Fanini-Ivanov: ecco il primo "contratto al DNA"

| 04/11/2006 | 00:00
Lo aveva anticipato nei giorni scorsi Cristian Fanini: la campagna acquisti 2007 di Amore & Vita – McDonald’s sarebbe stata a dir poco piena di sorprese, fatta esplicitamente per cancellare l’insoddisfacente stagione agonistica 2006. E dalle parole si è passati ai fatti: dopo la certezza Kairelis che ha appena rinnovato il contratto, il team ha messo a segno un nuovo importantissimo colpo di mercato, forse il migliore degli ultimi anni. Arriva infatti a vestire i colori di Amore & Vita – McDonald’s un atleta di grandissimo spessore, nonché esperienza e classe, un uomo vincente che sarà, al pari del campione lituano Kairelis, il punto di forza della nuova formazione per la stagione 2007. Si tratta di Ruslan Ivanov. “Sarà un vero e proprio rilancio – spiega patron Ivano Fanini – come nostra abitudine e politica faremo di tutto per riportare questo campione tra i big del ciclismo. Ma stavolta con una particolarità in più: Ivanov è il primo corridore al mondo che ieri sera ha firmato un contratto con una clausola che lo obbliga a sottoporsi al test del DNA in qualsiasi momento gli venga richiesto dalla società. L’atleta si è dimostrato subito disponibile a farlo senza esitazione a prova della sua grande serietà e trasparenza. Spero che il suo esempio serva al resto degli atleti che nel 2007 correranno con noi, visto che se vorranno indossare la nostra maglia dovranno accettare questa clausola. Ruslan ha già dato moltissimo, come dimostrano le sue bellissime vittorie, ma sono sicuro che il meglio dove ancora arrivare. L’ho visto concentrato e determinato a tornare più forte di prima. Ha dentro la giusta cattiveria per dimostrare a tutti quelli che lo avevano dimenticato dopo ‘l’affare Sony - Ericsson’ che hanno commesso un grande errore. Sono certo che quest’anno ci farà divertire e ci regalerà incredibili soddisfazioni. Inoltre, sono convinto che sarà un personaggio importante per il reality show che stiamo progettando” conclude Fanini. Russo di origine ma naturalizzato moldavo, il 32enne Ivanov è oggi italiano d’adozione visto che è sposato con una italiana, Guenda, con cui da 10 anni vive in provincia di Brescia con le figlie Alexandra di 3 anni e Katerina di 8. E’ un corridore completo, vincente come dimostrano le 20 vittorie in carriera da professionista. Tra esse spiccano 4 tappe e la classifica finale della Settimana Ciclistica Coppi e Bartali, il Giro di Toscana, il Brixia Tour ed alcuni campionati nazionali su strada. Rimarrà nella memoria di tutti gli sportivi la sua vittoria nell’ultima tappa del Coppi e Bartali 2003 quando sul traguardo di Castellarano batte in volata Marco Pantani, in quello che purtroppo sarebbe stato per il compianto Pirata l’ultimo podio della sua vita. Ivanov è arrivato in Italia nel ’97 nella categoria dilettanti, dov’era diretto dall’ex campione Pierino Gavazzi che ritroverà proprio sull’ammiraglia di Amore & Vita – McDonald’s. Passato professionista alla Brescialat, ha poi trascorso i suoi otto anni da professionista tra Liquigas, Amica Chips, Alessio (team nel quale ha ottenuto i successi più importanti) e Domina Vacanze. Ed è stato proprio durante ultimi mesi trascorsi nel team di Gian Luigi Stanga che per Ivanov sono iniziate le disavventure e di conseguenza i momenti peggiori: “alla Domina ero tranquillo – racconta Ivanov – mi avevano assicurato un posto in squadra, a fine stagione tuttavia è subentrato l’affare Milram è non c’è stato più spazio per me. Io comunque avevo un accordo verbale con Gian Carlo Ferretti e la nuova Sony – Ericsson, quindi ritenevo di essere soddisfatto. Poi, come tutti sapete, è successo il disastro e ad inizio 2006 mi sono ritrovato a piedi. Ero stufo di questo ambiente, soprattutto deluso da ciò che mi era accaduto – aggiunge Ivanov – quindi non ho cercato altre squadre ed ho deciso di cambiare strada, iniziando a correre con la mountain bike nel Team Scott Usa (col quale ha corso in questo finale di stagione anche Gilberto Simoni, ndr) dove ho vinto quattro gare, tra cui la Rampi Tour che nel mountain bike è una gara paragonabile per durezza e prestigio al Giro d’Italia. Tuttavia, non ho mai abbandonato il sogno di tornare nel mondo del professionismo, ho corso perfino la prova a cronometro del Campionato del Mondo di Salisburgo e nonostante mi fossi preparato per soltanto sette giorni - questo è il preavviso che mi aveva dato la mia nazionale - sono arrivato 35°. Sono sempre stato determinato a ritornare più forte di prima e adesso grazie ad Ivano e Cristian Fanini che sono stati gli unici ad avere creduto in me, posso giocarmi questa chance di riscatto. Li ringrazio molto e sono sicuro che non li deluderò. Poi qui troverò un ambiente perfetto per me, un team di ottimo livello ed una grande famiglia, ci sarà Pierino Gavazzi che è stato il mio primo diesse e ciclisticamente mi conosce forse più di chiunque altro e ci sarà Roberto Pelliconi, una persona che ho sempre ammirato e reputato come uno dei migliori tecnici italiani. Adesso non vedo l’ora di salire in bici e dimostrare con i fatti chi è veramente Ruslan Ivanov».
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