Scripta manent

CARA ANNEMIEK

di Gian Paolo Porreca

Eadesso che non hai vinto, cara Annemiek Van Vleu­ten, il titolo mondiale 2020, e anche se non sarei su questo for­se totalmente d’ accordo, ti ringraziamo una volta di più.
Vedi, sarebbe stato troppo facile parlare e riscrivere di te, i soliti to­ni di enfasi, al ritorno ancora trionfante dopo un infortunio en­­nesimo, un altro dei tanti da te subiti in strada e nella vita, e poi senza esitazione alcuna surclassati.
E invece questo tuo arrivare se­conda, il polso sinistro protetto dal tutore bianco, e in che modo lancinante, nel testa a testa con la nostra Longo Borghini a Imo­la, già lontana e prima Anne Van der Breggen, mi ha illuminato una volta di più sulla potenzialità infinita della donna, Donna, sem­mai donna di sport, e di quel suo planetario sentimentale- emozionale, oltre che fisico, che tanto spesso noi uomini pensiamo di conoscere fino in fondo. (Senza accorgerci semmai che era solo un fondo fittizio, quello da noi raggiunto).

Vedi, Annemiek, io sono un giornalista di una città del Sud Italia che una sera del luglio 2014, a Caserta, quando tu avresti indossato a sorpresa, per pochi centesimi di vantaggio sul­la inevitabile Vos, la prima ma­glia rosa del Giro d’Italia donne, ti sapeva a malapena nell’elenco delle iscritte, e avrebbe trasmesso a stento il tuo nome al giornale, ‘ti faccio lo spelling?’, ancora va­gamente infastidito del fatto che a vincere quel prologo fossi stata tu, proprio tu, discretamente sconosciuta, e non invece (po­niamo) Roxane Knetemann, la fi­glia di Gerrie, il compianto campione dai Ray Ban verdi in fotografia, sulla quale davvero c’era più naturale, e già per noi in serbo, un racconto.

E avrei imparato di te invece molto di più, semmai dopo aver letto con circospezione delle due operazioni subite alla ar­teria femorale, 2009 e 2011, am­mirando il tuo ritorno alle cor­se già dopo il primo incidente a Livigno, 2015, con un polmone perforato, e massimamente dopo la caduta drammatica, chi la scor­da in video, e la commozione cerebrale e la colonna vertebrale malmessa, alle Olimpiadi di Rio 2016, mentre eri in fuga verso la vittoria...
Magicamente tout court restituita alle corse, dopo poco, come se niente fosse e fosse stato, revenant, Donna Ciclista, vincendo e stravincendo, le crono iridate del 2017 e 2018, il Giro Rosa del 2018 e 2019, il Campionato del mondo in linea del 2019.

E ti abbiamo accompagnato con affetto al Giro Rosa di questo settembre, in rosa, fino alla caduta rovinosa di Mad­daloni, e alla frattura del polso si­nistro, un giovedì di sole per tutti, non per te. In quel ruzzolone rovinoso perdevi il Giro, sa­rebbe stato il terzo vinto in se­quenza, e perdevi ancor più concretamente la chance di poter di­fendere nove giorni dopo il tuo titolo di campionessa del mondo, ad Imola.
Ed invece no, merito primario cer­to dei medici, quelli di Pie­di­monte Matese e di Arnhem, me­rito straordinario tuo, della pertinacia e della volontà, ma tu, Ci­cli­sta Donna dell’incredibile, ad Imola ci sei riuscita ad andare, e a correre e con quale determinazione di atleta campione. Le ferite, sembravi dire, non si blandiscono, si guariscono.
E qui però, ad Imola, se mi permetti, forse vado oltre il dato sportivo e tecnico, ma è lo spirito di questa rubrica, mi hai fatto amare ancora di più l’ineffabile costellazione dell’animo di una donna. Sai quante cose ho visto  - visionario, io ? - in te sabato 26 settembre, splendide in una don­na, meglio se in una ragazza bion­­da? Ho visto il sapersi celare agli altri per tanti chilometri, l’au­dacia del primo scatto al pe­nultimo giro sulla Gallisterna, e la titubanza e poi l’orgoglio nel rispondere anche ad una connazionale Van der Breggen che di te andava più forte in salita, ra­gazza che non ci sta, una sfumatura donna di gelosia, e poi invece l’intuire che stavi sbagliando, donna di pace, e il ritorno a farsi da parte, donna che si fa ombra, donna che non tradisce, marcando l’avversaria più temibile, la Longo Borghini... Quante sfaccettature, nel caleidoscopio umo­­rale e sensitivo di una don­na, giusto ?

Fino a condividere, complicità di sguardi, due ragazze e un pomeriggio da organizzarsi, il contropiede con la Lon­go Borghini. Per quel duello fi­na­le e un podio da definire al meglio. E lì, correggimi se sbaglio, l’indecifrabile primato delle donne ci è parso dotato anche di una sottintesa capacità transitiva... Con la Longo Borghini ha che allarga il suo gomito destro verso il tuo braccio sinistro me­dicato, quello operato di fresco, in un lieve tentativo di frenarti... E poi, guarda il replay, sembra che è come se lo tirasse indietro, via dall’irregolarità modesta, co­me se non volesse farti del male, gentilezza naturale nel suo cuore. Abbiamo letto questo e se ci sbagliamo, non ditecelo, di grazia.
Grazie, allora, cara Annemiek, per averci fatto credere da innamorato per vero, ancora alle don­­ne, creature ancora migliori di noi.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
È Pietro Scottoni, lo junior classe 2007 del Team Vangi il Pirata Ricambi, il vincitore di Dream Ahead, la prima edizione del contest organizzato da Francesca Cesarini nel ricordo del papà Francesco Cesarini. Alle spalle del vincitore si sono classificati...


Si congedò dai dilettanti trionfando al Piccolo Giro di Lombardia. Era il 5 ottobre 1969. Centotrenta giorni dopo esordì tra i professionisti al Trofeo Laigueglia. Era il 15 febbraio 1970. “In salita, sul Testico, mi si affiancarono due compagni di...


Tornano da stasera le emozioni che sa regalare la pista con l'edizione 2024 della Sei Giorni di Rotterdam. Un vero e proprio evento dei tondini, visto che oltre alla gara dei professionisti ci saranno prove riservate alle donne e -...


Il ciclismo italiano ha una dottoressa in più e prontamente scattiamo tutti in piedi per applaudire e congratularci con Rachele Barbieri. La ventisettenne ciclista modenese, portacolori del team Dsm firmenich-PostNL, si è laureata ieri mattina in Giurisprudenza.All'Università di Modena e...


Sicuramente stamane aprendo tuttobiciweb ci manderà a quel paese, ma è giusto così. Il nostro Giuseppe Figini sarà premiato domani nella sua Paderno Dugnano, comune alle porte di Milano, con la Calderina d’Oro, onorificenza che l’Amministrazione Comunale ogni anno assegna...


Altro tris di giovani promettenti per la formazione Continental del Team Biesse Carrera Premac in vista della stagione 2025. Dopo la "promozione interna" degli Juniores attesi dal salto di categoria (Andrea Godizzi, Davide Quadriglia e Alessandro Milesi), la formazione diretta...


Negli ultimi anni le cose sono cambiate davvero in positivo per gli allenanenti indoor e i meriti di tale trasformazione sono da attribuire certamente ai rulli interattivi di ultima generazione e ai vari programmi come Zwift, Bkool e Rouvy. Per i pochi che ancora...


Grande festa del ciclismo giovanile presso il Velodromo di Noto, in occasione dell’iniziativa sportiva e promozionale intitolata “Pedalare Insieme - tra Gioco, Ciclismo e Inclusione“ organizzata magistralmente dal Team Bike Noto Scuola di Ciclismo Salvatore Rametta.Questo progetto è stata un...


Sono state consegnate nel fine settimana le Guerciotti Eclipse S che avranno il compito di scortare nel 2025 verso nuovi traguardi i portacolori della Sc Padovani Polo Cherry Bank.La storica formazione padovana, che nella stagione ormai alle porte debutterà nel...


Mirco Sasso porta in Brianza la maglia di Campione della regione Puglia di Ciclocross. Il 16enne di Bisceglie, portacolori della Salus Seregno, ha conquistato il titolo pugliese in occasione del Cross Natalizio di Locorotondo (Bari) per la categoria juniores. Sasso,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024