Ancora polemiche su Basso, ancora errori inaccettabili

| 12/12/2006 | 00:00
Notizia d'agenzia: «"Ivan Basso non e' il benvenuto al Giro di Danimarca unitamente al suo team Discovery Channel per la scelta di tesserarlo dopo il suo coinvolgimento nell'Operacion Puerto'': con un comunicato diffuso oggi anche la massima corsa a tappe danese si e' schierata tra gli organizzatori contrari alla presenza del vincitore del Giro 2006. ''La formazione statunitense ha operato una scelta discussa inserendo un corridore con una posizione che e' ancora al vaglio dell'inchiesta della magistratura spagnola - prosegue la nota siglata dall'ex-professionista Jesper Worre, direttore organizzativo del Giro di Danimarca - Il team manager Johann Bruyneel si e' affidato a quattro avvocati per studiare la situazione di Basso: significa che i dubbi su di lui esistono. In questo caso meglio lasciar perdere per il bene della nostra gara''. La decisione, che si allinea a quella del Giro di Germania comunicata alcune settimane fa, colpisce ancora di piu' poiche' Basso la scorsa estate domino' il Giro di Danimarca conquistando quattro tappe e la classifica finale sullo slancio del secondo posto al Tour che gli garanti' una grande popolarita' tra gli sportivi scandinavi anche per la militanza con il team danese CSC. Oltre al corridore varesino, la cui posizione e' stata archiviata dal Coni in ottobre, Worre ha puntato il dito contro due team italiani, la Tinkoff e la Lpr, per aver tesserato rispettivamente l'americano Tyler Hamilton e lo spagnolo Jose' Enrique Gutierrez Cataluna, atleti egualmente coinvolti nell' operazione Puerto: ''Ci hanno chiesto di partecipare ma hanno ricevuto un cortese 'no'. Non intendiamo che si schierino al via formazioni con in organico un corridore per il quale la giustizia penale non ha ancora dimostrato la totale estraneita' al sistema di somministrazione di doping che fa capo al dottor Fuentes''». Riflessione: un altro errore inaccettabile, quello commesso da Jesper Worre. Ivan Basso è stato giudicato da due gradi della giustizia sportiva italiana ed è stato assolto, quindi ha tutto il diritto di correre dove e come vuole. Quanto al giudizio penale della magistratura spagnola, cui Worre fa esplicito riferimento, la posizione di nessuno dei corridori più o meno coinvolti nell'Operacion Puerto è in discussione: i corridori sono semplici testimoni in un procedimento che ha solo otto indagati, tutti ben identificati e non ciclisti. L'impressione che abbiamo è che ci siano organizzatori che con il nome di Basso e dell'Operacion Puerto vogliano solo farsi pubblicità. Domanda alla quale sarebbe bello che l'organizzatore del Giro di Danmimarca e quello del Giro di Germania rispondessero: perché puntano il dito solo contro la Discovery Channel e non fanno altrettanto con le formazioni degli altri 57 corridori coinvolti nell'Operacion Puerto?
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