tagliacozzo di 168 km, uno scatto decisivo che ha beffato la concorrenza: secondo il compagno...


Pierre Gautherat firma il sucesso nella Valenciennes / Famars, terza frazione della 4 Jours de Dunkerque. Al termine di 154 chilometri caratterizzati da cote e tratti in pavè e vento il 22enne di Colmar in forza alla  Decathlon AG2R La Mondiale Team,...


«Il Giro E è un messaggio sulla sostenibilità, io dico sostenibilità sostenibile» (Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, illustra come si fanno discorsi discorsivi). Lo staff della Uae fa sapere che Ayuso si è adattato perfettamente al...


È Harold Lopez ad aggiudicarsi la tappa regina del 46° Tour de Hongrie. L’ecuadoriano della XDS-Astana si è imposto infatti nella Gödöllő-Gyöngyös (Kékestető) staccando tutti i rivali per la generale negli ultimi due chilometri dell’ascesa conclusiva dove, alla fine,...


È dall'inizio del Giro che in carovana c'è un corridore in più, silenzioso e discreto. E oggi questo corridore passa sulle strade di casa. L'Abruzzo, infatti, era la terra natale di Simone Roganti, il ciclista morto improvvisamente il 30 agosto...


L'edizione 2025 della Itzulia Women si è aperta con la volata vincente di Mischa Bredewold. La 24enne olandese della SD Worx Protime si è imposta nettamente nella prima tappa della corsa basca anticipando sul traguardo di Agurain Millie Couzens, 21enne...


È la domanda che si pongono un po' tutti in carovana: cosa dirà la tappa di oggi con il primo arrivo in salita? Maximilian Sciandri, tecnico della Movistar, ha una sua idea: «Non credo che oggi i grandi scopriranno le...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024