GAVAZZI. «Potrei finire la carriera in Cina». AUDIO
PROFESSIONISTI | 16/11/2015 | 09:05 Mattia Gavazzi ha il sorriso luminoso in volto dopo aver firmato l'ennesimo sprint vincente della sua stagione: «Sono felice per me, per la squadra e per gli organizzatori che ci hanno dato fiducia. Non mi aspettavo di vincere due corse, anche perché arrivo da un periodo di riposo e la stagione è sytata davvero impegnativa. La tappa? È stata nervosa, molto veloce, abbiamo controllato la corsa, ho chiesto uno sforzo ai miei compagni per chiudere sulla fuga a quattro e io ho solo finalizzato un buon lavoro di squadra. La volata? Sono riuscito a rimontare, anche se ho avuto paura di non farcela e ho rischiato. perché il tedesco aveva davvero un bel vantaggio al'uscita dall'ultima curva». Poi una riflessione sulla Cina: «Io qui mio trovo alla grande, è importante vedere come questa realtà stia crescendo. Ci sono percorsi adatti ai velocisti e noi italiani quest'anno abbiamo fatto la differenza. Ieri sera parlavo con i dirigenti di una squadra cinese che mi chiedevano del mio futuro: io correò ancora con Amore&Vita Smp ma non mi dispiacerebbe finire la carriera in Cina aiutando i giovani corridori che hanno bisogna di esperienza. Le squadre sono ben organizzate, le gare sono importanti, hanno davvero bisogno di far compiere un salto di qualità ai loro corridori che di doti, comunque, ne hanno».
Nell'allegato potete ascoltare l'intervista realizzata a Fuzhou da Jean-François Quénet
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