NIZZOLO: «AD AMBURGO HO LANCIATO LA MIA VOLATA PER DOHA»
PROFESSIONISTI | 22/08/2016 | 13:23 Terzo ad Amburgo dopo il declassamento di Nacer Bouhanni. Il campione d’Italia Giacomo Nizzolo non ha di che gioire ma nemmeno può imprecare alla luna. «In quel momento, contro velocisti più veloci di me, ho pensato che anticipare la volata era la cosa giusta da fare. Ho lanciato lo sprint a 350 metri, forse anche un po’ troppo presto, ma non avevo altra scelta. Se si pensa che uno come Degenkolb alla fine mi ha anticipato di un soffio – solo al fotofinish - stando costantemente alla mia ruota, significa che la mia volata non è stata poi così male. E poi valutiamo anche un'altra cosa: non sono al cento per cento, guai se lo fossi in questo momento».
Giacomo Nizzolo non lo dice ma lo fa capire molto bene: la sua mente è già rivolta al mondiale di Doha. «Ci penso dal giorno di Boario. Dopo aver indossato la maglia tricolore, un attimo dopo ho cominciato a pensare a quella sfida di metà ottobre: è lì che devo arrivare al top. Certo, prima voglio fare bene, voglio andare alla ricerca di conferme, e poi parlare con tranquillità con il Ct Cassani».
Per Giacomo nessun problema di convivenza con il campione olimpico Elia Viviani. «Meglio avere due punte che una, questo è logico. Ma queste sono cose che analizzerà il Ct: io voglio solo farmi trovare pronto e penso che Elia farà altrettanto, visto che entrambi siamo molto meticolosi nel lavoro e altrettanto ambiziosi».
Dopo Amburgo, Plouay «una corsa che mi piace un sacco e che ha un percorso che sento di avere nelle corde, ma come ho già avuto modo di dire forse ci arrivo non al top e quindi spero di inventare qualcosa di bello per poter essere ugualmente competitivo». Poi correrà il Giro di Gran Bretagna ( 4-11 settembre) e anche l’Eneco Tour (19-25 settembre) «due corse a tappe di otto giorni che mi permetteranno di immagazzinare lavoro e trovare il giusto colpo di pedale», dice il milanese. «Poi, molto probabilmente correrò anche Bernocchi (14 settembre) e Agostoni (15 settembre) con la maglia della nazionale, ma di questo ne devo ancora parlare con Cassani non appena il Ct sarà tornato da Rio».
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