La stagione di Damiano Cunego inizierà su un Tornado
| 07/12/2006 | 00:00 Gemellaggio inedito per Cunego e quelli della Lampre. Per «mettere le ali e volare» idealmente sulle vette del Giro d’Italia, massimo traguardo del 2007, Damiano salirà su di un Tornado del Sesto Stormo della base militare di Ghedi. Appuntamento il 12 febbraio prossimo per una giornata davvero piacevole ed inedita fra bici ed aerei. Poi la stagione decollerà realmente dalla Ruta del Sol sulle strade andaluse. Cunego è già pronto, reduce dal Texas, dove ha lavorato nella galleria del vento per le crono. Fra l’altro la prova contro il tempo che chiuderà i giochi al Giro si correrà sulle strade di casa sua, da Bardolino a Verona. «In Texas - ha detto Damiano siamo partiti dalla bici e dalla crono finale del Tour nel corso della quale avevo saputo conservare la maglia bianca di miglior giovane. Abbiamo apportato piccole modifiche alla bici ed alla posizione, senza stravolgere nulla. E senza annunciarle. E’ un segreto». Primo raduno con la Lampre a Boario, primi progetti per la stagione prossima. Confermato il no al Tour de France? «Abbiamo preso in esame soltanto la prima parte della stagione, inutile far progetti a scadenza più lunga. Parto a metà febbraio, voglio essere già competitivo ai primi di aprile al Giro dei Paesi Baschi, far bene nella classica di Liegi a fine aprile, cercare di vincere il Giro d’Italia. A quel punto in base a tante cose, si deciderà il futuro». Come dire che snobberai ancora una volta la Sanremo? «Credo proprio che quel giorno farò un bell’allenamento di 200 km, in tempo per poi vedermi in tivù come andrà a finire quella sfida. Non esiste un’altra corsa con tanto nervosismo nei 50 km finali come la Sanremo. La vogliono vincere in troppi, rischi di farti male. E non puoi essere al massimo quel giorno a metà marzo se poi punti al Giro d’Italia. Non la snobberò tutta la vita, magari l’anno in cui non correrò il Giro puntando sul Tour, mi potrebbe star bene la Sanremo. Ma è troppo facile quel finale per me». Sinceramente cosa pensi di Ivan Basso? E’ il tuo rivale classico per il futuro. Ha risolto tutti i suoi problemi? «Prima di incontrare i giornalisti ci siamo detti con il nostro team manager Saronni di non affrontare pubblicamente quell’argomento. Ho i miei pensieri su tutta la vicenda ma non li rendo pubblici per evitare problemi e incomprensioni. Chiedete a Saronni». La rivalità comunque c’è. In fondo l’ultima Liegi-Bastogne- Liegi l’ha vinta Valverde anche perché voi due vi siete fatti la guerra dal primo all’ultimo chilometro. «Cercherò di non farlo più alla prossima Liegi. La rivalità esiste, ma non ci sarà soltanto Basso al prossimo Giro come avversario. Simoni non si farà certo da parte, come Savoldelli, come Di Luca, come l’inevitabile sorpresa fra gli stranieri». E’ vero che diventerai papà per la seconda volta? «No, è assolutamente falso. Ho letto anch’io e non so chi abbia messo in giro questa voce».
(Beppe Conti, da Tuttosport del 7 dicembre 2006)
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