Editoriale
PUNTO UNO: MENO PUNTI. Quando si parla di doping, si finisce per parlare un po’ di tutto: psicologia, farmacologia, sociologia e via elencando. Ognuno ha qualcosa da dire per spiegare cosa induce un atleta a ricorrere al doping. Premesso che l’argomento meriterebbe ben più spazio, pensiamo di non dire cosa sbagliata se proponiamo all’UCI non tanto una riduzione delle corse in calendario (secondo noi un autentico non problema), ma il ridimensionamento quasi totale dei punteggi destinati ai corridori. Questi, più di altre cose, inducono l’atleta all’illecito. A osare, a provare l’agognato salto di qualità. Anche un discreto gregario, che avrebbe il compito supremo di mettersi al servizio del proprio capitano, nella sostanza «si mette in proprio» e pensa prima a se stesso che alla squadra e al suo leader. Con un bel gruzzolo di punti da parte, il suo peso specifico viene praticamente triplicato. Aumenta il suo potere contrattuale: può essere utile alla causa a livello tecnico, ma soprattutto diventa essenziale a livello aritmetico. La speranza, nonché l’augurio, è che ben presto si torni ad avere capitani deputati a vincere e uomini di fiducia al loro fianco impegnati in primo luogo a dare l’anima per metterli nelle condizioni di vincere. Un buon compagno di squadra deve essere pagato per quello che vale come atleta, non per quello che rappresenta in termini di punti. Questo è il punto.

CARENZA DI COERENZA. Non è mai bello citare questioni private, ma se queste sono di interesse pubblico si può fare uno strappo alla regola. Ecco pronta la storia. Ci siamo imbattuti in lui al Giro d’Italia: alla partenza da Alba. «Mi vogliono tappare la bocca, i giornalisti Rai mi vogliono far tacere, perché dico cose scomode. Scrivetele, scrivetele...», ha gridato ai quattro venti Stefano Giuliani, team manager della Mobilvetta Formaggi Trentini, davanti al sottoscritto, al collega Gatti e ad un attonito Moser. Ricordatogli che le cose si scrivono, ma lui dovrebbe avere anche la buona creanza di leggerle, gli rammentiamo nell’occasione che il ciclismo non l’ha inventato lui e, tantomeno, non è sulla sua persona che possiamo contare per la ricostruzione. Nonostante il Corriere della Sera scriva che la sua squadra è con la Selle Italia Pacific la più pulita del creato, noi gli facciamo presente che, lui tanto sensibile e a modino, non ha avuto la minima esitazione a ingaggiare e a schierare al Giro un corridore invischiato in vicende di doping, Chepe Gonzalez. Alla faccia della coerenza e di un ciclismo diverso. Diverso da cosa?

PULIZIA E NON BOLLE DI SAPONE. Hanno raccolto dati, informazioni, grazie ad intercettazioni telefoniche, a cimici nascoste nei condizionatori delle stanze degli alberghi, prima di andare a colpo sicuro. Il blitz di Sanremo non è nato dal nulla e, soprattutto ha riguardato solo apparentemente tutte le squadre, perché non tutte hanno avuto lo stesso trattamento, proprio perché alcune di queste erano più osservate di altre.
È vero, il blitz poteva essere certamente meno «spettacolarizzato», probabilmente doveva essere fatto anche con tempi e modalità diverse, ma questo è quanto hanno deciso le autorità competenti: si dice così, no? I corridori hanno sbagliato a lamentarsi con gli organizzatori, a creare danno a chi nulla poteva fare per loro, perché come loro erano travolti da fatti troppo più grandi e importanti. Ma la magistratura una cosa deve comunque tenerla ben presente: tutte le indagini fatte, le perquisizioni, i sequestri, gli avvisi di garanzia, gli interrogatori si spera che possano condurre a qualcosa. Per dirla come il Coni «rimaniamo in attesa di leggere all’argomento sentenze giudiziarie, piuttosto che dichiarazioni, interviste e anticipazioni».
Bisognerà attendere un mesetto o giù di lì, prima di conoscere con esattezza quali sostanze sono state sequestrate la notte di Sanremo nelle stanze dei corridori e nei motor-home dei meccanici. E se domani scoprissimo che gran parte di quei prodotti vietati (perché iscritti nella lista doping) erano a restrizione d’uso? Cioè utilizzabili per fini terapeutici con la semplice presentazione di un certificato medico (caso Ullrich, per intenderci). E se da tutta questa vicenda fosse proprio la giustizia a uscirne con le ossa rotte? Questo sarebbe il risultato più preoccupante e certamente il meno auspicabile. Noi tutti vogliamo un ciclismo pulito, non bolle di sapone.
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo aver appeso la bici al chiodo a fine stagione, Alessandro De Marchi rimarrà al Team Jayco AlUla iniziando una nuova avventura come direttore sportivo dal 2026. Il 39enne corridore friulano ha trascorso più di un decennio gareggiando ai vertici...


«Oggi abbiamo scambiato le nostre bici con un tocco e una toga! È stato un onore ricevere una laurea honoris causa dall'Assemblea Nazionale dell'Ecuador. Grazie all'Università Anglo-Ispanica Messicana per questo riconoscimento. Dottor Carapaz». No, Richard Carapaz non è impazzito ma ha...


Un luogo, la taverna di casa e storica sede del sodalizio, tanto caro all'indimenticato Giancarlo Otelli, la celebrazione di un'impresa internazionale di uno dei giovani talenti della squadra, un annuncio importante sul futuro e tante autorità amministrative e del mondo...


Le origini del Trofeo Isaltessari risalgono al 25 marzo 1979. Grazie alle sportività e alla passione dei fratelli Vittorio, Antonio e Vincenzo Tessari la prima edizione fu riservata ai dilettanti di seconda serie e si svolse sulla distanza di 125...


L'Abruzzo è nella storia del Giro d'Italia sin dalla prima edizione, 1909. Il 16 maggio fu arrivo della seconda tappa a Chieti, vinta in volata del piemontese Cuniolo. Due giorni più tardi, il 18, la partenza di nuovo da Chieti...


Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte e per tutte le tasche! per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Per Giacomo Villa sta per iniziare un’avventura tutta nuova in salsa italo messicana, dall’anno prossimo vestirà infatti i colori della Petrolike e proverà a ripartire dopo una stagione estremamente complicata. Il ventitreenne di Monticello Brianza è uno delle “vittime” del...


È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini Cycling Paola Santini, e di Francesco Terrazzani, CEO di Como...


L’unione fa la forza, si suol dire da sempre. E così due realtà del ciclismo giovanile, una bresciana di Castrezzato, l’altra milanese di Senago, hanno deciso di unire le proprie forze e creare una formazione in grado di lasciare il...


"Sono felice di annunciarvi che il nostro staff è al lavoro per far si che nel 2027 la Bassano - Monte Grappa sia inserita nel calendario UCI internazionale". E' con queste parole che, nel corso della cena di ringraziamento ai...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024