Gatti & Misfatti
Sincerità per sincerità

di Cristiano Gatti

Tempo fa mi sono occupato sul Corriere del caso Totti. Lui che si apre al Tg1 raccontando tutto il malessere di questo malinconico tramonto, Spalletti che sfrutta l’occasione per una plateale prova di forza, cacciando il mi­to dalla sua - del mito - seconda casa. In quella occasione, restando ri­gorosamente all’episodio, mi sono sentito in dovere di difendere Totti, colpito da spropositata rappresaglia per il solo fatto di avere detto la pu­ra verità. Colpevole di sincerità. E giù la ghigliottina sul papa laico di Roma.

I duri e puri del ciclismo, che non vogliono perdere tempo dietro alle frattaglie del calcio, già avranno pomodori e uova marce pronte al lancio su di me, facile bersaglio per il reato di premeditata con­taminazione. Chiedo solo un at­timo di pietà, prima di partire col tiro al piccione. Vorrei convincere tutti quanti che Totti è soltanto lo strumento, l’occasione, l’espediente, per discutere qui tra noi di un tema molto più universale, quello sì davvero incombente anche sul ciclismo. Come intitolerei questo tema? Più o meno, così: la verità, la vogliamo davvero o facciamo solo finta di vo­lerla?

Abbandonando Totti alle sue tribolazioni, buttiamoci a capofitto sulla nobile questione. Da quando frequento il mondo dello sport - ma in fondo non solo quello - sento dire da giornalisti e tifosi che i personaggi sono noiosi, prevedibili, ruffiani, opportunisti. Mai che nelle interviste e nel­le uscite pubbliche si lascino un po’ andare con qualche parola sincera. Altro che sincerità: pesano l’aggettivo, saccheggiano il libro dei luo­ghi comuni, coniugano per intero quello delle frasi fatte. Non dicono quello che pensano e che hanno dentro: dicono quello che bisogna dire. Quello che conviene dire. Quel­lo che immaginano gli altri vogliano sentirsi dire. Da qui, l’aridità, la prevedibilità, il piattume delle interviste. Un format omologato buono per tutti. Per la serie vo­­glio farmi trovare pronto dal mister, il percorso è duro e il Giro è ancora lungo…

In platea, il malumore diffuso. Che barba, questi campioni so­no una vera pizza, anonimi e slavati, anche un po’ para, mai uno che si decida a dire qualcosa di vero e di sentito. E buttati, una buona volta. Dicci qualcosa, una buona vol­ta. Poi, quando improvvisamente sbarca da Marte un alieno che per qualche motivo preferisca dire la semplice verità, ciò che pensa e ciò che sente, apriti cielo. Ma cosa gli salta in mente? Ma come si permette? E via con i pistolotti sul bon ton e sul galateo del bravo atleta: i panni sporchi si lavano nello spogliatoio, le proprie macerazioni non vanno portate in pubblico, dovrebbe vergognarsi a sputare nel piatto dove mangia.

Ci si capisce. Come minimo siamo un po’ tutti dissociati mentali. Per non dire schizofrenici. Quando sono ruffiani li vo­gliamo aperti e sinceri, quando sono aperti e sinceri gliene facciamo una colpa. Ma come li vogliamo, al­lora? A me pare di capire che li vo­gliamo sinceri, però incapaci d’intendere e di volere, cioè totalmente amorfi, acefali, innocui. Dicano pu­re ciò che pensano, purchè non pensino. È per questo che Totti finisce fuori da Trigoria come un imbucato ai matrimoni, con la sagoma della suola disegnata sul didietro: non può dire al Tg1 che sta soffrendo, che non immaginava un finale così per la sua carriera, che non ci si può ridurre al buongiorno-buonasera con l’allenatore. Niente di dinamitardo, niente di spaventoso, niente di vigliacco: la pura e semplice ve­ri­tà. Terribile. Imperdonabile. Fuori dalle scatole, qui hai chiuso.

Dalle nostre parti, nel no­stro recinto, abbiamo un be­stiario piuttosto conforme al modello generale. E quando un personaggio esce dal coro, è su­bito investito di rimproveri. Al mo­mento mi piacciono molto il maturo Nibali e il giovane Formolo: ciascuno a modo proprio, hanno il pregio fuori dal comune di dire ciò che pensano. Emergono per personalità e franchezza. Essere sinceri, aprirsi, persino sbilanciarsi non significa sparare la prima pirlata che passa per il cervello. Quello si chiama da­re aria ai denti. Ma evitare di mettersi la maschera ogni volta è già un bel segno di libertà, in fondo il be­ne più prezioso che ci è concesso. Cer­to i Nibali e i Formolo, ma po­trei aggiungerne qualcun altro (non tantissimi, per la verità), non spifferano in piazza i fatti loro più privati, certo usano la prudenza del gar­bo, ma mediamente esprimono giudizi, pareri, opinioni senza tanto cal­colare se convenga, se sia redditizio, se possa piacere alle masse. Da questo punto di vista, per esempio, trovo invece che Aru sia ancora un po’ troppo contratto, un po’ succube del suo personaggio di bravo ragazzo, sempre pronto a dire la cosa giusta, senza mai una parola di troppo. Spero che acquisendo maturità, pos­sa finalmente liberare anche l’altro Aru, cioè l’uomo che ha masticato tanta fatica e tanti sacrifici nello studio e in bicicletta, dunque sicuramente più ricco di quanto voglia apparire.

Detto questo, si sarà compreso come li vorrei io, i personaggi pubblici: sempre e inguaribilmente se stessi. La sincerità, la verità, la libertà hanno sicuramente un loro prezzo, come minimo rendono la vita più complicata e riducono la cerchia dei servi sciocchi. Ma è uno di quei prezzi che non bisogna pagare col braccino. Mai badare alle spese, per usare la propria testa.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Thibau Nys inaugura con il successo la sua stagione di Ciclocross. Il campione europeo trionfa, per la seconda volta, nel Koppenbergcross di Oudenaarde che già aveva conquistato nel 2023. Il belga figlio d'arte della Baloise Glowi Lions ha fatto la...


Ancora un podio di grande prestigio per Sara Casasola.. La friulana della Crelan Corendon conquista la terza posizione nel Koppenbergcross di Oudenaarde (Belgio) per donne elite che ha visto il trionfo per distacco della olandese Lucinda Brand davanti alla sorprendente...


Patrik Pezzo Rosola, Giorgia Pellizotti e Lucia Bramati come Valentino Rossi, Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Giorgia, Patrik e Lucia, tutti alfieri Fas Airport Services-Guerciotti- Premac infatti hanno trionfato oggi al circuito del Mugello, in terra fiorentina. Da alcuni il...


Bel secondo posto di Stefano Viezzi nell'internazionale Ciclocross di Oudenaarde, in Belgio, da tutti conosciuto con la classica denominazione Koppenbergcross. Il friulano della Alpecin Deceuninck Development, ex iridato tra gli juniores a Tabor nel 2024 e campione italiano in carica...


Il passista scalatore bergamasco Luca Cretti  passerà professionista in MBH Bank Ballan CSB Colpack nel 2026. Un risultato a lungo inseguito e non scontato che chiude un percorso personale che lo ha visto sempre impegnato per finalizzare questo obiettivo. Cretti,...


Spesso lo sport e l'arte s'intrecciano nella narrazione giornalistica, quando si utilizzano espressioni e metafore che paragonano un particolare gesto o azione sportiva a un'opera o un'immagine artistica. Poi ci sono casi in cui i due ambiti si mescolano per...


Si pedala sempre più veloce, non solo perché ci sono Pogacar Evenepoel e Van der Poel, ma perché è tutto il gruppo del World Tour a filare via come un treno lanciato. È di ieri un interessantissimo servizio apparso sulle...


È stata una giornata all’insegna del divertimento, della leggerezza e dell’afa quella che ha inaugurato il weekend del Tour de France EFGH Singapore Criterium, il primo dei due criterium targati A.S.O. in programma a inizio novembre. Sotto un sole...


Le vacanze per Remco Evenepoel ancora non sono iniziate e il tre volte campione del mondo a cronometro è rientrato in Europa dopo aver trascorso una settimana negli Stati Uniti, presso il centro Specialized di Morgan Hill. Non c’era solo...


«E alla fine anche per me è arrivato il momento di godermi una vita più tranquilla»: con queste parole Alberto Rui Costa ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica. A 39 anni, con il titolo di campione del mondo conquistato...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024