NIENTE SOSPENSIONE PER LA KATUSHA

DOPING | 09/02/2016 | 15:09
L'Unione Ciclistica Internazionale annuncia in un comunicato ufficiale che il presidente della Commissione disciplinare ha stabilito che "Non sono soddisfatte le condizioni per una sospensione del Team Katusha in applicazione dell'art 7.12.1 del Regolamento Anti-Doping UCI”.
A seguito della notifica di un secondo caso di riscontro analitico di positività (Vorganov dopo Luca Paolini, ndr) in un periodo di dodici mesi, l'UCI ha deferito la questione relativa al Team Katusha alla commissione disciplinare il 6 febbraio scorso.

Il presidente della Commissione disciplinare scrive tra l'altro: "Il testo dell'articolo [7.12.1] si riferisce al fatto che la decisione deve tener conto di tutte le circostanze del caso "; "Per quanto riguarda il caso Paolini, è stato stabilito che l'assunzione del pilota di cocaina non è dipesa da una volontà di influenzare la performance sportiva, ma è stato piuttosto fatta con “intento ricreativo".

"In questo contesto, l'applicazione di una sospensione ai sensi dell'articolo 7.12.1 quando uno dei due casi di riscontro analitico di positività si riferisce all'uso di un farmaco sociale, non può conciliarsi con l'obiettivo di questo articolo. Anche se, a rigor di termini, un caso del genere rientra nella applicazione delle norme antidoping per il corridore in questione, l'imposizione di conseguenze negative per tutta la squadra sarebbe inadeguata e sproporzionata".

"Resta inteso che l'intenzione di questo articolo è quello di imporre conseguenze negative sulle squadre che vengono considerate colpevoli di mancanza di controllo sul doping per fini sportivi assunto dai loro atleti, o se esistono scenari ancora peggiori, e / o se le squadre non stanno facendo abbastanza per combattere il doping".

"Il Presidente della Commissione ritiene quindi che sarebbe sproporzionato sospendere una squadra sulla base del fatto che uno dei suoi membri assuma una droga sociale, il cui consumo non è legato alla performance sportiva".
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COMMENTI
Doping
9 febbraio 2016 17:28 jimmy56
Andiamo avanti così tanto questi fanno quello che vogliono avete capito si o no è una vergogna

9 febbraio 2016 17:40 Melampo
Giampaolo Caruso, corridore della Katusha dal 2010, è stato dichiarato positivo all'Epo il 17 Agosto 2015 dopo il riesame del campione raccolto in un controllo antidoping del 27 marzo 2012, fuori competizione.

Mi domando, allora:

1) vale la data del prelievo?
2) vale la data del riesame?;
3) valgono i pozzi di gas e di petrolio?


incentivo
9 febbraio 2016 18:19 IngZanatta
Un bell\'incentivo ad assumere cocain@, insieme ad altre porcherie, almeno non si mettono a repentaglio i team

Finalmente l'UCI ha preso una decisione giusta
9 febbraio 2016 23:05 Monti1970
Mi chiedo cosa c'entrava fermarare 28 corridori innocenti. Mi sembra il caso di abolire questa legge del c***o che esiste solo in questo sport alla deriva

Che giustizia e questa
9 febbraio 2016 23:12 ct46ct
Perché a un professionista dopo che lo prendono per doping lo fanno correre dopo essersi scontato la squalifica? E a un amatore no e squalifica a vita? Il reato Nn è sempre uguale? La legge Nn e uguale per tutti ? Ho loro possono fare quello che vogliono perché ci sono interessi di soldi? Che giustizia e questa

Per melampo
10 febbraio 2016 07:41 Monti1970
Vale la numero 1

che precedente
10 febbraio 2016 08:55 bernacca
certo che la UCI si assume una bella responsabilità! come fa a dire che la cocain@ è doping ricreativo e non sportivo? Paolini ha detto che la prendeva anche per dar contro i sonniferi... che baggianata! i petrol dollari in Kuwait Quatar etc fanno fare un ciclismo senza anima , i gas dollari stanno facendo anche peggio

..ma come Uci non lo conosce?
10 febbraio 2016 09:31 paoletta
Sembra strano che l\'Uci non conosca l\'esistenza del borraccino belga!!!....lo conoscono tutti!!!

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