Rapporti&Relazioni
Matteo e il Giro

di Gian Paolo Ormezzano

H o regalato a Matteo (da qui in avanti M.) per l’ottavo compleanno il kit del Giro d’I­ta­lia, cioè album per la raccolta delle figurine, prime buste di figurine, infoindicazioni as­sortite. M. è il settimo dei miei otto nipoti, ed è bravissimo a scuola. Naturalmente ti­fa per il Toro, e ha imparato a leggere dai tabelloni dello sta­dio, prima ancora che dai libri e dalle maestre entusiaste di lui. Con raccolte di fi­gurine sul calcio M. ha imparato tante cose, tipo la geografia del mondo, grazie alle varie nazionalità dei calciatori del campionato italiano e del­le coppe europee, tipo le ca­pitali, grazie alla sua curiosità che lo ha spinto anche a voler sapere dove ha sede il governo del Ghana. Ogni minuto dedicato alle figurine, alla ri­cerca di esse e agli scambi con i compagni, compresi gli scambi jumbo in una piazza di Torino ogni qualche domenica mattina, è stato un minuto non dedicato alla play-station, allo smart-phone e genericamente al computer, di cui peraltro M. sa tutto quello che occorre per un uso mo­de­rato e responsabile e ra­teizzato, nonché per aiutare il nonno imbranato.

M. ha già assistito ad alcuni arrivi di tappa del Gi­ro e a numerose riprese televisive, anche di corse straniere e soprattutto del Tour de France. Memorabile per me è stato quel giorno in cui, da­vanti alle teleriprese dell’Alpe d’Huez, con tutta quella gen­te ai bordi della strada, quel­l’entusiasmo, quelle bandiere, quei clacson di auto e moto, quelle corse di pazzoidi di fianco ai corridori impegnati nel pieno della salita, quel casino di bella accesa umanità, M. mi ha detto: “Non­no, ma questo tutto Toro”. Aveva tre anni, mi commossi, subito vergognandomene perché troppo facile, troppo comodo.

Io non sono contrario a queste fleboclisi di passione per lo sport e diciamo anche di tutto lo sport, però con le opportune operazioni di bilanciamento legate al rendimento scolastico, ai modi educati, al rispetto per tutti, dai genitori in giù, all’affetto per i compagni e specialmente quelli meno fortunati. Timothy mio figlio ed Elisa sua moglie lo hanno por­tato anche allo stadio del Toro, in curva, pagando il bi­glietto da che ha compiuto i sei anni, e con lui hanno portato la sorellina Anna, quattro anni, che però è rimasta in­differente anche a Torino-Inter 1 a 0, e poi in gran se­greto mi ha detto che lei è una principessa e preferisce giocare con le bambole che non stare in mezzo a tutto quel rumore.

Io non voglio imporre a M. l’amore per il ciclismo, e quanto a quello per tutto lo sport formativo anche fisicamente ci pensano i genitori. Lui comunque ha fatto in fretta a incasellarsi in mente i corridori migliori e a giocare al gioco di riconoscerli senza leggere il nome stampato sulla figurina. Ora spero che col Giro e altro ci­clismo impari anche un bel po’di geografia, magari quella intima del nostro Bel Paese prima e meglio che quella so­lenne delle grandi nazioni e delle grandi capitali. Con il calcio da stadio e da album ha imparato presto a leggere, col ciclismo potrebbe imparare presto a capire alcune bel­le cose dello sport e persino della vita. Per parte mia cercherò a tempo debito di spiegargli cosa era il mio giornalismo trepido e scopritore, con poca pochissima televisione e molta moltissima ne­cessità di ginnastica mentale per immaginare bene le cose.

Confido anche di fargli sapere, con le dovute precauzioni, che non è solo l’Alpe d’Huez a essere tutto Toro, ma anche il Toro a essere, ogni tanto e comunque con bella frequenza invidiatagli dalla Juve, un bel po’ Alpe d’Huez. Non so ancora come farò, comunque convoglierò i miei sforzi su di lui, vista la diserzione della sorellina Anna. Gli altri sei miei nipoti sono ormai dispersi per il mondo degli studi alti e dei primi amori e sinanco del primo lavoro, quando crescevano io andavo in giro dietro ai ciclisti, ai calciatori, agli atleti delle mie venticinque Olim­piadi (record mondiale giornalistico, temo, però trop­pe). L’era mia bambinesca del ciclotappo, con le faccine dei ciclisti nei tappi a stella delle bibite gassate, era lontana assai e comunque per le magnifiche sorti e progressive del Bel Paese sembrava una cosa nostalgica e povera. Certo che se M. mi reinventa il ciclotappo, di cui non sa niente, o qualcosa di simile, povero e bello, io divento al cubo quel nonno più felice del mondo che già sono.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Che cosa unisce un critico d’arte a un ingegnere, che cosa collega un tecnico di laboratorio a un docente di geomatica, che cosa affratella un giornalista e un senatore? Che cosa c’entrano le politiche del territorio con l’ingegneria meccanica e...


In occasione della Beltrami TSA Open House di Reggio Emilia, ci siamo soffermati al termine dell'evento con Fabiano Fontanelli, che ci ha raccontato la genesi del suo libro che narra sia la sua vita ciclistica da vincitore e da gregario...


Campa Bros nasce nel 2004 con un solo obiettivo, ovvero portare nel mercato italiano e nelle mani di tutti gli appassionati componenti e accessori di ottima qualità per il mondo della mountain bike. Materie di prime ricercate e lavorazioni precise restano...


Domenica scorsa, il gruppo motociclisti delle Scorte Tecniche S.C. Fontanafredda, ha celebrato il suo 2025 festeggiando assieme un’annata molto intensa ed impegnativa dedicata a garantire la sicurezza di tutti i ciclisti e tutti gli addetti nelle gare ciclistiche in...


Sabato 6 dicembre 2025 a Bologna il Consiglio Direttivo dell'AIMANC - Associazione Italiana Magistrati Avvocati Notai Ciclisti - ha ratificato la nomina a nuovo presidente l’Avv. Francesco Bellin di Bassano del Grappa. Il nuovo consiglio ringrazia l’Avv. Manlio D’Amico per l’impegno...


Si conclude questa settimana il ciclo di innumerevoli incontri dell’onorevole Pella sulla sua proposta di legge: ieri il tavolo con  i Comandanti della Polizia locale, venerdì con la Federazione Nazionale di Ciclismo. “Con questa proposta di legge vogliamo affrontare un...


Le vacanze sono finite e le  squadre si stanno riunendo per il primo stage invernale e, mentre gli ultimi corridori stanno chiudendo le valigie, c’è chi invece ha pensato di andare a studiare i percorsi di gara del prossimo anno....


Nuovo arrivo in casa del Team Picnic PostNL: il giovane francese Alexy Faure-Prost ha infatti firmato un contratto annuale per correre nella formazione olandese. Faure-Prost è approdato alla categoria Under 23 nel 2023, disputando una stagione eccezionale. A suo agio...


La NSN Cycling Team ha presentato la maglia che i suoi corridori indosseranno nella prossima stagione. Si tratta, si legge nel messaggio social che accompagna il filmato che vi proponiamo, di una maglia ispirata alla città natale di NSN, Barcellona....


Per la prima volta nella storia, donne e uomini affronteranno la Parigi-Roubaix nella stessa giornata: l'appuntamento è fissato per domenica 12 aprile 2026. E saranno gli uomini a gareggiare per primi seguiti dalle donne, come già accade per esempio al...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024