Maini: con la Lpr tre anni fantastici

| 23/10/2006 | 00:00
“Sono stati tre anni fantastici, direi indimenticabili. E' chiaro che, ogniqualvolta un rapporto finisce, c'è sempre un pizzico di rammarico, ma il bilancio di queste tre stagioni è comunque esaltante". Orlando Maini, diesse del Team Lpr, infiocchetta così il triennio ormai al crepuscolo: “Si chiude un ciclo importante - spiega Maini - che ha lasciato un segno profondo nel mondo del ciclismo. Ci eravamo ripromessi di dare la massima visibilità a questo sponsor e credo che, a conti fatti, si possa parlare di obiettivo raggiunto. Del resto, se l'azienda Lpr, pur cambiando squadra, ha deciso di restare nel mondo del ciclismo, significa che abbiamo lavorato nella giusta direzione". Bilancio dunque positivo, malgrado l'ultima stagione sia stata un po' al di sotto delle attese: “In effetti - ammette Maini - dopo le diciotto vittorie del 2005, ci attendavamo qualcosina in più, ma in ogni caso questo 2006 è stato comunque discreto. Ci mancano almeno tre vittorie, che fra parentesi erano ampiamente alla nostra portata, però credo che, in sede di bilancio, occorra anche tener conto del prestigio assoluto di molte gare affrontate. Quest'anno, per dare la massima visibilità mediatica al marchio Lpr, avevamo allestito un calendario molto impegnativo, pur sapendo bene che questa scelta, in termini di risultati, l'avremmo pagata. Però chiudere, ad esempio, la Parigi Roubaix è stata una soddisfazione enorme, equiparabile certamente ad una vittoria". “Questo triennio - prosegue Maini - lascia in tutti noi la convinzione di aver lavorato in un grande gruppo. Siamo partiti tre anni fa, con pochi corridori e tra gli sguardi di tenerezza delle formazioni più blasonate, oggi usciamo di scena convinti di esserci guadagnati, sul campo, il rispetto di tutti. Il merito è stato della società, che ci ha consentito sempre di lavorare con la massima tranquillità, senza mai farci mancare nulla. Ecco, al di là dei risultati tecnici, credo che, sul piano organizzativo, il Team Lpr abbia sempre lavorato ai massimi livelli, dimostrando competenza e serietà“. “Chi mi conosce - continua il diesse - sa perfettamente quanto tenga ai rapporti umani. Ecco, non mi stancherò mai di sottolineare la perfetta sintonia che ho sempre avuto con i miei collaboratori, Cozzi e Damiani, gente che - come me - crede nella cultura del lavoro. Certo, quando le avventure si esauriscono, qualche rammarico è inevitabile, però nessuno potrà mai cancellare quello che è stato costruito in questo triennio“.
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