GATTI&MISFATTI. W IL GIRO DEI RE E DELLE REGINE

GATTI&MISFATTI | 06/05/2016 | 18:06
di Cristiano Gatti

Ma dove sono finiti? Dove si annidano, cosa aspettano, come pensano di mettere i bastoni tra le ruote, questa volta? Da giorni e giorni li aspetto, perché solitamente sono molto puntuali e pignoli, ma mi sa tanto che siamo davvero in presenza di un fenomeno paranormale: i nazionalisti del Giro, quelli che ad ogni partenza in terra straniera ripropongono il format dell’indignazione patriottica, sono stranamente muti.
Chi può dimenticare. Il Giro andava in Olanda, o in Danimarca, o in Groenlandia, e loro subito con tono accigliato: ma com’è possibile, ma che scandalo è, se si chiama Giro d’Italia perché deve partire dall’Olanda o dalla Mongolia? Moralisti per tutte le stagioni, orecchianti tanto al metro, puristi, perbenisti, autonomisti, la moltitudine degli “isti” di tutte le risme compatta in trincea per schizzare fango e veleno sul Giro. Magnifici personaggi: il mondo si globalizza, nel bene e nel male, e il Giro dovrebbe restare l’ultima riserva indiana di masochisti che difendono una patetica dignità territoriale.

Ma cosa è successo quest’anno? Perché non si sente il coro delle prefiche, piangenti e gementi per lo sfregio al tricolore? Ho la netta sensazione che la tentazione di rimettere su il solito disco sia morta sul nascere di fronte allo spettacolo offerto – ancora una volta – dall’Olanda. Trionfale. Davanti all’ennesimo successo, ai nostri patriottardi va detto chiaro e netto che certi discorsi e certe indignazioni non hanno più senso. In nessun luogo d’Italia – lo dico con una certa mestizia – sarebbe più possibile allestire una partenza tanto festosa e tanto partecipata. In alcune città nostre il Giro sarebbe soltanto un invadente rompiscatole, signor vigile, ma devo raggiungere il centro, quand’è che la finiscono e levate le transenne? In altre, il massimo dell’accoglienza sarebbe l’indifferenza. In qualcuna si farebbe festa, come no: ma con moderazione, senza impazzire, niente a che fare con un flash-mob per salutare gli Ufo o un concerto di Fedez.
Volutamente, per non uscirne da cinico palancaio, sorvolo sulle entrate economiche di queste tre giorni straniere. Posso solo dire che da sole valgono il resto del Giro, o quasi, e che comunque servono a chiudere i buchi lasciati dai nostri sindaci al momento di saldare i conti per partenze e arrivi.

E allora, cosa vogliamo? Vogliamo stare qui a dire che partendo in Olanda il Giro non è più lo stesso? Che si snatura? Ma per favore. In questi Paesi, si muovono re, regine e presidenti della repubblica, per il Giro. Da noi bisogna raccattare in ginocchio un sottosegretario dei ministeri senza portafoglio. Se si concede. Altro che storie: mille di queste partenze. Se possibile, partiamo pure da Pechino, da Los Angeles e dalla Patagonia. Tutto questo serve a esportare un Made in Italy altamente griffato. A renderlo attraente e desiderabile in tutto il mondo. Tanto poi sappiamo che una volta ultimato il lavoro promozionale, i veri conti si faranno in casa nostra. Le Dolomiti, il Mortirolo, lo Zoncolan e il Colle dell’Agnello li abbiamo solo noi. Gli stranieri lo sanno: per vederli, devono per forza restituire la visita. Se Maometto non va alla montagna, la montagna non si muove.
Copyright © TBW
COMMENTI
90 minuti di applausi per Gatti
6 maggio 2016 19:16 teos
Sottoscrivo col sangue quanto da lui ivi scritto. Ah, ad avercene sulle strade anche solo la metà degli olandesi visti oggi sul percorso!! Purtroppo non siamo un popolo con una mentalità plurisportiva, ma solo un ammasso di topi che corre appresso al pifferaio magico dalle sembianze di una sfera bianca e nera..

Sottoscrivo al 100%
6 maggio 2016 22:07 mdesanctis
Egr. Dott. Gatti,
Con rinnovata stima.
mdesanctis

Bravo Gatti
6 maggio 2016 22:39 IngZanatta
Sono d\'accordo al 100 per cento con Gatti. Per me si dovrebbe partire dall\'estero ogni anno, anche dal Qatar.

6 maggio 2016 23:25 gianni
Ci riconosciamo pientamente in quanto Cristiano Gatti ha scritto.
gc

4 in geografia
6 maggio 2016 23:55 pickett
Il Colle dell'Agnello,essendo un valico di confine,non ce l'abbiamo solo noi,ce l'hanno anche i francesi.E hanno altre 100 salite belle quanto le nostre.Suvvia,Gatti,lasci perdere le solite frasi fatte...

7 maggio 2016 10:48 BARRUSCOTTO
IERI E STATA UNA FESTA GRANDIOSA ONORE AL GIRO CHE E TANTO AMATO VIVA OLANDA SI E MOSSO PURE IL RE CHISSA SE A CATANZARO PRIMA PARTENZA DALL'IALIA RENZI O ALTRI NOSTRI CAPI ANDRANNO ALLA PARTENZA O PREFERISCONO GLI STADI PALESTRE DI MALEDUCAZIONE INVECE DI PROPAGANDARE LA BICI E LE PISTE CICLABILI

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima grande rivelazioniedi questo Giro d’Italia è l’olandese Casper van Uden che oggi ha conquistato la quarta tappa della corsa rosa. Per lui questa è la vittoria più importante in carriera e il suo intento è quello di continuare...


Casper VAN UDEN. 10 e lode. Volata di testa, per restare in testa. Dalla centrifuga di Lecce il 23enne della Picnic esce bello come pochi dopo aver strizzato tutti per benino, con sicurezza e apparente semplicità. Vince bene il Picnic,...


Ci sono argomenti sommersi e striscianti, per loro natura noiosi e contorti, che vengono regolarmente ignorati. Errore madornale. Perchè più di tante chiacchiere spiegano come stia cambiando, o come sia già inesorabilmente cambiato, il ciclismo moderno. Non c'è come la...


«Cambia la direzione del percorso, cambia anche la direzione del vento». (Giada Borgato, motocronaca Rai, rivela di non avere le qualità per lavorare nell’ufficio meteo).  La direzione del Giro E precisa che Mattera è il nome...


La prima tappa italiana,  la Alberobello-Lecce di 189 km, del Giro d’Italia 2025 sorride a Casper van Uden. L'olandese della Picnic PostNL si è imposto allo sprint sul traguardo di Lecce battendo, grazie a una volata lunghissima, i...


La Classique Dunkerque, disputata tra Dunkerque e Lens sulla distanza complessiva di 193 km, si è conclusa con una volata serratissima tra Pascal Ackermann, Biniam Girmay e Alberto Dainese. A spuntarla è stato il tedesco della Israel - Premier Tech che ha anticipato l'eritreo...


Se n’è andato in silenzio, con la stessa discrezione con cui ha spesso affrontato la vita. Adriano Mei non ce l’ha fatta: la malattia, subdola e impietosa, ce l’ha portato via. E con lui - che era nato a Carbonia...


Ieri sera, nella suggestiva cornice dell’Hotel Stella Maris a Marina di Ginosa, si è tenuto l’evento “Storie a pedali – Il ciclismo come scuola di vita”, un incontro pubblico dedicato al valore formativo, sociale e culturale dello sport, con particolare...


Giulio Ciccone si è goduto l'abbraccio dei tifosi prima della partenza da Alberobello e ci ha regalato qualche battuta: «Avere la maglia rosa in squadra è davvero molto bello, continuiamo a lavorare in attesa che arrivi qualche tappa adatta a...


Domani, mercoledì 14 maggio, partirà da Ceglie Messapica (Brindisi) per arrivare a Matera, la seconda tappa italiana del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024