NIEVE: «Per la squadra e la mia famiglia». AUDIO

GIRO D'ITALIA | 20/05/2016 | 17:09
Il 29enne basco Mikel Nieve torna a vincere sulle strade del Giro d’Italia dopo 5 anni e commenta così il suo successo: «Sono molto contento per questa vittoria, ormai sono cinque anni che corro il giro, una corsa che amo profondamente. Dopo l’abbandono di Landa, su cui puntavamo per conquistare la maglia rosa, il nostro obiettivo è cambiato ed è diventato vincere una tappa. Oggi ci ho provato da lontano ed è andata bene. A chi dedico questa vittoria? È per tutta la squadra e per i miei cari».

Ecco le dichiarazioni del vincitore di tappa a seguito della classica conferenza stampa a Cividale del Friuli.

Non è la prima volta che vinci dopo che il tuo capitano ha abbandonato e tu hai potuto accettare la responsabilità dell’attacco.

«Sono sempre riuscito a prendere ogni opportunità che mi si è presentata. Oggi sono riuscito a inserirmi nella fuga decisiva e sono molto felice».

Che significato speciale ha per te questa vittoria dopo i problemi di squadra e personali?

«Per la squadra è stato molto importante per il morale dopo l’abbandono inaspettato di Landa, perché siamo stati costretti a organizzare un nuovo piano e ottenere una vittoria così a stretto giro è davvero una grande soddisfazione. Personalmente sono molto contento, perché non vinco molte gare e trionfare di nuovo al Giro dopo essere venuto all’ultimo momento visto che fino all’ultimo non ero sicuro di partecipare, mi rende molto felice».

Per quanto riguarda l’abbandono di Landa, cosa è successo?

«Non avremmo mai creduto che gli sarebbe successo una cosa così grave, avevo capito che aveva trascorso male la notte, ma alla colazione si sentiva abbastanza bene. Tuttavia, alla fine ha avuto una nuova crisi, non riusciva proprio a continuare, gli era salita la febbre e si è dovuto fermare».

Se Landa fosse ancora in gara avresti vinto lo stesso?

«Sicuramente no, perché oggi avrei lavorato tutto il giorno per lui come suo gregario e per la classifica generale dunque non avrei mai avuto la possibilità di attaccare».

Quando hai sofferto di più, martedì dopo che Landa era nel gruppetto o oggi?

«Mentalmente di sicuro l’altro giorno con la crisi di Landa, dato che pedalare tutto il giorno nel gruppetto sono situazioni difficili; oggi fisicamente perché sono andato al 100% ed è stata una tappa molto dura».

Domenica ci sarà la Gran Fondo Giro d'Italia anche sul percorso di oggi con 1500 partecipanti, che consiglio ti senti di dare ai coraggiosi, tu che hai vinto la tappa?

«Se i cicloamatori devono proprio farla per forza… (ride NDR), dico che è molto dura. Quel che posso consigliare è che devono mangiare sempre bene, misurare le forze e se finiscono si meritano un grande applauso».

Diego Barbera

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