EUROPEI. Cassani: ottimisti, ma la medaglia è difficile

GIOVANI | 07/08/2015 | 09:54
È arrivato a Tartu nella tarda serata di giovedì, ma venerdì mattina non ha rinunciato a percorrere sui pedali il percorso, insieme ai ragazzi della Nazionale. Il commissario tecnico Davide Cassani, di rientro dall’ispezione del circuito cittadino, ha le idee chiare su quel che aspetta gli Azzurri nella giornata di oggi. “Ho trovato un percorso facile altimetricamente, ma con tante curve che richiedono un certo impegno”. Cassani alza gli occhi a un cielo coperto, ma che non dovrebbe minacciare pioggia. Rispetto al pomeriggio di giovedì, umidità e vento sono calati notevolmente. Due fattori importanti per le gare a cronometro delle rappresentative maschili. “Il clima è buono”, spiega riferendosi non alle condizioni meteo, ma all’entusiasmo dell’ambiente. “Ieri abbiamo ottenuto dei buoni piazzamenti, oggi speriamo di fare altrettanto. Realisticamente, arrivare a medaglia non sarà semplice”. La proiezione verso le gare di sabato e domenica è comunque di ottimismo: “Abbiamo una buona squadra e in prospettiva due velocisti Under che possono dire la loro. Certo, Davide Martinelli avrebbe preferito un percorso come quello dello scorso anno, viste le sue caratteristiche. Ma abbiamo comune delle buone formazioni. Tra gli Juniores, Moreno Marchetti ha delle importanti qualità da velocista. Ed è nel complesso che posso dire che abbiamo dei bravi corridori”.
Anche se, conferma Cassani, l’approccio italico alla corsa contro il tempo deve fare ancora progressi, soprattutto in relazione a quel che avviene oltre confine. “Sì, ma stiamo cercando di far capire l’importanza anche di questa specialità, innanzitutto attraverso gli stage che abbiamo attivato. Dobbiamo maggiormente curare questo aspetto”. Una maggiore duttilità che si abbina anche all’intercambiabilità tra pista e strada. “Lo dimostra Simone Consonni, che in entrambi gli ambiti riesce a essere competitivo”, come conferma la vittoria di neanche una settimana fa a Felino.
Cassani dedica poi un pensiero alla giovane Chiara Pierobon, scomparsa per un malore nei giorni scorsi. “Sabato avrebbe dovuto esordire in Nazionale, invece ci saranno i suoi funerali. La notizia ci ha colpito tutti profondamente. Osserveremo il minuto di silenzio voluto dall’Uci, prima della gara. Ma il nostro pensiero per lei andrà ben oltre quei sessanta secondi”.

da Tartu, Stefano Arosio
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