Editoriale
FORMA E SOSTANZA. L’ultima sua vittoria sul muro di Huy alla Freccia Vallone, il 22 aprile del 2009. Poi, sei giorni dopo, la notizia della positività per uso di Cera ai Giochi di Pechino 2008, con il triste record di essere il primo e unico sportivo italiano ad aver restituito una medaglia olimpica. Visto che poi piove sempre sul bagnato, ecco che arrivano anche la separazione dalla moglie Selina e i problemi con il Fisco, che gli contesta la residenza a Montecarlo. Il 16 agosto scorso Davide Rebellin, a 40 anni compiuti, è tornato a vincere una corsa. Sua la «Tre Valli Varesine», e qualche giorno dopo suo anche il «Trofeo Melinda». Non ci sarebbe nulla da dire sul ritorno alle corse di Davide, avvenuto il 7 maggio scorso, con la maglia della Miche-Guerciotti, dopo uno stop di due anni. Si sconta la pena e ci si rimette in gioco: questo dice il regolamento e questo vale anche per il corridore veneto. Il problema però è un altro, e l’ha fatto intendere molto bene il presidente del Coni Gianni Petrucci con le sue esternazioni primaverili contro un ciclismo incapace di cambiare. Non altrettanto bene l’ha fatto invece capire il numero uno del ciclismo italiano, Renato Di Rocco, che sull’argomento ha sempre glissato, senza proferire verbo: come spesso gli capita di fare.
Rebellin si sente vittima. Tanto è vero che il corridore di Galliera Veneta ha ribadito anche dopo il successo alla Tre Valli che «quella medaglia la sento ancora mia». A differenza dei tantissimi colleghi pizzicati in questi anni e che in seguito hanno ammesso le proprie colpe e si sono almeno a parole ravveduti, Davide non ha fatto nulla di tutto questo. Non ha ammesso le proprie colpe, preferendo parlare di procedure poco chiare, di esami di laboratorio poco attendibili. In pratica, ha gridato al complotto: a bassa voce, però, secondo il suo stile. Qualcuno potrebbe obbiettare e farmi notare che è meglio lui di tanti ipocriti che hanno fatto buon viso a cattiva sorte solo per puro opportunismo. Forse è così, ma le parole e i fatti contano. Dare l’esempio ai ragazzi non è una questione secondaria. Ammettere i propri errori e ripartire da questi è cosa buona e giusta. In certi casi, come questo, la forma è anche sostanza.

YES, WE PAD. tuttoBICI si fa in tre: magazine, sito internet e adesso anche la piattaforma digitale, un’edicola virtuale e globale che può raggiungere chiunque in qualsiasi momento. Un colpo di pedale verso il futuro. Da metà agosto tuttoBICI è sfogliabile anche in versione digitale per iPAD. La data è quella dell’11 agosto, quando il nostro logo è apparso sull’Appstore di Apple. I primi dati sono molto incoraggianti, i tablet ci danno la possibilità di allargare la nostra offerta editoriale e di dispiegare tutte le nostre capacità creative. Progetto ambizioso, perché le nuove piattaforme digitali ci offrono l’opportunità di scardinare e modificare l’orizzonte temporale e geografico del giornale: è vero, tuttoBICI è un magazine solo in lingua italiana, ma non è detto che un giorno non possa essere anche fatto in altre lingue. In ogni caso da oggi è leggibile in ogni luogo e in ogni dove, sempre e ovunque nel mondo. Basta avere un iPad, scaricare gratuitamente l’applicazione e il gioco è fatto. Quello digitale, al momento, è la copia esatta del giornale che va in edicola, ma in un immediato futuro la copia virtuale potrà diventare anche più ricca e appetibile di quella cartacea che avete imparato a conoscere in questi sedici anni di vita. Un magazine capace di interagire con il mensile e accrescerne i contenuti grazie ai video, ai link di approfondimento e alla costante integrazione con il nostro sito internet (tuttobiciweb.it) che dal 2004 è uno dei punti di riferimento del ciclismo mondiale con oltre 15 milioni di pagine visitate al mese, una media giornaliera di 11 mila visitatori di cui più di 5 mila unici. Dati numeri e cifre, che dicono molto ma non tutto, anche perché questo è solo l’inizio di un viaggio verso una meta che nemmeno noi conosciamo, perché il nuovo mondo in cui siamo entrati è ancora tutto da scoprire e da esplorare. Tante sono le idee, pari ai nostri sogni e alle vostre esigenze. Tante le cose fatte, ma ancor di più quelle da fare e da realizzare, con la costanza e il puntiglio che da sempre ci contraddistingue. tuttoBICI senza confini: in una settimana la nostra applicazione è stata scaricata dalla Cina all’Australia, dal Giappone agli Stati Uniti. Da oggi voi potete seguirci ovunque. Noi possiamo. Yes, we Pad.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej Pogacar si è esaltato nella quarta tappa del Tour de France e a Rouen ha conquistato la vittoria numero 100 in carriera. «Questa è una vittoria fantastica. Mi è piaciuto con un finale come questo e con così tanti...


Tadej POGACAR. 100 e lode. Stronca un asso delle classiche, uno che sa come si fa, ma non gliela puoi fare troppe volte allo sloveno iridato. Cento vittorie in carriera a Rouen, in maglia iridata, battendo nettamente la maglia gialla...


La voleva, l'ha trovata sulle strade della corsa per eccellenza: Tadej Pogacar fa 100 vittorie in carriera! Il fenomeno sloveno della UAE fa sua la quarta tappa del Tour de France, la Amiens - Rouen da 174.2 chilometri, sferrando un...


Lorena Wiebes (Team SD Worx - Protime) era la più attesa ed ha vinto la terza tappa del Giro d'Italia Women. Ma a decidere la Vezza d'Oglio / Trento, non è stata una volata di gruppo bensì uno sprint a...


Con più di 2800 metri di dislivello in 219 chilometri e un primo Gran Premio della Montagna oltre quota 3400 metri d’altitudine, la Huzhu-Menyuan del Tour of Magnificent Qinghai era a tutti gli effetti la tappa regina della corsa...


Una bicicletta stilizzata, per ricordare un grande campione del ciclismo: è la scultura dedicata a Felice Gimondi che ha “trovato casa” nel cuore di ChorusLife, l’innovativo smart district di Bergamo.  L’opera è stata è stata svelata domenica, nel giorno inaugurale...


Si rafforza il legame tra ALÈ Cycling e il ciclismo internazionale: l’azienda veronese sarà partner ufficiale del Tour de Pologne Women 2025, firmando le maglie di classifica che verranno indossate dalle protagoniste della corsa a tappe femminile più prestigiosa della...


Settanta juniores hanno preso parte all’edizione n. 80 della Coppa Montenero nella località livornese, valevole anche per la 45^ Coppa Ilio Filippi e per il Campionato Provinciale. Il successo ha premiato il fiorentino Giulio Pavi Degl’Innocenti del Team Vangi Il...


Una festa rievocativa ha celebrato i 200 anni della Strada dello Stelvio, la “Regina delle Strade Alpine”. Il momento tenutosi lo scorso 5 e 6 luglio al Passo dello Stelvio, è stato un momento di indiscussa emozione. Qualche centinaia di...


Settantadue ore dopo il 3º posto ottenuto nella tappa inaugurale,  Alexander Salby trova il modo di mettere la sua impronta sul Tour of Magnificent Qinghai conquistando allo sprint la terza tappa della corsa cinese, la Huzhu-Menyuan di 219 chilometri. Il danese della Li Ning Star,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024