MEINTJES. «Per vincere il Tour, bisogna conoscerlo»

PROFESSIONISTI | 01/08/2016 | 07:27
Louis Meintjes è entrato nella storia. Arrivando a Parigi è diventato il primo ciclista africano a concludere il Tour de France nella top 10 della graduatoria generale.
Lo scalatore sudafricano della Lampre Merida, classe 1992, ha conquistato l’8° posto, a 6’58” dalla maglia gialla. «È emozionante aver concluso il Tour tra i migliori 10, è un risultato molto buono. L’anno scorso non avevo potuto completare la corsa perché mi ero ammalato, avevo quindi una grande voglia di dimostrare di poter essere in grado di arrivare a Parigi e di esprimermi ad alti livelli. Senza una grande squadra al mio fianco non avrei potuto realizzare quanto ho fatto. È stata davvero una bella esperienza».

Hai concluso secondo nella classifica giovani alle spalle di Yates, soddisfatto per la tua prestazione?
«Sì, il mio obiettivo era la top ten e tutto è andato bene fortunatamente. Adam è stato il più bravo, è andato davvero forte e ha disputato una buona corsa. Ho perso da un ragazzo in gamba, non ho rimpianti. Io ho cercato di stare con i migliori, non ho attaccato perchè per le alte andature non era possibile non perchè non volessi. Ho tenuto duro finchè ce la facevo e cercato di guadagnare qualcosa negli ultimi metri».

Che impressione ti hanno fatto i rivali?
«Froome è stato davvero forte e ha sempre corso in control, Porte era in grande condizione e se fosse stato più fortunato sarebbe arrivato sul podio, Quintana sul Ventoux si è capito che non era il migliore Nairo a cui siamo abituati ma comunque resta un atleta da rispettare, sono felice di essere stato nel gruppetto dei migliori con loro nel corso delle tre settimane. Bardet e Aru hanno solo un paio di anni in più di me ma hanno già raccolto risultati importanti, per me sono un'ispirazione, guardare loro mi fa credere che nei prossimi 3 anni potrò crescere molto anche io».

Il Tour è sempre stato la corsa dei tuoi sogni, dopo averlo portato a termine cosa ti aspetti?
«Ho iniziato a pedalare guardando la Grande Boucle in tv. È incredibile questo evento, è grandioso per gli spettatori e la sua maestosità. Custodirò questa esperienza per tornare e migliorare il risultato ottenuto, mi aiuterà senz'altro, bisogna imparare a correre una gara così importante per poter ambire al podio. Non scorderò l'emozione provata arrivando sui Campi Elisi e anche la buona prestazione personale nella cronoscalata. Ora nel mirino ho i Giochi Olimpici di Rio, gara dura e difficile da controllare, e poi la Vuelta».

Giulia De Maio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima grande rivelazioniedi questo Giro d’Italia è l’olandese Casper van Uden che oggi ha conquistato la quarta tappa della corsa rosa. Per lui questa è la vittoria più importante in carriera e il suo intento è quello di continuare...


Casper VAN UDEN. 10 e lode. Volata di testa, per restare in testa. Dalla centrifuga di Lecce il 23enne della Picnic esce bello come pochi dopo aver strizzato tutti per benino, con sicurezza e apparente semplicità. Vince bene il Picnic,...


Ci sono argomenti sommersi e striscianti, per loro natura noiosi e contorti, che vengono regolarmente ignorati. Errore madornale. Perchè più di tante chiacchiere spiegano come stia cambiando, o come sia già inesorabilmente cambiato, il ciclismo moderno. Non c'è come la...


«Cambia la direzione del percorso, cambia anche la direzione del vento». (Giada Borgato, motocronaca Rai, rivela di non avere le qualità per lavorare nell’ufficio meteo).  La direzione del Giro E precisa che Mattera è il nome...


La prima tappa italiana,  la Alberobello-Lecce di 189 km, del Giro d’Italia 2025 sorride a Casper van Uden. L'olandese della Picnic PostNL si è imposto allo sprint sul traguardo di Lecce battendo, grazie a una volata lunghissima, i...


La Classique Dunkerque, disputata tra Dunkerque e Lens sulla distanza complessiva di 193 km, si è conclusa con una volata serratissima tra Pascal Ackermann, Biniam Girmay e Alberto Dainese. A spuntarla è stato il tedesco della Israel - Premier Tech che ha anticipato l'eritreo...


Se n’è andato in silenzio, con la stessa discrezione con cui ha spesso affrontato la vita. Adriano Mei non ce l’ha fatta: la malattia, subdola e impietosa, ce l’ha portato via. E con lui - che era nato a Carbonia...


Ieri sera, nella suggestiva cornice dell’Hotel Stella Maris a Marina di Ginosa, si è tenuto l’evento “Storie a pedali – Il ciclismo come scuola di vita”, un incontro pubblico dedicato al valore formativo, sociale e culturale dello sport, con particolare...


Giulio Ciccone si è goduto l'abbraccio dei tifosi prima della partenza da Alberobello e ci ha regalato qualche battuta: «Avere la maglia rosa in squadra è davvero molto bello, continuiamo a lavorare in attesa che arrivi qualche tappa adatta a...


Domani, mercoledì 14 maggio, partirà da Ceglie Messapica (Brindisi) per arrivare a Matera, la seconda tappa italiana del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024