LTDL 2017. GIBBONS. «Il mio idolo è Cavendish». AUDIO

PROFESSIONISTI | 24/02/2017 | 09:17
Alla partenza di Serdang della terza tappa del Le Tour de Langkawi 2017 - 128 km fino a Pantai Remis - abbiamo intervistato la nuova maglia gialla, il giovanissimo sudafricano Ryan Gibbons che ieri ha conquistato la leadership grazie ai podi (secondo e terzo posto finora) e gli sprint intermedi.

Classe ’94, in carriera si è già mostrato anche in Italia con un buon settimo posto alla scorsa Coppa Bernocchi e ha dalla sua l’entusiasmo tipico dell’età e l’adrenalina per gli ottimi risultati legittimati dalla condizione in crescendo. A fondo pagine trovate il file audio.

Quali sono le tue sensazioni con la maglia gialla?
«Sono davvero entusiasta di indossare la maglia gialla per la prima volta, inoltre è una tappa corta e molto calda, mi piacerebbe davvero molto vincere con il simbolo del primato addosso»

Oggi si può quasi considerare un mezzo giorno di riposo
«Sì esattamente, la tappa è breve e con questo caldo molto intenso, persino più di ieri è solo un bene».

Performi bene con queste condizioni di alte temperature e umidità?
«Sì, vengo dal Sudafrica e molto spesso ci sono condizioni simili. Oggi soprattutto è molto intenso e può rendere la corsa interessante, mi sento bene».

Hai sentito il vincitore uscente, Van Resburg?
«Sì, ho chiacchierato con lui ed è davvero molto fiducioso, crede che oggi potrebbe andare molto bene, vediamo».

Quando hai iniziato a correre? Quando hai capito che volevi fare il corridore?
«Ho iniziato con la mountain bike quando avevo 12 anni, ma mi sono dedicato in modo pieno alla strada a 17 anni, quando ho capito che volevo diventare un ciclista».

Nella tua famiglia ci sono precedenti di corridori?
«Entrambi i miei genitori amano andare in mountain bike ma solo per divertimento, non hanno mai gareggiato. Sono il primo professionista della mia famiglia».

Chi è il tuo idolo?
«Mark Cavendish! (Ride, NDR) È davvero grandioso avere la possibilità di correre con lui».

Qual è la corsa dei tuoi sogni?
«Come tutti i corridori, poter correre un grande Giro come il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta di Spagna. Ma il Tour de France su tutti».

Quali sono i tuoi programmi futuri?
«La prossima corsa sarà proprio in Italia, la Coppi e Bartali».

Da Serdang, Diego Barbera

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