E d allora, ordunque, “al Tour al Tour”, per esorcizzare i nostri insulsi riti e i nostri intollerabili tormentoni dello sport estivo... “Al Tour, al Tour”, per ribadire le tonalità di quell’“a Mosca, a Mosca”, con cui le protagoniste de Le tre sorelle di Cechov invocavano la fuga nella capitale per rimuovere le modestie culturali e sentimentali della loro provincia russa...
Al Tour, al Tour, voi che non ne potete più di Raiola &c uber alles e della contrattazione intorno al forziere di un portiere diciottenne nel segno di “Donnarumma all’assalto” (Ottieri) e delle pagine su pagine dai media cosi dedicate alla più Idiota (Dostoievskji) delle vicende di calcio non giocato che ricordiamo. Altro che Virdis e la Juventus d’antan.
E che non ne potete più, come quanti tirano quattro settimane per uno stipendio che al 21 del mese (Mogol-Battisti) può essere già finito, di una mortificazione o mistificazione dei valori, per cui i milioni di euro si contano fino a 100, come su un pallottoliere da Paperon de Paperoni, questo a me questo a te....
Al Tour, al Tour, senza essere moralisti e quaccheri oltre il lecito, ma certamente giusto il concreto, per non disperdere quella pur larvata lezione etica che nelle strie sottili dello sport ancora dovrebbe essere rintracciata. E senza avere l’accidia del professore Aristogitone di “Alto Gradimento” per cui Donnarumma alla maturità difficilmente lo approveremmo. Se non ci porta il programma di studio intero, e non una domanda a piacere, e tantomeno un autografo al ritmo di un selfie.
Al Tour, al Tour, sorbendoci pure Froome e Quintana, Bardet e Porte che il massimo del nostro gusto non saranno, ma con la certezza mai come in questa vigilia di un’Italia sia pure in tinta non unita per cui tifare.
Non parliamo di sogni, quel così abusato concetto di “Un sogno di mezza estate” (Shakespeare) lo lasciamo ai redattori affranti delle campagne acquisti di calcio, che i sogni altrui li devono innaffiare a giorni alterni di Gonalons e Perisic, Rulli e Budimir, come fecero di Banega e Gabigol la stagione scorsa...
Al Tour, al Tour, ancora, se l’ultimo dei vostri totem sentimentali è “La cognizione del dolore” (Gadda) che per un pugno di assensi elettorali in più a Maradona, pessimo figuro di eccelso calciatore, si debba pubblicamente assegnare la cittadinanza onoraria della vostra città.
Al Tour, al Tour, ancora, ed infine - “non parlare di altri sport, per cortesia” - solo e innanzitutto per quella splendida vittoria di Fabio Aru all’ultimo campionato italiano, che ci ha illuminato di azzurro e tricolore. E che ci ha fatto capire che uno sport sport sport c’è ancora, sulle strade e fra la gente.
E che ad una Italia che conta alla rinfusa i soldi dei tycoon asiatici e abbassa l’anagrafe dei calciatori delle attenzioni dei procacciatori all’età dell’adolescenza, cresciuta chissà in che modo poi, noi preferiamo la fantasia di luglio del Tour. In un medley da strapaese che ci intriga, da Aru, e lo sapete dove vogliamo arrivare, a Marcato, da Colbrelli ad Ulissi, da Bennati a Pasqualon, da Felline a Bono...
Al Tour, al Tour. Quella è la vacanza, quello è il Pernod acqua naturale e molto molto ghiaccio con cui delibare i giorni. “Tre settimane da raccontare” (Fred Bongusto), ben al di qua dei sogni.
Un tempo le borracce erano oggetto di culto, da collezione, ancora oggi i bimbi e non solo loro le richiedono ai loro beniamini. Borracce, cappellini, guantini, anche occhiali. Beh, l'occhiale è un oggetto anche ben più ambito e agognato, ma...
Giulio Ciccone si è sbloccato, ha vinto la prima tappa del Tour of the Alps 2025 e ha risposto alle aspettative di… Jannik Sinner! Il corridore della Lidl-Trek è molto amico del tennista altoatesino, hanno trascorso il Capodanno assieme e...
Arriva da Villa di Villa e dal Giro del Belvedere una bella notizia per il ciclismo italiano. A cogliere il successo, infatti, nella classica internazionale per Under 23 è stato Lorenzo Mark Finn. Il ligure della Red Bull Bora Hansgrohe...
Il profumo di casa fa girare le gambe più forte. I fratelli Davide e Mattia Bais, a turno, sono andati all’attacco nella prima tappa del Tour of the Alps 2025, con partenza e arrivo a San Lorenzo Dorsino, a circa...
Aveva promesso battaglia e al Tour of the Alps 2025 Giulio Ciccone non ha perso tempo, centrando subito la vittoria nella tappa inaugurale di San Lorenzo Dorsino. Il corridore della Lidl-Trek ha regolato in una volata in salita la coppia...
Il vincitore del Gran Premio del Perdono di Melegnano 2025 è il 17enne francese Simon Schwartz. L’atleta della Decathlon AG2R La Mondiale U19 Team si è imposto nettamente alla conclusione dei 128 chilometri della competizione organizzata dalla Unione Ciclistica Sangiulianese...
Bis stagionale per Ilya Slesarenko. Il bielorusso della Veleka Team diretta da Olivano Locatelli, già vincitore a Terracina, oggi si è ripetuto nella classica Coppa Palazzolo-Trofeo Terre di Aquinium gara nazionale per juniores che si è svolta a Castrocielo in...
Dopo tre secondi posti (Varese-Angera, Castelletto Sopra Ticino e Dairago) Marco Gregori finalmente rompe il ghiaccio. Vittoria più che meritata per il portacolori del Pool Cantù VC Sovico GB Junior che a Calcinato, nel Bresciano, conquista il Memorial Fiorenzo Montanari...
Il grande ciclismo torna in Italia e propone da oggi a venerdì l'edizione 2025 del Tour of the Alps, gustoso anticipo di Giro d'Italia. Si partirà con una tappa tutta trentina che avrà sia la partenza che l’arrivo a San...
Rilassato e gioviale come di consueto, Giulio Ciccone è arrivato al Tour of the Alps 2025 con la serenità di chi, finalmente, sta riuscendo a preparare il Giro d’Italia nella maniera ideale dopo annate di cambi di piano forzati. Guardando...