PROFESSIONISTI | 21/04/2016 | 17:07
Tanel Kangert è, a ragione, raggiante. Ha fatto sua la terza tappa del Giro del Trentino e in conferenza stampa non si risparmia: «Non sono uno abituato a vincere spesso, quando ci riesco è davvero una bella emozione. A inizio carriera ho capito di non avere i numeri per affermarmi come un grande campione, ma di poter vincere solo gare minori o brevi corse a tappe, così sono diventato un buon gregario per campioni importanti, felice del mio ruolo». E sul finale odierno: «Oggi ho svolto una gara perfetta, dell'Astana eravamo davanti in tanti. In salita non avevo gambe super ma ho tenuto duro e ho provato con un solo attacco, "o la va o la spacca" mi sono detto. Il programma era di fare la corsa per chi andasse più forte di noi, non abbiamo aspettato Nibali ne nessun altro. Vincenzo non è ancora al cento per cento e ha nel mirino Liegi e Giro, così ognuno di noi ha avuto la libertà di giocare le proprie carte. Domani ci inventeremo qualcosa contro Landa, nostro ex compagno. Al Giro andrà forte come l'anno scorso... ».
Infine una dedica: «Questo successo va alla Astana e in particolare al manager Alexandre Vinokourov che ha sempre creduto in me. Ormai sono 6 anni che vesto questa maglia, se mi sembra siano passati così in fretta è perché mi sono divertito un mondo e trovato benissimo».
da Mezzolombardo, Giulia De Maio
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